SCUOLA!

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Driiin... driiin...

Perché esiste la scuola? Non ho la minima voglia di andarci. In più oggi è il mio primo giorno e sicuramente avrò addosso gli occhi di tutti.

Mi alzo svogliatamente dal letto, prendo i vestiti da mettere e vado in bagno; per fortuna non c’è nessuno dentro, quindi entro e mi lavo, poi mi vesto. Ho optato per una felpa larga rossa, un paio di leggings neri e le mie Vans rosse; mi trucco leggermente, solo un filo di eye-liner e il mascara, mi pettino i capelli lasciandoli sciolti, ritorno in camera, poso il pigiama e prendo lo zaino, poi scendo.

Sono già tutti vestiti e stanno facendo colazione; appena mi vedono, mi salutano.

“Ehi Emma! Dormito bene?” mi chiede Calum.

“Si grazie” mi siedo sull’unica sedia libera rimasta.

“Cosa vuoi per colazione?”

“Solo un bicchiere di spremuta d’arancia e una brioche, Luke”

“Così poco? Sei nervosa per il tuo primo giorno di scuola?” perché me lo hai ricordato, Michael?

“Oh no, è che io di solito mangio poco la mattina”

Dopo una decina di minuti Ashton ci ricorda che è tardi e devo andare in segreteria; quindi ci alziamo, prendiamo gli zaini e usciamo, entrando poi nella macchina del ragazzo delle bandane.

Il liceo, il Norwest Christian College, dista da casa un quarto d’ora. È un edificio molto grande, sembra quasi accogliente, ma sono sicura che non ci metterò molto a perdermi; nel cortile spiccano alcuni alberi dalle foglie ingiallite, mentre una scalinata conduce all’ingresso.

Ashton mi accompagna in segreteria, mentre sento decine di occhi perforarmi la pelle. Arrivata, mi danno il numero dell’armadietto e l’orario delle lezioni.

“Cos’hai adesso?” mi chiede il riccio.

“Due ore di matematica” sbuffo; non ci poteva essere giorno peggiore, il lunedì poi, con le prime ore di quella materia.

“Bene, purtroppo né Calum né Luke ce l’ha adesso. Però il lato positivo è che conoscerai tua zia Liz: è la professoressa”

“Tu a che anno vai?”

“Sono all’ultimo, per fortuna. Dopo, addio scuola!”

“E gli altri?”

“Michael e Fanny hanno un anno in più di te”

Ora incomincio a capire. Siamo ormai arrivati davanti al mio armadietto, così metto dentro i libri che non mi servono e altre mie cose, mentre sento che il corridoio si fa più pieno di studenti.

“Eccovi qua, vi stavamo cercando dappertutto” è Luke.

Erano rimasti fuori per aspettare Fanny, che vedo mano nella mano con il suo ragazzo.

“Tu!” la rossa mi punta il dito contro “fallo un’altra volta e giuro che ti uccido!”

Okay, cosa diavolo ho fatto di male? Ieri mi sembrava che andasse tutto bene e oggi è la prima volta che ci incrociamo. La guardo con aria interrogativa.

“Perché ieri non mi hai salutato quando sono andata via?”

Oh, è questo? Balbetto arrossendo un poco, non so cosa dirle, ma lei si rilassa e scoppia a ridere.

“No, stavo scherzando; non ti preoccupare, è tutto okay” o questa ragazza ha dei seri problemi o io non capisco l’ironia qua a Sydney.

Suona la campanella e con malavoglia ci separiamo, ma non prima di aver preso indicazioni per arrivare all’aula. Con passo svelto giungo a destinazione, entro e per fortuna ci sono ancora poche persone. Vado a sedermi nella terza fila vicino al muro, spero solo che non sia di nessuno quel posto. Prendo l’astuccio e il quaderno, posandoli sul banco.

Emma's new life || Ashton IrwinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora