"No, scusami; scusatemi tutti, ho rovinato per l'ennesima volta la cena"
I miei amici mi fissano, aspettando una mia reazione. Il problema, però, è che non riesco a fare nulla; mi sembra tutto così surreale, che è difficile dire qualcosa.
"Beh, cosa c'è?" domando quando ormai è passato qualche minuto e loro stavano ancora fissandomi.
"Non so, diccelo tu" risponde Luke "Cosa aspetti ad andare da lui? Un invito firmato?"
"Ah perché si può?" chiedo ironicamente, ma con lo sguardo fulmineo di mio cugino mi arrendo "Va bene, vado"
Detto ciò, cammino lentamente verso la camera di Ashton, pensando bene come posso iniziare e, soprattutto, cosa posso dirgli. Passo dopo passo, arrivo davanti alla porta e, molto lentamente, busso.
"Chiunque tu sia, non voglio parlare" delle parole ottavate mi giungono alle orecchie, ma non le ascolto e faccio capolino nella stanza.
"Ashton?" lo chiamo cautamente.
"Ti ho detto che non voglio sentire nessuno, specialmente te: non voglio fare un'altra figura di merda" continua, dandomi le spalle.
Ancora una volta faccio finta di nulla e mi avvicino, sedendomi accanto a lui. Il riccio, di ricambio, sussulta, stringendosi ancora di più.
"Ash... ridimmelo" sussurro, mentre la testa inizia a girarmi dall'ansia.
"Cosa?" con lo stesso tono di voce, si volta e mi guarda negli occhi. Io mi perdo in quei pozzi verdi per un momento, ma continuo.
"Quello che provi per me... dimmi cosa senti"
Lui tentenna, non capendo inizialmente dove volessi andare a parare. Poi si fa coraggio, riprendendo le parole dette qualche giorno fa.
"Mi piaci tanto... non smetto di pensare a te..." inizia balbettando, poi acquista più sicurezza "Quando mi stai accanto mi sento bene. E.. e quando stavi con quel Nikko o come diavolo si chiama... beh, io ci rimanevo male; quindi ho provato a dimenticarmi di te e ho baciato Julie. E ti giuro, è stata la cosa di cui mi sono più pentito non appena ti ho visto"
"Ash, anche io ti devo dire una cosa: ho scoperto che anche tu mi piaci; non so ancora precisamente quanto, ma mi rendi felice, tanto. Quindi se..." mi blocca.
"Vuoi uscire domani?" chiede con una velocità che quasi non riesco a capirlo. Sembra scosso dalle mie parole, non lo biasimo, ma non lo da a vedere "Non voglio metterti fretta, quindi prenderò le cose con calma"
"Sei un gentiluomo, lo sai?" lo canzono.
"Me lo dicono in tanti" riesco a farlo sorridere.
"Ci vediamo domani. Dimmi come mi devo vestire. Buonanotte" gli do un bacio sulla guancia e lo lascio, dirigendomi in camera mia.
Non posso ancora credere a quello che è successo, sono troppo sconvolta, ma anche felice. Felice perché io e Ashton ci siamo chiariti le cose ed ora abbiamo un appuntamento.
Non vedo l'ora di sapere cosa si inventerà, dove mi porterà; sono così elettrizzata che non riesco ad addormentarmi, non mi è mai successa una cosa simile, ed è tutto merito del riccio. Se dovesse accadere qualcosa tra noi due, sono sicura che durerà tanto.
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"Ashton cosa?!" urla Laura, facendo girare alcuni ragazzi.
"Abbassa la voce, scemetta. Hai capito bene, oggi pomeriggio abbiamo un appuntamento"
"Sono così contenta per voi due!" mi abbraccia "Ma state insieme o no?"
"No, per ora no; vuole prendere le cose con calma" concludo il discorso, prima che anche gli altri nostri amici si avvicinino a noi.
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Emma's new life || Ashton Irwin
Fiksi PenggemarA causa del lavoro della madre, Emma deve trasferirsi a Sydney da suo cugino Luke e i suoi amici. Dapprima non riesce ad ambientarsi, continua a pensare alla sua migliore amica e al segreto che condivide con lei, ma successivamente interagisce con i...