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Quando Yoongi aveva letto la frase sulla felpa, aveva realizzato che forse, quella scritta, poteva essere considerata come un abbigliamento ancora meno consono della sua felpa sporca.

Ma ormai in ritardo, questa volta per davvero, non aveva avuto altra scelta se non correre verso la sale d'esame, il cuore a mille per via dell'ansia, e le mani sul proprio giubbino, per assicurarsi che non si aprisse per sbaglio.

Diamine, non voleva nemmeno pensare alle conseguenze che quelle poche parole avrebbero potuto portare.

E poi, aveva iniziato l'esame, e sorprendentemente, il professore era così disinteressato dalle sue parole che probabilmente avrebbe anche potuto insultarlo e non se ne sarebbe nemmeno reso conto.

Lentamente, Yoongi era entrato sempre di più in panico, e se fosse quel tipo di professore che valuta a caso? Senza ascoltare nulla e dando voti medi?

Cazzo, non se ne parla.

Yoongi era stato preso dal panico, e senza farlo apposta, aveva fatto cadere uno dei suoi libri a terra, e dopo essere diventato completamente rosso, si era rialzato lentamente, senza notare un piccolo particolare: il suo giubbino si era aperto. I suoi occhi si erano sgranati, pieni di terrore, perchè il professore avrebbe potuto guardarlo con disgusto, oh mio Dio, e lo avrebbe anche potuto bocciare all'esame, e poi avrebbe fallito il suo piano di vita e tutto sarebbe andato male.

Questo, fino a quando non aveva notato il sorrisetto sul viso del suo professore, che poi, aveva ridacchiato leggermente. E ovviamente, cosa diavolo si aspettava Yoongi? Ovviamente quella merda apprezza robe del genere, ovviamente appartiene a quella parte del globo che potrebbe effettivamente indossare una cosa del genere.

"Bella felpa signorino Min."

Yoongi si era ritrovato a sorridere incerto, facendo finta di non notare il disgusto sul volto dell'assistente del professore stesso.

"L-La ringrazio signore."

E alla fine, uscito da quella sala, dopo aver scoperto che il professore aveva messo voti bassi a tutti tranne che a lui, Min Yoongi aveva capito una cosa:

quella felpa aveva appena salvato la sua intera carriera scolastica.

...

Yoongi torna a casa con un enorme sorriso sul volto, mai stato tanto felice di avere appena passato la giornata indossando una felpa tamarra e per giunta anche appartenente ad uno sconosciuto.

E a proposito di Jung Hoseok, cosa diavolo era stato quell'incontro? Ok, Yoongi non ha esattamente abbastanza esperienza per poter comprendere i comportamenti delle persone che lo circondano. Ma quello era stato decisamente troppo strano, persino lui aveva potuto comprendere che ci fosse qualcosa di... Inusuale? Bizzarro?

Non lo sa, ma sa di avere in casa un normie. E sa che forse Jungkook potrebbe spiegargli la strana tinta rosa sulle guance del ragazzo, o perchè fosse diventato così agitato non appena aveva offerto di dargli il suo numero.

Si catapulta in casa, trovando suo fratello buttato sul divano, un sorriso sulle sue labbra e il cellulare tra le mani. La disperazione di qualche ora prima del tutto scomparsa, Yoongi non può fare a meno di alzare gli occhi al cielo.

"Sono tornato!"

Jungkook si alza di scatto dal divano, correndogli incontro e stringendolo tra le sue muscolose braccia. Lo solleva dal pavimento come se non pesasse nulla, facendogli fare una piccola giravolta in aria. Gesù, odia così tanto tutte queste smancerie, ma hey, l'abbraccio caldo del suo fratellino non è poi così male.

"M-Mettimi giù! Non sono mica tornato dalla guerra!"

Il castano continua a sorridere, per nulla scosso dalle parole del maggiore, fa sempre così, ma alla fine entrambi sanno che adora i suoi abbracci.

Ramyun -Yoonseok/SopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora