CAPITOLO 13

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BRETT WARREN'S POV

"Chi te l'ha fatto?"

Guardo confuso Shannon che alterna lo sguardo da me alla strada, o meglio dal mio collo alla strada.

"Di che parli?"

"Hai un succhiotto, Brett" mi avverte divertita.

Spalanco gli occhi. Abbasso lo specchietto di fronte il mio sedile e studio la macchia piccola, ma evidente e violacea.

"Stronza" dico a denti stretti.

"Chi è stronza esattamente?"

Sa di chi parlo, ma vuole la conferma.

"Alisha" ammetto sbuffando.

"Allora te la fai ancora con lei eh" commenta con un sorriso malizioso.

"Sei gelosa per caso?" domando sghignazzando.

Non lo è, so che non lo è.

"Credevo avessi detto di non volerla più vedere dopo quello che ti ha fatto" prosegue ignorando quello che ho detto poco prima.

Il giorno in cui Alisha mi ha lasciato in macchina in preda ai miei ormoni impazziti, dopo essermi fatto saggiamente una sega fingendo che la mia mano fosse la sua, sono andato dalla mia migliore amica in preda alla rabbia.

"Già lo credevo anche io"

"Allora perché sei andato da lei?"

Oh Shannon, non pormi domande alle quali non so rispondere neanche io.

Non dico nulla e continuo a guardare la città fuori il finestrino.

Shannon sbuffa, ma non dice nulla.

Quando arriviamo a casa di Greyson dopo minuti interminabili comincia a sistemarsi il trucco e a chiedermi se sta bene con la nuova camicetta.

"Sei figa, smettila di farti complessi inutili" affermo e subito dopo scendo dalla macchina.

Lei mi corre dietro.

"Aspetta!" urla quando il mio polpastrello era in procinto di posarsi sul campanello.

"Cosa c'è adesso?"

"I capelli, sono a posto?"

"Sì, Shanny. Quando ti deciderai a dirglielo? Sono ormai cinque anni, cazzo!"

"Zitto e suona, Brett" mi intima spintonandomi.

Alzo gli occhi al cielo e faccio come dice.

Quando il nostro migliore amico ci viene ad aprire per poco la ragazza al mio fianco non allaga tutto con la sua bava.

"Ragazzi, finalmente! Entrate" esclama Greyson.

Shannon lo abbraccia e una volta che lui le da un bacio sulla guancia, lei arrossisce e i suoi occhi sembrano luccicare.

Questa ragazza è terribilmente innamorata.

"Brett!" una voce alla mie spalle mi chiama e quando mi giro noto che si tratta di Chuck, ex capitano della squadra di lacrosse della quale facevo parte al liceo.

Andiamo insieme in salotto mentre i miei due migliori amici parlano tra di loro.

La casa è piena di studenti del liceo e del collge.

Mi pare che Greyson l'abbia chiamata 'rimpatriata', ma questa mi sembra una vera e propria festa e la musica a palla mi dà la conferma.

MI fanno spazio sul divano e presto mi ritrovo con una birra tra le mani.

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