Come guelfi e ghibellini

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Casino. Solo questo aveva in mente Alfredo che nel frattempo si era appisolato dalla fatica di capire che stesse succedendo, in tutto questo il furgone andava tranquillante verso una meta sconosciuta,con quel poco che gli era rimasto di sveglio udì dal pilota e il collega 《la missione sta procedendo come aveva previsto signor  Bronek》e fu lì che crollò dalle forze. Dopp qualche ora venne svegliato da questi tizi che avevano sotto un abito con giacca nera  e cravatta ,《esci,ora sei libero e  non cacciarti nei guai,se vuoi saperlo ci troviamo a Modica》prima di andarsene chiese chi fosse questo Bronek  ,subito questi tizi puntarono quella che sembrava essere una pistola silenziata verso il suo cuore,《non nominarlo mai più,chiaro?》 Alfredo annuo e notò che sulla giacca vi era una targhetta scritta SÄPO,ma non riuscì a collegarlo a qualcosa. Finito il momento tortuoso si diresse verso il cuore della città . Non era mai stato in questa città e per saperne di più chiese ai modicani, tra mille domande e mille culi avvistati seppe dove trovare alloggio e che la città era in difficoltà a causa dello scioglimento del tribunale cittadino provocando instabilità a cui si aggiunge l'attuale rivalità con un altro comune, Buscemi,infatti vi erano già da tempo vicessitudini tra modicani e buscemesi riguardo le diversità tra essi e che ora si era alimentata, un fenomeno chiamato campanilismo. Per curiosità Alfredo volle avvicinarsi alla gente tante che si incastrò nella folla tra due ragazze corpose e ciò non gli dispiaceva affatto ma quando provò ad allungare la mano venne tempestato da schaffi; proseguendo venne fermato da un tizio che riconobbe l'estraneità del nostro protagonista,《tu non sei di queste parti,da che parte stai??》e sfortunatamente per il nostro eroe la folla si concentrò su di lui in attesa di risposta.  Alfredo ghiacciato non sapeva che rispondere ma arrivò qualcuno alle sue spalle  che esclamò:《state tranquilli,lui è con me》;alla sua presenza il popolo apparve come spaventato dalla sua figura,era un uomo sui 50 anni con pochi capelli bianchi e con un sorriso che aveva un qualché di malizioso,tra la gente terrorizzata lo portò via,da quanto si poteva intuire era ben conosciuto in città . Si presentò:《mi chiamo Renato, sono il cardinale della chiesa di San Giorgio ,qui sono conosciuto più comunemente come "Don Mody" , se ti chiedi il motivo della reazione della gente è perché mi accusano di pedofilia ma tutto questo è falso》ma quello che interessava ad Alfredo era perché l avesde aiutato e come lo aveva trovato ,《ho ricevuto una lettera che citava un tizio con la faccia da bastardo e la tua combaciava perfettamente,sul perché l'abbia fatto è perché la busta conteneva dei soldi che avremmo dovuto dividere e se non avessi fatto tutto quello chiesto mi avrebbero ucciso》. Anche questa volta Alfredo si sentiva di mezzo come se pedinato . Il Don lo invitò a restare almeno per oggi e Alfredo non esitò.  Mentre guardava il telegiornale pensava a come andasse incontro in città solo in confusione e non era una cosa che capitava tutti i giorni,nel mentre era tra le sue perplessità in tv apparve un servizio riguardo lo scenario che metteva in evidenza il crollo del presidente della regione ormai verso  la destituzione . Tra i possibili candidati alla successione vi era un individuo anonimo chiamato "Miss L.P. ,di lei non si sa niente se non che sia una persona malandrina e senza scrupoli.  Ma nel mentre guardava la tv si sentì come uno sbatto di una botola, Alfredo andò a controllare e vide proprio quello che aveva udito,una botola.

Alfredo: Una vita da gi(b)olòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora