Non ho parole

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Aprii gli occhi e mi guardai intorno, Oliver mi stava abbracciando mentre il suo viso era sui miei seni nudi.
Era stato perfetto, avevamo fatto del sesso meraviglioso e avevo davvero goduto come non mai, averlo dentro di me era stato fenomenale.
Gli accarezzai i capelli sorridendo, era così tenero e sexy allo stesso tempo, il suo respiro era lento e regolare e anche se in quel momento russasse non me ne fregava niente, perché ero felice di stare con lui.
Era sabato, volevo andare da mia madre e vedere come stesse, avevo paura per lei.
Guardai la sveglia sul mio comodino e notai che fosse presto, così chiusi gli occhi e sbadigliai giocando con i capelli del mio ragazzo finché non mi addormentai.

Sentii dei bacini sul collo, sul mento e sulle labbra e così sorrisi non aprendo gli occhi.
"Buongiorno passerotto, noto che sei sveglia e la mia tattica ha funzionato" la sua voce era roca, mi fece subito rabbrividire di piacere.
"Hm buongiorno anche a te, la tua tattica ha funzionato molto bene" ammisi, lui mi leccò il collo e così mugolai e lo abbracciai forte baciandogli una guancia facendolo ridacchiare.
"Ho dormito molto bene con te, come sempre"
Mi disse baciandomi con dolcezza a stampo.
"Anche io ho dormito molto bene con te, anche se hai russato per tutto il tempo" ammisi guardandolo negli occhi sorridendo.
"Voglio dirti una cosa, Layla" il mio cuore perse un battito, avevo un po' paura di ciò che mi volesse dire, deglutii e gli tirai uno schiaffo sul petto, facendolo ridacchiare.
"Cosa mi vuoi dire? Che sono stata la miglior scopata della tua vita?" Scherzai sorridendo.
Mi diede un bacio sulla fronte e sorrise malizioso, si leccò le labbra e rispose:
"Sai, di solito la mattina dopo aver scopato con qualcuna, non mi sarei mai aspettato di coccolare" lo guardai male e lui rise baciandomi a stampo
"Se tu fossi stata una delle tante, intendo"
"Ma non lo sono." Risposi mordicchiandomi il labbro inferiore e mi misi sopra di lui in un secondo, lui gemette scuotendo la testa.
Le sue mani si posarono sui miei fianchi.
"No, non lo sei per niente" il suo sguardo era pieno di eccitazione, i suoi occhi perfetti luccicavano e mi facevano impazzire.
"Qualcuno è eccitato" mormorai al suo orecchio prendendo in mano il suo pene, si leccò le labbra e annuii, lo strusciai contro il mio clitoride gettando la testa all'indietro.
Ansimammo, le sue mani accarezzarono i miei capezzoli e così in un secondo entrò dentro di me con violenza facendomi urlare di piacere.
Cominciai a muovere il bacino contro il suo, veloce mentre le sue mani accarezzavano il mio corpo, le sue labbra mi baciavano il collo.
Era seduto ed io ero addosso a lui, stretta e i nostri bacini si muovevano con foga.
Non volevamo fermarci, non ci saremmo fermati per nessuna ragione al mondo finché tutti e due non saremmo venuti.
Oliver andava forte, sempre deciso.
Mi piaceva da impazzire come mi facesse sua.
Stringevo i suoi capelli, le sue spalle, mentre la mia stanza diventava sempre di più un porno.
Mi stava facendo impazzire, sentivo tutto il suo pene dentro di me ed era così eccitante.
"Oddio si, più veloce Oliver" ansimai al suo orecchio, mi strinse i fianchi mugolando.
Il suo bacino si muoveva contro di me, la sua presa era forte e decisa, muovevo così veloce il bacino che urlavo di piacere da quanto fosse forte e sexy allo stesso tempo.
Lo baciai con foga stringendo le sue spalle e venni, ansimò stringendomi i seni e mi guardò negli occhi, senza che me lo dicesse lo feci uscire da dentro di me e andai velocemente giù prendendolo subito in bocca.
Lo sentii gemere rumorosamente, strinse i miei capelli con una mano e venne nella mia bocca.
Il suo liquido era caldo, molto dolce.
"Non devi ingoiare per forza" mi disse eccitato, lo guardai negli occhi e ingoiai, lui sgranò gli occhi, mi tirò a se e mi baciò con passione.
Mi accasciai su di lui baciandolo con violenza.
"Te l'ho sfondata per bene eh" esclamò divertito baciandomi con foga stringendomi le guance facendomi ansimare.
"Hm forse!" Risposi ridacchiando, aveva pienamente ragione, me l'aveva sfondata.

Stavo preparando la colazione insieme al mio ragazzo che non faceva altro che farmi ridere perché mi faceva il solletico e mangiava i pancake che preparavo per noi due.
"Oliver se non la smetti di mangiare, non ti do più la figa!" Esclamai scoppiando a ridere, lui rise alzando le mani e mi diede un bacio sulla fronte e poi mi fece la linguaccia.
"Non riuscirei più a vivere senza la tua stupenda figa" lo spinsi divertita e lui mi accarezzò le guance con le nocche.
"In teoria potresti vivere benissimo"
"Riesci a trasformare qualcosa di dolce in una cosa brutta, passerotto" scoppiai a a ridere e tolsi i pancake, mi prese in braccio e corse sul divano, risi stringendomi fortissimo a lui.

Mangiammo i pancake guardando un film in silenzio, non era un silenzio imbarazzante.
"Oliver, oggi vorrei andare da mia madre .."
"L'hai più sentita?" Scossi la testa e lui spense la televisione, mi girò il volto e mi guardò negli occhi profondamente, mi diede un bacio.
"Ti manca? Vuoi vedere come stia?" Annuii con le lacrime agli occhi, lui mi accarezzò una guancia dolcemente e sospirò.
"Mia madre non vuole vedermi, pensa che io sia un pervertito... qualche anno fa mi beccò fatto da schifo con tante ragazze ... da lì mi ha buttato fuori casa..." non riuscì a continuare, così scoppiai a piangere e lo abbracciai forte.
"Ci sono io con te, Oliver" ammisi tremando.
Lui mi strinse forte, baciandomi a stampo.
"Ed io sono con te, Layla." Annuii sorridendo.
"Quindi mi accompagni da mia madre?"
"Certo che ti accompagno, sono il tuo ragazzo e poi beh, dobbiamo scopare in auto" ridacchiai.

Oliver parcheggiò davanti casa mia, la sua mano mi stava ancora accarezzando con dolcezza la coscia facendomi rilassare.
"Sei pronta?"
"Non molto ad essere onesta, non vorrei vedere mio padre ma sono obbligata a farlo" lui mi diede un bacio sulla guancia sorridendomi.
"Ehi, ci sono io con te e non me ne andrò per nessuna ragione al mondo e se prova a toccarti se la vedrà con me" strinse i denti e i pugni, gli accarezzai una guancia posando le labbra sulle sue baciandolo con estrema delicatezza, quelle parole mi avevano rassicurato.
Appena scendemmo dalla macchina ci prendemmo per mano e andammo subito davanti al portone bianco, bussai e in pochi secondi mia madre aprì.
"Mamma" la salutai sorridendo, lei ci guardò confusa e spaventata e mi fece davvero male.
"Tesoro, cosa ci fai qui?" Chiese sconvolta.
"Non mi rispondi più al cellulare e mi sono preoccupata" ammisi stringendo la mano del mio fidanzato che mi diede un bacio sui capelli.
"Sto bene, io e tuo padre siamo molto felici"
Non era vero, si capiva.
"Sei sicura? Possiamo entrare?"
"In questo momento è meglio di no, sai com'è tuo padre se c'è qualche ragazzo che non conosce nella casa" rispose infastidita.
"È il mio fidanzato, lo dovrebbe conoscere"
Tesoro non sei obbligata a farmi conoscere" guardai il mio ragazzo e lo pregai senza dire niente, ma lui capì perché mi strinse la mano.
"Mi piacerebbe conoscere suo marito, signora"
"Ragazzi è meglio di no" mia madre mi pregò con lo sguardo ma dovevo entrare, dovevo salvarla da tutto ciò che stava passando con lui.
"Mamma, facci entrare." Lei scosse la testa e ci chiude la porta in faccia, bussai fortissimo.
"MAMMA APRI LA PORTA"
"Passerotto..." non feci finire di parlare il mio ragazzo che presi un sasso e spaccai la porta.
Appena entrai vidi mia madre inginocchiata e mio padre con la cintura e un uomo che lo stava mettendo in bocca a mia madre, sgranai gli occhi schifata e Oliver per poco non rise.
Uscii velocemente da quella casa e vomitai.
"Ti porto a casa, stai tranquilla" mi strinsi a lui.
"Grazie Oliver..." ammisi, lui mi accarezzò la schiena baciandomi i capelli.

Rimasi tutta la sera chiusa nella mia camera a studiare, non riuscivo a togliermi quell'immagine raccapricciante dalla testa.
Oliver aveva cercato di rassicurarmi ma non trovavo possibile che due persone adulte volessero sperimentare del sesso a tre.
Mi alzai dalla sedia verso mezzanotte e uscii dalla mia stanza, il mio ragazzo si era addormentato sul divano e così sorrisi e mi misi seduta accanto a lui, gli accarezzai una guancia posando le labbra sulle sue e poi mi accoccolai e mi addormentai.

Every minute with you is Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora