01. Gerarchie

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Sette e zero due di un banalissimo lunedì di febbraio, chi è che si trasferisce in una nuova scuola a metà anno?

Sean spense la sveglia, passandosi una mano sul volto stanco.

La notte prima, dopo aver svuotato scatoloni e sistemato ogni suo avere, era rimasto sveglio per delle ore, lui, che solitamente era un tipo mattiniero, mai un lamento, mai un "no, non ho voglia di andare a scuola", quella mattina sentì per la prima volta l'immensa voglia di affondare il volto nel cuscino, nascondendosi dal mondo intero.

Primo giorno in una scuola nuova, senza avere la più pallida idea di come fosse.

Un lieve bussare spinse il giovane a voltare il capo di lato, puntando gli occhi azzurri sulla porta adesso aperta.

Kaitlin sorrise al fratello minore, sporgendosi quel tanto che bastava per farsi notare.

"So che in Ontario frequentavi una bella scuola, erano tutti cordiali e avevi qualche amico, quei pochi ma buoni che bastano per star bene. E so che sei spaventato dall'idea di affrontare questa nuova avventura senza Susan, ma conoscerai altre persone, fratellino. Te la caverai" disse, scrollando vagamente le spalle, come se la questione fosse più semplice di quanto non sembrasse.

"Susan c'è sempre stata, lei è rimasta al mio fianco anche quando stupidamente ho perso la testa per il ragazzo più idiota della scuola. O hai forse dimenticato Jason?" rispose il biondo, alzandosi finalmente dal letto e guardandosi intorno, alla ricerca degli abiti preparati la sera prima.

"Come potrei dimenticare, ti ha dato del frocetto di fronte a tutti, Sean. Ma non sei più un ragazzino, d'accordo? Sei grande adesso e sei perfettamente in grado di affrontare qualsiasi cosa."

Sean inarcò un sopracciglio, tornando con la mente al primo anno di superiori, quando gli occhi color grano di Jason erano entrati nel suo radar, mandando tutto completamente in tilt.

Lo aveva conquistato quasi fin dal primo momento, apparendo così sicuro di sé, capace di catturare l'attenzione di chiunque, circondandosi di persone popolari e apparentemente perfette.

A nulla erano serviti i consigli di Susan, i mille "pensaci, non credo sia il caso di farlo", Sean, che nella vita aveva sempre fatto tutto di testa sua, prendendo coraggio si era dichiarato a Jason, beccandosi un'occhiata irrisoria da parte dei suoi amici e un due di picche dal diretto interessato.

Da quel giorno aveva cercato di evitarlo ogni volta che poteva, era stato ingenuo, troppo preso da un sentimento nato in un battito di ciglia.

"Sean, vuoi tardare già il primo giorno?!"

La voce di Janet risuonò lungo le scale fino a raggiungere il piano di sopra, così il ragazzo sbuffò, infilando al volo le sue tanto amate converse gialle e correndo verso il bagno.

Welcome To Virginia High School ➼ Tematica gay [BOOK 1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora