Cena con madre

28 3 0
                                    

Angolo autrice:
Ed eccomi qui! Mi scuso per questo enorme ritardo ma sto scrivendo un libro che verrà pubblicato! Se volete degli aggiornamenti in tempo reale seguitemi su Instagram: le_storie_di_Robstenina97
Da poco ho anche pubblicato il mio primo libro, Love is not a game 😊 se volete acquistarlo lo potete trovare in formato eBook e su Amazon, dove vi conviene prenderlo perché arriva prima! In libreria ci mette davvero troppo! Ora vi lascio al capitolo😊 buona lettura!

Ero stretta ad oliver quando aprii gli occhi, eravamo in una posizione alquanto strana ma deliziosa che mi fece sorridere.
Avevamo dormito nella sua camera, mi piaceva stare in camera sua perché i cuscini profumavano di lui e tutta la stanza emanava un profumo delizioso, anche se era molto in disordine dato che non puliva quasi mai.
Lo baciai a stampo e lui mugolò, così sorrisi e mi alzai dal letto infilandomi una sua felpa dato che indossavo solo una maglietta nera e dei pantaloni di pigiama.
Quella felpa era veramente stupenda, quindi me la misi e me ne andai in cucina.
Sul tavolo c'era una confusione da mettersi le mani nei capelli.
Afferrai il mio libro di economia per studiare un pochino mentre cominciai a cucinare.

Il mio telefono squillò, così confusa lo presi dalla tasca della felpa e sorrisi guardando chi fosse, era mia madre ed era molto strano che mi chiamasse alle sette del mattino.
"Ehi mamma" la salutai sorridendo, mi misi seduta sul bancone della cucina.
"Ehi Layla, ti ho svegliata?" Chiese dolcemente.
"No no, stavo preparando la colazione" ammisi guardando il libro di economia, sottolineai qualche cosa importante.
"A quest'ora?" Domandò sorpresa, ridacchiai.
"Devo studiare e quindi mi sono svegliata presto dato che ieri sera sono andata a letto presto" risposi mordicchiandomi il labbro inferiore e lei rise.
"Come stanno andando gli studi?"
"Stanno andando bene, a te come va?" Non volevo parlare molto di scuola, volevo sapere come se la stesse spassando.
"Molto bene, sei sicura che non disturbo?"
"No no, non disturbi mai, mamma" ammisi, ero veramente contenta di sentirla.
"Ne sono contenta, volevo solo sapere come stavi e volevo sentirti perché mi manchi" anche lei mi mancava ogni giorno.
"Anche tu mamma, quando vuoi, puoi venire"
"Non voglio disturbarti"
"Mamma, ma ti pare che disturbi!" Esclamai, era mia madre e le volevo tanto bene, non mi avrebbe mai disturbata.
"Ti va se vengo a pranzo?" Chiese felice.
"Si, volentieri!" Esclamai con gli occhi lucidi.
"Va bene tesoro, ci vediamo dopo allora" mi salutò staccando, guardai velocemente l'orologio e notai che fossero le 8:00.
Avevo da fare tutto.
Pulire casa.
Cucinare.
Afferrai velocemente un cornetto e lo mangiai correndo per tutta la casa e cercando di pulire.

Salotto, fatto!
Cucina, fatto!
Ero stanca morta, l'unica cosa che dovevo fare era fare la casa splendida.

Entrai nella stanza di Oliver, dovevo per forza pulirla perché era un macello e se mia madre avesse voluto visitare camera sua doveva essere perfetta!
Cominciai a prendere i vestiti sporchi e li misi in una cesta canticchiando a bassa voce.
Sentii il mio ragazzo mugolare e così mi girai.
"Buongiorno passerotto, cosa stai facendo?"
"Sto pulendo" risposi come se fosse ovvio.
"Camera mia?" Domandò curioso, lo guardai male anche se era normale che non sapesse perché la stessi pulendo, così annuii.
"E perché stai pulendo la mia stanza?" Chiese divertito stiracchiandosi, lo guardai negli occhi.
"Mia madre viene qui" risposi alzando le spalle.
"E cosa c'entra la mia stanza? Non capisco"
"E se volesse vederla?!" Esclamai e lui rise alzandosi dal letto, mi prese per mano e mi diede un bacio sulla fronte e poi sorrise.
"Stai tranquilla, non perdere la pazienza"
"Voglio che sia tutto perfetto" ammisi, lui annuì baciandomi la fronte di nuovo e sorrise.
"Lo sarà, ti aiuto anche io a fare tutto"
"Sinceramente preferisco fare da sola" risosi ridendo, lui rise stringendomi in un abbraccio.
"Meglio! Non avevo voglia di pulire ma volevo essere solo gentile! " esclamò ridendo, lo spinsi roteando gli occhi sorridendo come una scema.
"Se vuoi ti aiuto a cucinare" si offrii ma non volevo che mi aiutasse a cucinare, anche se era molto bravo.
Sapevo cosa piacesse a mia madre.
"No no, stai tranquillo" ammisi guardandolo negli occhi, gli diedi un bacio sulle labbra.
"Vuoi che vada a comprare qualcosa?" Era molto dolce anche se li stavo trattando male.
"Del vino" mormorai piano piano, volevo che mi stringesse per sempre, stavo così bene.
"Rosso o bianco?" Chiese al mio orecchio.
"Rosso e compra anche del salame e del formaggio per fare gli stuzzichini"
"Okay, ma prima posso fare colazione?" Chiese divertito, lo guardai malissimo e così sorrise.
"No! Non c'è tempo!" Esclamai spingendolo.
"Ma passerotto! È presto e ho fame"
"Oliver." Lui rise annuendo e prese dei vestiti.

Every minute with you is Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora