Hug

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Yoongi è stato trascinato in casa pochi secondi fa e non sa bene come sentirsi al riguardo. Potrebbe forse considerarlo rapimento? O dovrebbe ringraziare Hoseok per avergli appena impedito di passare la serata peggiore della sua vita in solitudine?

Non sa che cazzo fare, ma sa che a questo punto lottare è inutile, ed è per questo che non si oppone in alcun modo quando il minore lo manovra come fosse un pupazzo per farlo sedere sul suo comodo divano.

Dovrebbe fare qualcosa, ma ormai non può che rilassarsi e aspettare lì Namjoon, nel suo appartamento, lasciando che il rosso faccia qualunque cosa abbia in programma.

"È successo qualcosa?"

Queste sono le prime parole che gli rivolge, Yoongi non sa se lo faccia per sincero interesse o perchè si senta in dovere, ma non importa, non gli direbbe comunque nulla. Vuole solo rilassarsi per qualche secondo, lasciare che la sua mente si liberi da tutta questa merda dovuta ad una semplice chiamata. Vuole dimenticare finchè Namjoon non tornerà per dargli consiglio, farsi coccolare dalla morbidezza di quel divano e farsi distrarre dalla voce squillante di Hoseok. Vuole farlo e sa che può farlo.

"Niente."

Il più alto gli riserva uno sguardo interrogativo, che Yoongi potrebbe anche definire di rimprovero a dire la verità. Probabilmente perchè vuole fargli comprendere che sa che c'è qualcosa che non va, ma Yoongi non vuole raccontargli nulla, anche se sa che le sue azioni stanno parlando per lui.

"Non vuoi davvero dirmi niente?"

Il verde ci riflette, si ferma per qualche istante chiedendosi perchè non dovrebbe dirglielo, perchè non dovrebbe aprirsi con una persona che fino ad allora è sempre stata incredibilmente gentile con lui, ed immediatamente, mille motivazioni gli inondano la mente.

Per fargli comprendere la situazione, dovrebbe raccontargli nel dettaglio del suo passato, e per quanto non gli piaccia ammetterlo, sa che quello che ha fatto a quattordici anni agli occhi della legge può essere considerato come un vero e proprio rapimento, secondariamente sa che non tutti reagiscono bene quando gli viene raccontato di abusi, di qualunque tipo essi siano.

Quindi prende un profondo respiro, ricordandosi che è lì per Namjoon, non per Hoseok.

"È solo una brutta giornata."

Il rosso annuisce, è ovvio che Yoongi stia mentendo, ma non può farci nulla, può solo fare finta di avergli creduto, ed intanto, aiutarlo a tirarsi su di morale, per quel poco che le sue abilità gli permettono.

"Ok... Allora che ne dici di mangiare qualcosa con me mentre aspettiamo Namjoon?"

Yoongi annuisce, quasi senza voglia, ed Hoseok fa finta di non notarlo. Vuole solo fare in modo di togliere quel velo di tristezza dagli occhi del maggiore, vuole vederlo sorridere ed essere sereno, e se non può aiutarlo provando a dargli delle soluzioni per quello che sembra un terribile problema, allora lo aiuterà con la migliore risorsa che ha al momento: del gelato.

"Ti va del gelato? Che gusto preferisci?"

Il più basso solleva lo sguardo dal pavimento, annuendo per la seconda volta, e guadagnandosi un sorriso da parte del rosso: può aiutarlo con del cibo, molto bene.

"Va bene tutto."

La voce del maggiore è così bassa che Hoseok fa quasi fatica a sentirla, e non appena comprende che per Yoongi va davvero bene qualunque cosa, si muove verso la cucina per prendere il suo tanto amato gelato. Per lui è così che si risolvono i problemi della vita, affogandoli nel cibo.

Impiega qualche minuto a tirare fuori il gelato dal surgelatore e, quando finalmente ce la fa, afferra di fretta due cucchiai, muovendosi poi verso il salone per tornare il più in fretta possibile da Yoongi. Non sa bene come spiegarlo, ma per lui è sempre stato così, ha sempre avuto il bisogno di fare in modo che chiunque intorno a lui si senta bene, perchè si affeziona facilmente alle persone, e quando quella persona coincide anche con la sua cotta, allora la sua voglia di aiutare si duplica magicamente.

Ramyun -Yoonseok/SopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora