Nel mentre continuava a raccontare,Alfredo preso dalla curiosità volle sapere chi era alla guida,l'individuo così si girò e mostrò il suo volto;era capo,capobianco,colui che aveva architettato la rapina del negozio a Messina e che a quanto pare era al servizio di suo figlio. 《Non prendertela per come mi sono comportato a Messina,faceva parte del piano e all'incirca ha funzionato,almeno fino alla tua uscita dal tribunale》《sei stato un bastardo con quel gesto prima di scappare,sappilo》《lo so,arripigliati!》 A quel punto "Antonson" (questo era il suo nome) prese le redini del discorso: 《quei tizi che ti hanno lasciato a Modica hanno previsto la nostra mossa e quindi anticipandoci ,la domanda è come hanno fatto a sapere dove ti trovavi e probabilmente ti pedinavano》 Alfredo si sforzò col cervello ma in mente aveva solo quello che poteva fare con quella ricchezza: avere tante belle ragazze con cui fare fiki fiki. Allora il figlio gli diede una scoccia di collo potentissima che gli ricordava quella del bambino con lui in prigione. 《Eri tu quello in prigione con me?》 《Complimenti hai un cervello,si ero io ma se non ricordi manco il mio viso dopo 2 anni non ricorderai neanche quello della mamma》 《ehm veramente c'ho pure parlato quando risiedevo al nord e....》 in quel momento gli apparve un ricordo :mentre lui era in doccia sentì un rumore sinistro come di catene nella stanza dove dormiva sua moglie,ma uscito dal bagno non notò differenze. 《Deve esserci qualcosa sotto che coinvolge anche la mamma》 preoccupato disse Antonson . Era il momento di mettersi in marcia ma prima dovettero portare Valeria in un posto sicuro. 《Stai attento a quei brutti ceffi,e grazie di avermi salvato》 《di niente piccola》. Per sapere dove essere diretti precisamente dovettero analizzare per bene il ciondolo su cui era incisa una scritta "Signat Agrigentum mirabilis aula gigantum"
Informandosi scoprirono che :Lo stemma della provincia di Agrigento è composto dall'unione degli stemmi dei tre centri principali della circoscrizione amministrativa: Agrigento, che occupa tutto il primo campo dello scudo partito, Sciacca e Bivona, sedi della Prefettura e delle due sottoprefetture da essa dipendenti. Quindi il tesoro doveva trovarsi in uno dei tre comuni ma era impossibile sapere quale ,così dovettero tentare la fortuna: prima metà Agrigento. Dopo un lungo tragitto col sole che brucia le terre più torpide, si giunse sul posto. Già da subito apparve come una città accogliente il cui punto forte erano i templi ,tra essi ne spicca uno abbastanza conosciuto: Valle dei Templi,il più grande sito archeologico al mondo,contente numerosi templi dorici risalenti al periodo ellenico, presi i biglietti decisero di dividersi per trovare delle tracce ,più precisamente una specie di serratura rotonda. Dopo varie ricerche uno scagnozzo trovò qualcosa che sembrava proprio una serratura presso il "Tempio L" ,un tempio ormai andato distrutto dal V secolo a.c. ; la serratura combaciò ma trovarono a sorpresa un uomo imbavagliato e legato, sembrava essere all'estremo delle forze, 《sono il sindaco,scappate o prenderanno anche voi》 disse ormai in punto di morte. Alfredo notò all'interno del buco sotterraneo dei numeri incisi probabilmente dall'uomo preso di mira, "5 17181181 10 14" . Cosa vorrà dire? Sembrava essere un codice Fu chiesto al sindaco così da non rendere invano il suo sforzo ma in quel momento una pallottola colpì in testa l'uomo che rimane giacente a terra.
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Alfredo: Una vita da gi(b)olò
AventuraAlfredo è un insegnante siciliano presso un un istituto di ragioneria,sposato,la sua grande passione è fare l'amore con le donne,tante donne,ma il tempo trascorre e le sue prestazioni cominciano a deteriorare,così decide di mettersi in marcia per ri...