Rinchiusa

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Il furgone si ferma con un cigolio.
Sento delle voci.
Qualcuno si avvicina alla mia gabbia.
Inizio a ringhiare spontaneamente, la scatola buia viene aperta e mi fiondo fuori, all'aria aperta, ruggendo selvaggiamente. Vedo attorno a me degli uomini che mi fissano.
Mi blocco.
Un uomo mi punta il bastone contro, cerco di scappare ma sono impietrita.
Comando alle zampe di muoversi, ma resto ferma immobile, a fissare quell'uomo. In un attimo, un nuovo dolore alla spalla mi fa barcollare. Cado a terra e ripiombo nell'oscurità.

'Che... Cosa?... Dove sono...?'
mi guardo intorno, confusa. Ci sono dappertutto sbarre fredde come la roccia. Mi giro, sbarre, sbarre e ancora sbarre.
"Ciao"
"Ma cosa...?!"
Alla mia destra c'è un bel leone con la criniera dorata. Mi saluta con stampato in faccia un sorriso leonino. Anche lui è in una gabbia di sbarre.
"Dove... Dove sono?" domando al leone.
"Siamo in delle gabbie"
"Questo l'avevo capito" sbuffo. Poi mi accorgo di essere stata scortese, quindi dico: "scusa, è che sono confusa e non ci capisco nulla"
"Tranquilla. È successo anche a me".
"Quindi... Che posto è questo?"
"Siamo qui con altri leoni, ma sono in altre gabbie lontane dalla nostra. Gli umani... Ci usano come trofei di caccia."
Si vede che è sconvolto. E lo sono anche io.
"In.. In che senso trofei di caccia?"
"Vedi quell'area?" mi chiede.
"Sì." c'è uno spiazzo brullo, delimitato da un cancello non troppo alto.
"Lì spostano i leoni, poi un turista che ha pagato, con una balestra, un arco, uccide il leone.".
Non ho parole. Sono sotto shock. E la cosa peggiore è che quella è la fine che farò anche io.
"Ma... Non posso accettarlo! Dobbiamo scappare! Non voglio una fine così!" urlo, scioccata.
"Ehi ehi, calmati! Attirerai loro!"
"Loro chi?"
"Gli umani!"
"Ops."
C'è una pausa.
Forse prima dovremmo presentarci" dice il leone.
"Oh giusto... Io mi chiamo Kayla, piacere."
"Io sono Khali"
Mm.. Bel nome Khali.
"Quindi , Khali, stavo dicendo... Dobbiamo scappare da qui"
"Ma è impossibile! Rassegnati, io l'ho già fatto da un po'."
"No, Khali, io devo tornare dalla mia famiglia! Dobbiamo escogitare un piano. Come si aprono queste gabbie?"chiedo.
"Ci sono delle scatoline piccole dove si infila un bastoncino sottile, si gira il bastoncino e la scatolina si apre, in modo che la porta della gabbia si apra"
Cavoli, come fanno gli umani ad essere così ingegnosi? Ma io non sono da meno!
Poso la testa sulle zampe anteriori.
Ad un tratto, sentiamo delle voci e un verso leonino.
Un leone maschio viene prelevato dalla sua gabbia e spinto nello spiazzo.
Ringhia a chiunque, ma è cosciente della fine che lo attende.
Osservo immobile la scena. Mi bruciano gli occhi.
Riecheggia uno sparo, il leone cade a terra.
Ringhia, in agonia, agitando le zampe.
Un altro uomo lo finisce con un bastone, mentre si sente un altro boato.
Il leone adesso è immobile. Il sangue cola copioso dalla sua ferita, c'è già una grossa pozza rosso scuro vicino a lui.
No. No no no! Non posso fare quella fine! Devo ritornare dalla mia famiglia! Mi mancano da morire!
Soffoco un singhiozzo.
Questa è davvero la mia fine.

Kayla, Torna a CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora