CAPITOLO 17

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-tranquilla daphne, anche se non penso che proverà qualcosa per me.- mi guarda e sorride- a volte nasconde i suoi sentimenti e ha paura. Perciò tranquilla- dice. - ora devi lasciarlo andare, sfogarsi. Parlare di Caterina non gli fa bene.- annuisco e dico - scusami davvero non era mia intenzione farlo stare male.-
Vorrei propio aiutarlo ma non so come,forse è meglio se mi metto al mio posto e non essere impicciona.- daphne oggi esco con il mio migliore amico che da tanto non vedo, non so a che ora torno.- eh si Mícheál mi ha invitato a uscire a mangiare tacos- certo va tranquilla, non serve nemmeno che chiedi va pure.- la abbraccio.. - sono contenta che sei tornata- salgo per le scale e vado in camera mia , che outfit posso scegliere?, alla fine mi trucca ed esco. Cammino verso il centro e sento che delle mani mi coprono gli occhi, è facile indovinare chi sia... - MICHEALLL mi sei mancato un botto fratello - e lo abbraccio - anche te pequeña, dove andiamo di bello?- lo guardo -che ne dici di andarci a prendere un caffè e poi andiamo a mangiare in un ristorantee- annuisco -vediamo chi mangerà più tacos è hahahah - lui mi guarda e - io ovviamente - e si mette a correre, che cattivooo. Dopo qualche  ora di divertimento si sono già fatte le 8 caspitaaa, ora ci troviamo seduti su un tavolo del ristorante. - buongiorno ragazzi cosa ordinate?- mi sento un po' incomoda perché mi sta mangiando con gli occhi - tacos per due persone e Cocoa cola.- ma il cameriere sembra non averlo sentito, guardo Mike con lo sguardo del tipo aiutami e lui annuisce - ehi senti tu porco smettila di guardare la mia migliore amica e ordina quei due tacos che ti ho chiesto più una coca cola. - e lui lo guarda - va bene signore- e se ne va via. Mike mi guarda - che c'è ? Non è colpa mia- e lui ride - nessuno vede mi pequeña- lo guardo - gelosone- ahhaha arrivano i tacos e iniziamo a mangiare - Karol parli ancora con i tuoi ?- nego - Karol so che provi odio ma ci sarà stata una ragione - lo fermo -no basta, non venirmi a dire ste robe,mi hanno abbandonata- lo guardo - per caso ti hanno mandato loro vero? - mi fissa -Karol dovevo fargli un favore - è qui che la goccia che travolge il vaso. - Mike come cavolo ti sei permesso? Ti hanno manipolato vero? Non venirmi qua a fare una lezione di cosa devo fare con loro, sul serio non ti. Pensavo così sei cambiato, non sei più il Mike di prima, quello  di cui mi potevo fidare, il mio compagno di avventura... per me eri tutto e anche ora , ma vedo che dovrò fare di tutto per toglierti dalla testa..- stava per aprire la bocca ma l'ho fermato - no aspetta che indovino anche te hai recitato tutto questo tempo facendo finta di essere il perfetto migliore amico, mi sbaglio ?- mi fissa, nei suoi occhi scendono delle lacrime e da lì provo pietá, ma il mio orgoglio è forte e trattengo le mie lacrime - qui abbiamo finito di parlare,non c'è piu niente da dire- mi alzo e me ne vado dal quel ristorante, pensavo che questa giornata sarebbe stata divertente, mangiare tacos a volontà con il mio migliore amico anzi no ex , non so perché ormai mi stanno deludendo tutte le persone che ho conosciuto molti anni fa, mia mamma, Mike , mio fratello. Tutti. Fissò il cielo è noto che il cielo si sta coprendo di nuvole nere e dopo scendono delle goccie di pioggia che si mescolano con le mie lacrime, corro per cercare un rifugio, altre lacrime scendono di rabbia,dolore,rancore e urlo. Non mi importa più della mia figura la solita ragazza perfetta, quella che è gentile con tutti... corro per le strade isolate e mi fermò sbattendo la testa sul muro..perché ? Perché propio io devo soffrire.Cosa ho fatto di male? XX: ciao piccola che ti succede?- mi giro e vedo la persona che ho davanti a me, quei capelli, quello sguardo di una volta, quel profumo... che si riconosce a mille kilometri di distanza. - cavolo ti importa, lasciami in pace Lukas, ne ho abbastanza- ride - Karol, ti hanno mai insegnato di non uscire da casa a quest'ora soprattutto in strade isolate, comunque io non mi stanco mai di darti in pace, sei una ragazza davvero sexy e tutti i ragazzi ti corrono dietro, il bello che io ti ho avanti e questa notte mi posso anche divertire- dai miei occhi scendono più lacrime - no, per favore.. lasciami tornare a casa- mi esamina con i suoi occhi - cara quelli che volevo da tanto tempo non me l'hai dato quindi oggi finalmente lo posso avere- inizia a sbattermi sul muro e subito sbottona due bottoni della mi camicia che indosso, si ferma e inizia a posare le sue labbra sul mio collo... tutto il mio corpo trema di paura,sentire le sue labbra che percorrono il mio corpo causano brividi sul mio corpo, ho paura,non so cosa fare...è come se fossi da sola e nessuno può aiutarmi... tutti mi hanno deluso e mi hanno fatto capire che non servo a niente... forse è meglio farla finita qua e lasciare che mi faccia sua, sono troppo debole.. le gambe mi tremano.  Inizia a morsicarmi il collo e da lì sgancio delle urla non di piacere, ma di dolore e lui sembra non importargli... sono troppo debole per andargli conto. Mi arrendo, chiudo gli occhi e lo lascio. Ad un tratto non sento più dolore, e non ci sono più le sue labbra che scorrono sul mio corpo. E davanti a me vedo il mio angelo custode, abbasso lo sguardo e vedo Lucas tirato per terra con un coltello in pancia, in vita.
Provs Ruggero
- ti avevo detto di non urlarle a Karol così! Quando lo vuoi capire- urla la mia stupida sorella - Daphne si è mischiata a argomenti che non gli interessano, a proposito dov' è?- mi guarda - è uscita con Mícheál- o propio dopo aver nominato il suo nome suona il campanello -Mike che ci fai qua? - dice daphne - Daphne dimmi che Karol è qua.- lei nega - tu, non dovresti sapere dov'è Karol dato che era uscita con te- mi guarda triste - abbiamo litigato, e poi se ne è andata via e da lì non ho più saputo niente da lei, l'ho chiamata ma non mi risponde - e da lì fissò il vuoto, dove si trova Karol, sono molto preoccupato per lei. - come cazzo non fai a sapere dove sia?, sei propio uno stronzo ma come cazzo ti sei permesso lasciarla, non potevi andarle dietro e portarla a casa nonostante tutto- stava per parlare ma io esco dalla porta sbattendola, devo trovarla. La mia principessa corre pericolo non posso starmene a braccia conserte.- KAROL , KAROL,KAROL- urlo per le strade, decido di andare in una strada isolata e da lì sento delle voci, decido di nascondermi - no, per favore.. lasciami tornare a casa- quella voce... Karol decido di dare un occhiata e vedo che il tipo... la sta violando e ora che si è girato vedo il suo volto... quello è Lucas.. quel pezzo di merda la sta violando... il mio cervello è andato fuori dalla rabbia e prendo un coltello che si trova sul immondizia e le lo inficco nello stomaco, e vedo che la mia principessa aveva gli occhi chiusi e dal suo perfetto viso , uscivano delle lacrime, in quel momento mi sono sentito una merda.. a basso lo sguardo e vedo che quel bastardeo le ha sbottonanto due bottoni della sua camicia e mi sento arrabbiato.. se solo sarei arrivato presto non sarebbe succeso questo episodio... Karol apre gli occhi e mi vede con uno sguardo triste, quei occhi che prima erano verdi, quelli che ti rallegravano la giornata... sono di un verde spento... mi fissa e la prima cosa che fa è vedere dove sia finito Lucas e poi guarda me... e mi abbracci e sento la sua testa nel mio petto e dalla mia maglia sento delle lacrime che cadono... la abbraccio con tutta me stesso - scusami piccola, scusami per non essere arrivato in tempo- e lei scoppia il lacrime.
Provs Karol
Vedo lukas che è per terra con un coltello , alzo lo sguardo e vedo il mio angelo custode. Ruggero. Lo abbraccio e inizio a piangere più forte... lo sento dire - scusami piccola, scusami per non essere arrivato in tempo-

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