La risposta è Si.

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Il soffitto lo stavo fissando da quasi un'ora, non avevo dormito per niente perché volevo capire che cosa significasse quella domanda che mi aveva fatto Oliver prima di andare a letto.
Ci stavo pensando da ore e ore, ma non capivo.
Piper stava dormendo accanto a me, dovevo chiedere spiegazioni al mio coinquilino.
Non potevo stare con quel dubbio che mi stava divorando lentamente, non potevo assolutamente stare tranquilla.
Guardai velocemente la sveglia digitale sul mio comodino e notai che segnasse che erano le cinque del mattino, non potevo andare in camera di Oliver a quell'ora della notte.
Avrei dovuto aspettare ancora qualche ora, ma l'ansia mi stava letteralmente spaccando a metà, così afferrai il mio cellulare e guardai l'ultimo accesso su whatsapp di Oliver.
Era online.
Dovevo seriamente capire quello che stava succedendo tra me e lui, perché non era normale che mi sentissi così confusa.
Io: Ehi, sei sveglio ...
Oliver Simmons: Anche tu
Io: Già, non riesco a dormire
Oliver Simmons: Nemmeno io.
Io: Perché?
Oliver Simmons: Non lo so, sto pensando e tu invece perché non riesci a dormire? La tua amica russa?
Io: No, per fortuna
Oliver Simmons: Allora perché?
Io: Non lo so
Oliver Simmons: Troppi pensieri?
Io: Troppi pensieri, hai ragione
Oliver Simmons: Non dovresti pensare troppo, passerotto 🕺🏻
Io: Ah no?
Oliver Simmons: No, la vita si gode
Io: Tu te la godi, immagino
Oliver Simmons: Se me la godessi come dovrei, in questo momento non sarei qui
Io: Dove saresti?
Oliver Simmons: Segreto professionale
Io: Pensavo fossimo amici
Oliver Simmons: Lo siamo?
Io: Sinceramente?
Oliver Simmons: Si, sinceramente
Io: Non so se siamo amici
Oliver Simmons: Beh, è un peccato
Io: Perché è un peccato?
Oliver Simmons: Non lo so, Layla
Io: Mi hai chiamata per nome
Oliver Simmons: Il tuo nome mi piace
Io: Si?
Oliver Simmons: Non solo quello se proprio vogliamo essere sinceri
Io: Oliver.
Oliver Simmons: Scusa 😂
Io: Ti va se ci incontriamo in cucina?
Oliver Simmons: Si, certo
Io: Bene.
Oliver Simmons: Arrivo.

Mi alzai dal letto facendo attenzione a non svegliare Piper, avevo un sorriso a trentadue denti, mi era piaciuto parlare con Oliver e non vedevo l'ora di vederlo.

Appena uscii dalla mia camera, me lo ritrovai davanti in tutto il suo splendore.
Mi sorrise strafottente.
"Ehi passerotto" volevo chiamarlo anche io con un nomignolo carino ma non avevo idee, quindi ci pensai un pochino e poi alla fine di un eternità, lo salutai:
"Ehi grillo"
"Grillo?" Chiese ridendo, sorrisi annuendo, mi era venuto in mente così dal niente ma era carino come nomignolo e lui aveva apprezzato.
"Mi volevi chiedere qualcosa in particolare dato che mi hai fatto alzare dal letto?" Domandò divertito, volevo solo stare con lui ma non potevo dirglielo, così alzai le spalle e risposi:
"Non proprio" lui mi guardò negli occhi.
"Sicura?" Annuii mordendomi il labbro inferiore e lui sorrise guardando la cucina, la indicò con un dito e chiese:
"Vuoi che ci facciamo una tazza di cioccolata calda?" Era un'ottima idea.
"Si" risposi annuendo, davanti ad una cioccolata calda mi sarei aperta molto di più e avrei parlato molto più liberamente con il mio coinquilino.
Andammo in cucina e accese la luce.
"Piper sta dormendo?" Domandò prendendo il latte, annuii, non volevo parlare di Piper ma non potevo subito chiedere che cosa significasse quella domanda che mi stava massacrando.
"Si, stava davvero molto male" ammisi.
"Sai chi era quello con cui usciva?" Chiese prendendo il pentolino.
"Non ne ho la minima idea, da quello che abbiamo capito usciva con uno che non conosceva nemmeno Tracy" risposi.
Oliver prese la cioccolata annuendo.
"Tu lo sapevi?" Domandò guardandomi e così scossi la testa, lui mi fece l'occhiolino e alzò le spalle.
"Sono sicuro che troverà di meglio" disse mettendo il pentolino con il latte sul fuoco, annuii mettendomi seduta e presi un pacchetto di caramelle alla frutta, ne mangiai qualcuna.
"Ci mettiamo pure la panna?"
"Si, anche i Marshmellow" esclamai, lui rise annuendo e mise la cioccolata nel pentolino, iniziando a girare.
"Falla per bene eh, sennò ti picchio"
"E se la faccio bene, me lo dai un bacio?"
Deglutii scoppiando a ridere nervosa, mi affogai con la mia stessa saliva e cominciai a tossire forte.
"Ehi ehi, lo so che sono figo ma non ti ammazzare eh" esclamò cercando di farmi ritornare in me, lo spinsi divertita e lui mi accarezzò le guance con le nocche delle sue grandi mani.
Appoggiai la fronte sul suo torace sfinita e lui posò le labbra sui miei capelli con dolcezza.
Non comprendevo cosa ci avesse legati.
"Accomodati a tavola" mi disse, così mi staccai annuendo e scesi dal bancone, mi diede un bacio sulla fronte facendomi sorridere e andai a sedermi a tavola.
Oliver mi mise una tazza di cioccolata fumante davanti e così soffiai.
"Scotta" mormorai come una bambina.
Lui rise sedendosi accanto a me.
"Bimba" mi disse tirandomi una spallata.
Inspirai il dolce profumo della cioccolata.
"Amo la cioccolata calda" ammisi e ne bevvi un sorso, l'intenso sapore della cioccolata mi fece sentire subito meglio.
"È così saporita" ammisi sognante.
"Lo so, la faccio da Dio" si vantò.
"Non è che tu la fai da Dio, è proprio la cioccolata calda che è buona" risposi ridendo.
"Gne gne passerotto" mi fece il verso e mi spinse ridendo, ci gustammo la cioccolata calda in silenzio.
Dovevo chiedere cosa significasse quella domanda perché mi stavo facendo mille seghe mentali e dovevo seriamente capire.
"Cosa voleva dire quella domanda?" Chiesi, Oliver mi guardò divertito e sorrise.
"Quale?" Voleva proprio mettermi alle strette.
Non sapevo cosa dire, quindi non risposi.
Mi accarezzò i capelli e così mi girai verso di lui e lo guardai negli occhi.
"Dimmi quale domanda" mormorò guardandomi negli occhi, deglutii guardando la tazza per non guardare lui.
"Perché mi hai chiesto di dire sì o no?"
"Indovina" Odiavo indovinare le cose.
"Mi hai chiesto indirettamente se avessi scopato con Duke?" Domandai piano.
"No, anche se mi interessa" perché gli interessava se avessi scopato con Duke?
"Allora cosa mi hai chiesto?" Avevo paura della risposta ma ero così curiosa di capire.
"Ti ho chiesto se ti andasse di scoparmi"
"Cos?! Ma sei scemo?!" Domandai sconvolta,lui scoppiò a ridere e così roteai gli occhi e lui bevve un sorso di cioccolata.
"Dovresti vedere la tua faccia"
"Idiota" risposi stizzita, ero arrabbiata con lui.
"Passerotto?" Mi chiamò, lo guardai male.
"Cosa c'è?" Il suo viso si avvicinò al mio, deglutii cercando di scansarmi ma lui posò le mani sul mio viso e mormorò:
"Dimmi solo sì o no." E in quel piccolo istante capii cosa mi avesse chiesto, mi aveva chiesto se volessi baciarlo.
"Ti prego Layla, dimmi solo sì o no"
"Io ..." balbettai non riuscendo a parlare.
"Tu cosa?" Domandò soffiandomi sulle labbra a pochi centimetri, trattenni un gemito.
"Io... ecco ..." mormorai, non sapevo cosa volessi in quel momento ma volevo solo spegnere il cervello e abbandonarmi a lui.
Chiusi gli occhi e poi sentii la porta della mia camera aprirsi, così sgranai subito gli occhi e mi allontanai di scatto da Oliver e guardai la
mia amica che ci stava guardando curiosa.
"Disturbo qualcosa in particolare?"
"Cosa? No no, stavamo solo chiacchierando" risposi cercando di non agitarmi, dovevo solo mantenere la calma, non potevo di certo dire alla mia amica che stavo per baciare Oliver.
Mi alzai velocemente e Oliver sospirò, così mi avvicinai al suo orecchio e mormorai:
"Si." E me ne andai in camera mia con Piper.
Avevo una voglia matta di baciare Oliver ed ero contenta che me lo avesse chiesto.

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