ALISHA EDWARDS' POV
Quando Marianne ci accoglie in casa con un enorme sorriso non posso fare a meno di desiderare di fare altrettanto, ma nonostante la mia educazione cerchi di darmi una spinta di incoraggiamento c'è qualcosa che mi impedisce di rilassarmi e sciogliermi del tutto.
Così, mentre Gerald urla il nome di Brett svariate volte avvertendolo del nostro arrivo, Marianne ci fa accomodare in sala da pranzo.
I piatti sono ancora vuoti, ma la donna ci avverte che è già tutto pronto.
"Grazie di tutto, mamma" esclama Joe sorridendole.
Quando l'atmosfera si fa più tesa e dei passi familiari seguiti dalla sua voce roca che saluta tutti eccheggiano per la stanza, per poco non sobbalzo.
La sua presenza è talmente palpabile che faccio un enorme respiro, soffocando la tentazione di avventarmi su di lui e spalancare le gambe.
Subito mi vergogno per i pensieri appena fatti, ma Brett il coglione mi porta a fare cose che non avrei mai pensato di fare.
Mi sistemo la chioma di capelli indomabili che mi ritrovo, tentando di coprire per bene il succhiotto fatto dal coglione qui accanto a me.
Un momento.. accanto a me? Oh, merda.
Divento più rigida di un bastone di legno.
"Comunque grazie del succhiotto eh" mi bisbiglia all'orecchio.
"Potrei dire la stessa cosa" gli faccio notare con lo stesso tono di voce.
Il pranzo stranamente si rivela essere tranquillo e passa velocemente chiacchierando.
Non ho potuto notare che per tutto il tempo Brett non ha spiaccicato parola e, solo dopo, mi accorgo della sua cera poco riposata la quale lascia intendere che ha avuto una serata abbastanza movimentata ed un risveglio traumatico.
"Come va al college, ragazzi?"
Il ragazzo al mio fianco sbuffa, massaggiandosi le tempie con una mano.
"Abbastanza bene" prendo parola io.
Odio vedere Brett in questo stato. Devo ammettere che è buffo detto da me, ma non posso negarlo.
A quanto pare i quattro adulti sembrano accontentarsi di questa risposta ed il sorriso che l'ha accompagnata perchè riprendono a parlare di altro tra loro.
"Va tutto bene?" domando.
Brett annuisce , ma non mi guarda e continua a giocare con il cibo nel suo piatto.
Gli poso una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione e lui si libera subito della mia presa.
Il suo umore non è dei migliori, è chiaro.
Il suo sguardo non ha intenzione di staccarsi dal piatto, Gerald lo guarda preoccupato ma subito riprende a sorridere a mia madre e Joe fingendo che tutto vada bene. È palese che non è così.
Gli è successo qualcosa ieri? Qualcuno gli ha fatto del male?
Odio vederlo così e sapere che il suo pessimo stato d'animo mi tormenta, mi conferma quanto i miei sentimenti nei suoi confronti stiano diventando sempre più profondi.
"Se serve a rallegrati un po' l'umore te lo posso fare" gli sussurro all'orecchio.
"Che cosa?" sussurra a sua volta.
"Un pompino" rispondo con un'alzata di spalle, attenta a non farmi sentire.
Lui, inaspettatamente, scoppia a ridere al suono delle mie parole facendo girare tutti verso di noi.
"Cosa c'è di tanto divertente?" domanda Marianne e nei suoi occhi leggo del sollievo.
È sollevata nel vedere suo figlio ridere, ne sono certa.
I diciannove anni per Brett sono stati un incubo. È riuscito ad andare avanti a testa alta e rialzarsi con altrettanta forza. Ammiro come lui abbia superato tutto e combattuto contro il dolore che ha provato il quale minacciava quotidianamente di affogarlo e ucciderlo.
Perchè, sì: Brett Warren stava morendo lentamente.
"Allora?" insiste sua mamma.
Scuotiamo la testa.
"Io e Alisha andiamo in camera, mi sono appena ricordato di doverle degli appunti di ... scienze biologiche" inventa sul momento Brett.
Annuisco quando lui mi da una gomitata, assecondando la sua invenzione improvvisata.
Saliamo le scale rapidamente e non appena arriviamo in camera, sbatte la porta per poi fare la stessa cosa con me contro essa e, non perdendo ulteriore tempo, mi bacia violentemente e ardentemente.
Gemo sorpresa, ma non nego che è esattamente quello che aspettavo da quando ho messo piede in questa casa.
E' assurdo di come Brett mi faccia stare bene.
Lui è sempre stato il prototipo di ragazzo dal quale mi sono promessa di stare lontana e come una povera scema ricado prontamente tra le sue grinfie.
Non mi pento di aver fatto sesso con lui nè dall'essere vicina nel farlo in questo istante nonostante ci siano delle persone al piano di sotto e a portata di orecchio, anzi questo lo rende più eccitante.
Tuttavia non avrei mai pensato una cosa del genere eppure adesso mi sento diversa.
Forse Brett fa uscire un lato di me che ho sempre cercato di soffocare per paura di essere giudicata. Lui no, non mi giudicherebbe mai nonostante tutti quegli anni passati a tirarci merda addosso l'un l'altro.
Brett è una scarica elettrica, è un misto di alcolici e la miglior dose di droga che io avessi mai potuto provare in tutta la mia vita.
Mi fa sentire dannatamente viva, come mai mi sono sentita prima d'ora.
Tobias mi teneva in un certo senso incatenata e non mi faceva sentire speciale come il coglione che mi sta spogliando.
"Smettila di pensare, stai con me" mi sussurra Brett sensualmente baciandomi il collo e sghignazzando mentre osserva il succhiotto da lui fatto l'altra sera.
Gli sfilo la maglietta e la guardo come se fosse una mia rivale, gettandola a terra malamente.
Gli tocco il petto e lo bacio.
Non vorrei stare in altro luogo. E più sto con lui più me lo ripeto.
Quando siamo praticamente nudi e lui in procinto di entrare in me, mi sussurra all'orecchio quanto lo faccia eccitare ed il suo pene duro come il marmo mi da la conferma di quanto le sue parole corrispondano al vero.
Mi bacia e mi tappa la bocca varie volte per attutire i miei gemiti.
Il suo bacino che si scontra con il mio e le sue mani che mi distendono a terra per poi aprirmi ancora di più le gambe per avere più accesso dentro di me, rischiano di farmi perdere del tutto la testa.
Gli graffio la schiena, facendolo grugnire ed è la cosa più eccitante che le mie orecchie abbiano sentito.
Veniamo insieme gemendo.
Mi guarda negli occhi ed io faccio lo stesso mentre il suo pene continua a riempirmi.
Sì, non voglio stare in un altro luogo perché il mio luogo preferito è Brett Warren.
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Seduction
RomanceCOMPLETA. Il miglior passatempo per Alisha Edwards è leggere un buon libro e affondare nelle sue felpe calde ed enormi. Non ama essere circondata da tante persone. Il suo sabato ideale è stare sul divano a sgranocchiare pop-corn mentre guarda serie...