IL RAGAZZO BIONDO

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Lacrime. Tristezza. Ancora lacrime. Vado avanti con questa scaletta da circa mezz'ora, mentre la mia migliore amica mi accarezza i capelli e mi sussurra parole di conforto. Non voglio andarmene, qua ho tutta la mia vita, ma soprattutto, qua ho un segreto che condivido solo con Rosie e non voglio separarmene.

Ho sedici anni; sono una ragazza abbastanza magra e di statura media. Ho i capelli lunghi e ricci, di un marrone che si schiarisce verso le punte; i miei occhi piacciono alla maggior parte della gente, molti dicono che sembrano degli smeraldi, ma per me sono semplicemente verdi. Amo leggere, ho scaffali pieni di libri che avrò letto una trentina di volte; mi fanno emozionare molto e, quando inizio, mi immergo completamente nella lettura e non smetto fino a quando non ho finito il libro. Mia mamma mi deve chiamare molte volte per la cena e una volta è stata costretta a levarmi il libro dalle mani perché non volevo scendere in cucina. Sono brava a scuola, certo, non sono la classica secchiona, ma devo dire che i miei voti sono alti.

"Ehi Ems, pensa al lato positivo"

"E quale sarebbe il lato positivo?" chiedo tirando su col naso.

"Conoscerai ragazzi carini" ammicca.

"Ma smettila!" riesce a tirarmi fuori un sorriso "Anzi, questa è la parte più brutta: che ne sai, magari sono degli assassini e degli stupratori"

"Allora... primo, finalmente hai sorriso; secondo, tua mamma non ti lascerebbe mai a persone del genere, sono sicura che lei lo conosce, anche perché è tuo cugino, quindi stai tranquilla"

"E la nostra amicizia? E la scuola? E il nostro XX?" chiedo disperata; l'XX è il nostro segreto, lo abbiamo soprannominato così.

"La nostra amicizia durerà per sempre, lo abbiamo promesso. Frequenterai la scuola lì, anche se so che non sarà lo stesso senza di me. L'XX non ne ho la più pallida idea, supereremo anche questa cosa, ne sono sicura"

"Grazie, ti voglio bene amica mia" e la avvolsi in un abbraccio.

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2 GIORNI DOPO...

Sono all'aeroporto di Perth e ormai manca poco alla mia partenza. In piedi, con le valige in mano e una lacrima che tenta di fuggire, guardo i miei genitori e Rosie, le uniche persone che sono venute a salutarmi. Non so quando potrò rivederli, forse al mio compleanno o a Natale, ma non ne sono sicura; di una cosa sono certa: mi mancheranno da morire.

Saluto prima papà con un forte abbraccio e un augurio: stare sempre bene. Poi è il turno di mamma, la quale mi abbraccia come non ha mai fatto prima, mentre alcune lacrime le solcano il viso; mi fa promettere che farò sempre la brava, che andrò bene a scuola, che farò nuove amicizie, ma soprattutto, che mi divertirò. Mi stacco e mi sposto verso la mia amica, intenta ad asciugarsi il volto; ci guardiamo e scoppiamo in un pianto liberatorio, uno di quelli che chiunque lo vede gli fa venire da piangere; affondo la testa nei suoi capelli e la stingo forte a me, poi le do un bacio sulla guancia e mi allontano. Con lei è sempre stato così, non ci servono parole, ci basta solo uno sguardo per capirci.

"Bene, è meglio che vada, il volo non aspetta" con questa frase mi giro e mi incammino verso il check-in, per poi successivamente salire sull'aereo.

Prendo posto e mi metto le cuffiette, quindi guardo fuori dal finestrino, mentre il paesaggio si fa sempre più piccolo.

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"Stiamo per atterrare. Preghiamo i gentili signori di allacciarsi le cinture" mi sveglio con questa voce metallica e faccio come ha detto.

Quando dall'altoparlante si sente che possiamo scendere, infilo l'mp3 nella tasca della felpa, prendo la mia borsa ed esco; mi dirigo verso il ritiro bagagli, dove, per fortuna, ritrovo tutte le mie valige, e mi incammino verso l'uscita dell'aeroporto, in cui penso ci sia mio cugino. Chissà come sarà: alto? Basso? Simpatico? Strafottente? Ho un po' paura, ma mi faccio coraggio e cammino. Mi guardo intorno e vedo solo persone che corrono incontro a loro amici o parenti, giovani ragazzi che si baciano, ma di Luke nessuna traccia; in effetti, non ho neanche una foto sua, quindi può darsi che mi sia passato vicino e io non l'abbia riconosciuto.

Emma's new life || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora