the bar

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Sono passate ore da quando i due sono scappati da quel apparente ristorante,stava per sorgere l'alba e mentre il nostro eroe dormiva sognando che ragazza potesse portare a letto,Antonson guidava indisturbato una macchina personalizzata misteriosa verso l'orizzonte ma poco dopo ricevette una chiamata. Era un suo scagnozzo che gli parlava come in codice ma una cosa si capì: doveva dirigersi a Menfi . Così Svegliò quel pigrone di suo padre per dirgli e  avvisargli di tenersi a qualcosa. Premuto l'acceleratore, in poco meno di dieci secondi superò i 200 km/h . Un controllore della strada, sfortuna per loro , si trovava nella loro direzione e si mise ad inseguirli, nel mentre Alfredo stava crepando con la vescica per l'alto sbalzo di pressione. Non riuscendo a seminare la volante Antoson decise di ricorrere a maniere drastiche lanciando dal retro della macchina un missile guidato che fece esplodere l'autovettura insieme al conducente. Arrivati lì si diressero presso un bar dove Alfredo cominciò a fargli domande più approfondite. 《Perché volevano trovarmi, se avevano già quel che cercavano?》 《 hanno bisogno delle tue impronte, senza non possono accedere alla vera porta》 《 e tu a che servivi?》 《Non ti riguarda ,e alzati la cerniera che ti si vede l'erezione》 ; quando decisero di ordinare, Antonson disse di ordinare anche per lui mentre si dirigeva fuori. Arrivato al bancone una commessa con capelli lisci e scuri tendenti al biondo fino alle spalle, si chiamava Viviana. Alfredo decise di attuare il suo metodo di rimorchio. Nel frattempo , fuori dal locale, Antoson parlava con al telefono con lo stesso tizio di prima come se stessero attuando un piano e nel mentre discutevano chi doveva uccidere per coprire le sue tracce nella regione. All'interno del bar intanto Alfredo dopo aver adoperato la tecnica "scopata facile" si diresse nel bagno degli uomini con la ragazza dove lo fecero con grande enfasi ma sul più bello , un uomo che stava cagando nel bagno accanto imbestialito gli urlò :picciotti fati cchiu chiano che va' ce cu deve smaltiri u cenone dda sera prima》 così passarono a un amore più lento e passionale,poi quando l'uomo se ne andò Alfredo la sbatté prepotentemente al muro e mettendola a 90 fino a quando non sgorgò con impeto il liquido seminale. Il mafioso accortisi dell'assenza di Alfredo ne approfittò per mettere una tovaglia sottile e trasparente sul loro tavolo. Appena lo vide uscire dal bagno con la commessa capì che cosa avesse fatto. Presi gli alcolici Alfredo prese la birra Minchia mentre Antoson un punsch . I due parlarono del più e del meno ma nel momento di andarsene Antonson pronunciò le seguenti parole 《 bene,il nostro patto finisce qui》dopodiché tagliò una parte della tovaglia e se andò senza neanche pagare .《signore,il conto lo paga lui arrivederci 》 Alfredo come sospetto andò in contro a suo figlio che gli rifilò un gancio potente da farlo sanguinare al naso e stenderlo. Il responsabile del bar stava per chiamare la polizia quando Antonson gli sparò dritto in bocca uccidendolo sul colpo, e successivamente prese un furgone con i suoi scagnozzi e scappò con ciondolo e quel pezzetto di tovaglia misterioso .

Alfredo: Una vita da gi(b)olòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora