𝐧𝐞𝐰 𝐥𝐢𝐟𝐞||𝙷𝚢𝚞𝚗𝚓𝚒𝚗

𝟐𝟗

Davanti ai miei occhi,seduto su una panchina,si trovava l'incubo della mia vita.
Un uomo alto dai capelli scuri e con la faccia da cattivo.
Mio padre.
Non riuscii più a ragionare e ad un tratto persi tutte le mie forze. Le mie gambe iniziarono a tremare dalla paura e alla fine cedettero e io caddi rovinosamente per terra.
A causa sua ripercorsi tutto il mio passato. Gli schiaffi,i calci e gli insulti. Le immagini mi scorrevano davanti,era proprio come rivivere la propria vita.
Non sentii e percepii più nulla,so solo che qualcuno mi tirò su da terra e mi trascinò da qualche parte.
Ero stordita.
Non riuscivo a distinguere nulla e a tratti mi sembrava di essere morta,ma era solo shock.
Dopo un tempo infinito riniziai ad acquistare l'udito.
"Non lo so cosa le è successo! Ci siamo incontrati in biblioteca e quando stavamo rientrando in casa ci siamo fermati un attimo al parco ma lei ha visto qualcuno e poi è caduta e..e i..io" la persona che parlava iniziò ad emettere dei singhiozzi,segno di un pianto.
"Ssh stai tranquillo,si riprenderà presto. Riposati,bado io a lei"
"No! Devo starle accanto"
Mi sentivo troppo stanca e,ancora una volta,ripersi i pochi sensi.
Il tempo passò e finalmente mi risvegliai su un letto sconosciuto,mi sentivo malissimo.
Cercai di alzarmi ma a causa di un dolore fortissimo alla testa non ci riuscii.
Percepii qualcuno di fianco a me così cercai di girare la testa e vidi un ragazzo che riconobbi subito.
"H..Hyunjin?"balbettai.
"Miyon,sei sveglia!"
"Cosa mi è successo?"
"Non ti ricordi?"
Mi venne in mente il parco e mio padre,iniziai a sbiancare.
"Chi hai visto?"mi domandò.
"H..ho visto mio p..padre"cercai di ingoiare il grosso nodo che avevo in gola.
"Cosa?! Lui dovrebbe essere in carcere cazzo"
Si alzò di scatto e iniziò a camminare per la stanza con le mani tra i capelli.
"Io vado subito dalla polizia Miyon. Se prova a toccarti o anche solo a cercarti giuro che lo ammazzo con le mie stesse mani."
"Hyunjin?"
"Si?"
"Dimmi che è un sogno ti prego"iniziai a piangere a dirotto. Lui venne subito accanto a me e mi chiuse in un abbraccio, l'abbraccio più bello e triste che mi abbia mai dato.
"Vorrei tanto che lo fosse..."