Capitolo 20 - Cadi sette volte, rialzati otto

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Avviso aggiunto in data 2 febbraio 2019: In fondo al capitolo ho inserito una canzone scritta e composta da una mia lettrice che studia musica, il brano è stato ideato dal punto di vista di Steven. La canzone descrive appunto la vita di Steven, il suo passato, quella notte in gita con Simon e altre cose che leggerete in questo capitolo.  E' assolutamente vietata la riproduzione ALTROVE. Tutti i diritti sul brano sono riservati.







Un ticchettio leggermente fastidioso continuava a rimbombare nella testa di Sean.

Si girò più volte nel letto, prima lentamente poi più infastidito.

Lamentandosi aprì piano gli occhi, stropicciandoli con una mano.

Lanciò un'occhiata veloce alla sveglia, poggiata sul comodino come sempre.

Erano le sette e trenta di una Domenica di fine Marzo.

Sean si alzò dal letto, impigliandosi in una coperta, ancora mezzo addormentato.

Avvicinandosi alla finestra notò che fuori una forte pioggia sbatteva dispettosa contro il vetro, era quello il ticchettio che l'aveva svegliato.

Sospirò, afferrando una maglia da mettere sopra al pigiama per scendere al piano di sotto.

Portò con sé il suo cellulare e scese lentamente le scale badando a non fare troppo rumore.

Sua sorella Kaitlin aveva il sonno terribilmente leggero.

Arrivò in cucina e prese una tazza dalla vetrina, tutta sistemata accuratamente dalla madre.

Tirò fuori dal frigorifero il latte e prese anche i cereali, iniziando a mangiare, colpito da una fame improvvisa che lo aveva colto così presto.

Forse era l'abitudine di alzarsi per andare a scuola, forse dentro la sua testa c'era una piccola sveglietta che involontariamente lo faceva svegliare giusto a quell'ora.

Controllò il cellulare e sorrise, leggendo il messaggio che la sera prima non aveva letto, preso dalla troppa stanchezza si era addormentato tenendo il telefono in mano per tutta la notte.

"A domani stronzetto. Cercherò di resistere al pranzo con mia nonna, ma non ti assicuro niente. Sogni d'oro Davis."

Posò il cellulare sul tavolo, accanto alla tazza, e continuò a mangiare, lanciando di tanto in tanto una veloce occhiata alla finestra, continuando a fissare l'acqua che scendeva adesso più calma, lungo il vetro.

Sentì dei passi provenire dal corridoio e si sporse in avanti sul tavolo, per riuscire a vedere chi fosse.

Una chioma bionda, con indosso un pigiama rosa con tanto di orsetto sul petto entrò in cucina sbadigliando.

"Ehi, ti ho svegliato io?" mormorò Sean lasciando scivolare piano il cucchiaio nella tazza.

Sua sorella scosse leggermente la testa, poi andò a sedersi accanto a lui.

"Che ci fai sveglio?" sussurrò lei ancora mezza addormentata.

"Sarà l'abitudine di alzarmi presto. Tu?"

Kaitlin alzò le spalle e si sistemò i capelli da un lato, poggiando un gomito sul tavolo e lasciando cadere svogliatamente il mento sulla mano.

"Non lo so, mi sono svegliata così... Tutto ok fratellino?" chiese accennando un sorriso.

Erano passate quasi tre settimane da quando aveva fatto l'amore con Lucas, quindi erano passate quasi tre settimane da quando avevano iniziato a frequentarsi.

Avevano studiato insieme, o almeno ci avevano provato.

Sean con tutte le sue buone intenzioni si presentava a casa di Lucas, quasi ogni pomeriggio, per cercare di farlo studiare, in previsione degli esami che il suo ormai si poteva chiamare fidanzato, avrebbe dovuto affrontare tra meno di tre mesi, ma Lucas sapeva essere molto insistente e se si metteva in testa qualcosa, era la fine.

Welcome To Virginia High School ➼ Tematica gay [BOOK 1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora