14:Esattamente ciò che fa

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"Carino. Prendilo. Dovresti prenderlo, intendo." Zayn ha la sua solita aria colpevole e tanto, fottutamente, terribilmente secca. E' secca, arida, senza espressione. Deve essere la faccia del ragazzetto suicida che ha aggrappato appresso. E' sempre troppo semplice capirlo, che a volte è più facile di ciò che pensi sul serio. Fai un enorme ragionamento per capirlo, e poi è la cosa più ovvia: pensi che per arrivarci devi girare a sinistra alla prima rotonda, e poi la seconda svolta a destra e dritto fino alla fine della strada dove abita la vecchia zia di Felling Torner e dopo, dopo aver fatto un'inversione a U di fronte alla casa rosa, bisogna arrivare fino al cartello che indica la sinistra, ma alla fine devi girare dall'altro lato perchè dei ragazzi idioti l'hanno girato. 

Solo che dovevi semplicemente andare dritto fino alla fine della strada, ed eri arrivato.

"Anche secondo me. L'hai scelto tu?" Annuisce. "Bhè allora, il tuo ragazzo ha un sacco di buon gusto!" La signorina troppo truccata se ne va solo dopo aver lasciato una leggera pacca sullo stomaco di Zayn.

"R-Ragazzo? Sembriamo davvero fidanzati?"

Scrolla le spalle e non capisco se è un sì o un no. Ma più probabilmente non lo sa neppure lui. Ma non è così, perchè lui sa sempre tutto. O forse avevo solo sbagliato io.

Ma la reale conclusione è che avrei solo dovuto smettere di pensarci prima.

Avevo solo una busta in mano contenente il vesito a fantasia bizzarra che 'il mio ragazzo dal buon gusto' mi ha fatto prendere, ma si è offerto lo stesso di portarla. Arrivando alla macchina nemmeno mi pongo il dubbio di chi realamente sia quell'auto in cui mi siedo, con i sedili puliti, il volante rivestito di pelle rovinata e le portiere e il cruscotto che sanno di sigarette e plastica nuova. Presente?

Ci vorrebbe più di un vestito carino per farmi dimenticare di loro, e non posso assolutamente fare a meno di torturare ancora Harry con altri messaggi.

*Sei tornato a casa, ieri?*

*Sì.*

E perchè diavolo risponde ancora? Non vuole affatto evitare l'argomento, lui vuole affrontarlo, parlarne con qualcuno. Non ce l'avrebbe comunque fatta a tenerlo per se ancora per molto... 

*Almeno questo... Lei ha fatto domande?*

*Stava dormendo. Non l'ho voluta svegliare*

Vorrebbe chiamarmi in questo momento ma lo vedo con il mio numero sullo schermo che rimugina in testa il pensiero che, se io sono in compagnia, qualcuno potrebbe sentirci. Ma muore dalla voglia di raccontare la notte di fuoco che ha avuto con Luke l'altro giorno. Muore e si tartassa mentalmente perchè non può tenersi tutto dentro, deve dire che ha spinto dentro di lui fino a farlo collassare disteso a terra ansante e senza forze.

*Puoi farlo tra venticinque minuti.*

*Che cosa?*

*Chiamarmi*

Mi sa che c'è rimasto un po' di merda. Ma venticinque minuti esatti dopo il cellulare vibra e sullo schermo appare 'Harry'. Sono distesa sul letto e la camera è vuota, dopo che Zayn mi ha lasciato con un cenno della testa davanti alla mia porta.

"Allora, raccontami"

"Io... Tu mi devi dire come fai a saperlo."

"Lo so e basta, non credo t'interessi sapere come, veramente. Vuoi solo dire tutto a qualcuno e quel qualcuno sono io. E' capitato e non ha importanza come, chiaro?"

"Chiaro..." Sbuffa rumorosamente. "Bhè... Ieri sera ci siamo rivisti."

"Emy era a casa ad aspettarti?"

"No. Lei era da sua madre per il fine settimana. E' venuto lui da me e... Cazzo. Abbiamo cos-"

"Abbiamo così poca confidenza." Lo interrompo sapendo cosa vuole dire. "Lo so, ma tu muori dalla voglia di dirlo perchè sei fatto così. Vuoi solo vantarti del fatto che l'hai scopato su ogni centimetro quadrato del tuo appartamento. E il fatto che siamo al telefono e non ci stiamo guardando in faccia lo rende ancor più vantaggioso per te dato che non sarà così imbarazzante."

Lo sento annuire pensieroso dall'altro lato della linea.

"Bhè, sì, allora... Quando è arrivato," Sospira e so che sta pensando a quando ha aperto la porta e l'ha visto di fronte a lui, in tutta la sua bellezza e sensualità. "abbiamo parlato un po' di noi. Sai, della mia ragazza e tutto questo..."

"Lui... Sa di Emy?"

"Certo." Lo dice con fin troppa ovvietà nella voce. La cosa non mi piace più così tanto.

"Mh. E che dice?"

"Nulla. Anche lui aveva una ragazza, prima."

"Prima quando?" Contorco le sopracciaglia e mi soffermo a pensare che Zayn me le fissa sempre. Cosa ci trova?

"Tempo fa, prima che ci conoscessimo. E scopava con un altro ragazzo intanto."

"Quindi è tipo una prostituta?"

"No! Non lo è! Io... Lui mi piace davvero."

"Lo ami?"

"Sei la mia psicologa? No. Quindi sta zitta e ascolta solo ciò che ti dico." Sbraita.

"Sono la tua psicologa? No. Sono la tua confidente? Sì. Sto qui a sprecare tempo con i tuoi racconti di cui non mi può fregar di meno solo per agevolare te? Sì. Quindi ho il diritto di fare domande quando voglio. E se non va bene, allora vaffanculo."

Riattacco sapendo che comunque non resisterà molto senza comporre di nuovo il mio numero, chiedendo scusa e ricominciando a parlare.

Ed è esattamente ciò che fa.

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