La detenzione

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Dopo vari sussidi e sentenze rimandate della durata di due anni ,nella notte del 28/05/2003 (la notte della sconfitta della Juventus in finale contro il Milan in Champions League) Alfredo venne deportato nel carcere mandamentale di Andria ,una cittadina non molto distante da Bari,una zona malfamata in cui la legge è l'ultima cosa conta;lì ad attenderlo vi era la guardia principale che indicò la stanza a cui era stato assegnato ;Scortato a manette giunse nella sua cella dove però non era solo:c'era un signore,anzi,un ragazzo,anzi,un bambino biondo che lo guardava come per dire 《chi cazzo è questo?》.
Tolte le manette,Alfredo si presentò subito al bambino chioma bionda,ma lui non ricambiò,né gli rivolse la parola né lo sguardo;completamente assente.
Tre giorni dopo come di consueto ci fu la visita della psicologa penitenziaria,sembrava essere molto popolare nel luogo tanto che ci fi un applauso al suo arrivo e in massa gridarono :《È ARRIVATA LA KAMPA!》.
In quell'istante Alfredo non si fece scappare dell'opportunità di vedere una bella donna ,immaginando anche che le psicologhe sia indistintamente delle fregne;arrivata a lui Alfrdo poté vederla in pieno e sembrava essere davvero interessato tanto che -come abitudine-le chiese il numero di telefono e il suo nome ,lei rispose solo alla seconda dicendo di chiamarsi Rosy ma comunemente Kampa .Oggi era il suo compleanno racconta e che nessuno gli avesse fatto un regalo,Alfredo gli rispose che ci penserà lui. Arrossita,rispose con un timido grazie.
A mezzannotte in punto il bambino svegliò il suo non pari età che però non voleva svegliarsi,allora il biondino gli diede un calcio in culo che sembrava una supposta facendo gridare da dolore Alfredo ma la mano del bambino limitò i decibel. Chiese il motivo di ciò ma il bambino senza troppe storie rispose diretto:《vuoi rimanere ancora per tanto in questi lurida pattumiera per sfigati??》

Alfredo: Una vita da gi(b)olòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora