L'Evasione

57 2 0
                                    

Le parole uscite dalla bocca del biondino lasciarono stupefatto il nostro protagonista, d'altronde non l'aveva mai preso in considerazione in quei quattro giorni;preso dalla fretta disse :《prendere o lasciare》,Alfredo accettò e il "bambino prodigio"  si mise all'opera:prese un pugnale che teneva sotto le scarpe  e tagliò le sbarre com un abilità che solo uno scassinato era in grado  di mettere in atto poi aprì altre celle dove erano imprigionati 4 uomini dall'aspetto losco,lui chiese chi fossero e chioma bionda disse che erano i suoi "picciuttazzi ",fu allora che Alfredo notò l'accento siciliano del bambino e quindi fu ancora più incuriosito da esso;
Trapassati tutti i sistema di difesa che manco Diabolik  si arrivò a un vicolo cieco  chiuso da un muro immenso che sembrava all'apparenza insormontabile perché infatti il piccolo teppistello le sapeva tutte e così prese un piccone e concentratosi bucò il punto in cui il muro era meno robusto e tutti lo scavalcarono,prima però Alfredo voleva lasciare una cosa che aveva lasciato in sospeso e la scrisse al muro;a sgamarli fu la psicologa che vedendo il suo amato ex galeotto gli venne incontro ma ormai gli evasi erano lontani.
Varcato il buco la donna si voltò verso una parete e vide una scritta:

 Varcato il buco la donna si voltò verso una parete e vide una scritta:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Pianse.

Alfredo: Una vita da gi(b)olòDove le storie prendono vita. Scoprilo ora