Addio

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Kayla's pov

"Sama!"
"Bree!"
"Zefira!"
"Nsefu!"
Li ho ritrovati! Ho ritrovato la mia famiglia! Vengo sommersa da zampate giocose e leccatine affettuose, sono così felice!
Ma il buonumore non dura a lungo come avrei sperato.
Il primo ad accorgersi di Khali è Nsefu, che si avvicina a lui con fare minaccioso.
"E tu? Chi sei, straniero?" ringhia.
Khali non vuole sfidarlo, lo si legge dal suo sguardo, ma non può scappare come un vigliacco.
"Padre, aspetta!" mi metto tra lui e Khali che arretra.
Nsefu mi guarda con ostilità.
"Cosa dovrei aspettare? È un intruso, e non so neanche chi è!"
"È mio amico! Mi ha aiutata ad arrivare qui, a ritrovarvi e a scappare dagli umani! Non ucciderlo!" lo supplico con lo sguardo.
"Mi stai dicendo che sei stata con lui per quasi due lune?!" ora mio padre sembra ancora più infuriato.
"Non è come sembra!" mi indigno.
Nsefu mi fissa a lungo e nota la sincerità nei miei occhi.
"Va bene... Ma non può rimanere qui." abbassa il tono di due tacche, ora la sua voce è più bonaria.
Mi giro verso Khali che ci sta osservando un attesa del verdetto.
Mio padre gli fa cenno di avvicinarsi.
"Khali... Mi dispiace di essere stato duro con te, ma fidati, l'avresti fatto anche tu se fossi un padre. Non ti ucciderò, ma dovrai andartene. Non posso accettare un altro maschio estraneo nel mio territorio".
Era vero. I leoni non possono accettare due maschi nel branco se non sono fratelli.
"Ti ringrazio, Nsefu. Cercherò di sopravvivere, come farebbe un leone degno di tal nome".
Khali lo ringrazia con un cenno del capo.
Poi si gira, si incammina e se ne va.
Per sempre.

Kayla, Torna a CasaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora