Non ti abbandono

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Non avevo dormito molto dato che avevo sognato quello stupido depravato che voleva violentarmi e quindi ero scoppiata a piangere.
Uscii dalla mia camera sbadigliando.
Avevo bisogno di un caffè, anzi di tre per svegliarmi e avrei avuto bisogno di cioccolato per stare un po' meglio.
"Buongiorno passerotto" mi salutò il mio coinquilino sorridendomi.
Buongiorno Oliver" lo salutai andando in cucina senza degnarlo di uno sguardo, ero stata veramente bene con lui ma non volevo diventare sua amica perché avevo molta paura.
"Ti ho preparato la colazione" rimasi sorpresa.
La macchina del caffè era piena e mi aveva preparato un toast con la nutella.
Era proprio quello di cui ne avevo bisogno.
"Oh... non dovevi" risposi mordicchiandomi il labbro inferiore agitata, ero contenta.
"Mi fa piacere invece" rispose alzando le spalle, presi la tazza e ci versai del caffè dentro, poi aprii il frigorifero e sgranai gli occhi.
C'era una torta al cioccolato
"E questa?" Esclami leccandomi le labbra.
"Questa è per te, passerotto" rispose dietro di me, cercai di non cominciare a saltellare.
Cercai di non abbracciarlo con tutte le mie forze, era stato molto dolce a prepararmi una torta al cioccolato e così domandai:
"Perché?" Lui posò le mani sul bancone della cucina roteando gli occhi divertito e rise.
"Beh, mi andava di farti un regalo"
"Non dovevi" ammisi ma lui mi sorrise.
"Te lo meriti invece" lo abbracciai fortissimo e a lui squillò il cellulare, si scusò e se ne andò.

Appena finii la colazione chiamai Tracy, volevo parlarle un po' ma non rispose e quindi andai a farmi una doccia per schiarirmi le idee.

Mi stavo vestendo quando sentii il campanello, così corsi velocemente ad aprire ritrovandomi Tracy sorridente.
"Tracy" la salutai e lei mi sorrise.
"Ehi tesoro, volevo chiederti come stavi"
"Non bene ... ho paura ma starò bene" ammisi.
"Ho portato delle patatine e dei film, sono sicura che starai da Dio!" Sapeva consolarmi.
"Ti adoro!" Urlai abbracciandola forte e sorrise.
"Lo so! Sono fenomenale come amica" si vantò.
"Hai pienamente ragione" esclamai ridendo.
Entrammo in casa e lei si mise seduta.
"Hai della Coca-Cola? Non l'ho presa"
"Si, lattina?" Domandai pensando se l'avessi.
"Si, grazie mille" le sorrisi andando in cucina, presi due lattine e guardai il frigorifero, dove c'era scritta la lista della spesa di Oliver.
Sorrisi e andai in salotto, Tracy stava parlando al telefono e appena mi vide disse:
"Eccola! Vieni qui, Piper vuole salutarti!"
Ehii" la salutai al telefono, la sentii ridere.
"Come stai piccola?" Ero contenta di avere sue amiche del genere, erano stupende.
"Non bene, ma sono contenta che Tracy sia qui" ammisi guardando la mia amica che mi diede un bacio sulla guancia sorridendomi.
"Se vuoi vengo pure io" si offrì la mia amica.
"Certo! Ti aspettiamo!" Esclamai sorridendo.
Tra una mezz'ora sono lì!" Esclamò ridendo, sorrisi e la salutammo, Tracy mi guardò e mi diede un abbraccio cullandomi.
"Sono qui per qualunque cosa" annuii.
"Grazie" mormorai stringendola a me, delle lacrime rigarono il mio volto.

Appena sentimmo il campanello, mi alzai asciugandomi velocemente gli occhi e aprii.
"Eccomi qui" mi disse Piper.
"Ehi" la salutai abbracciandola, lei mi sorrise ed entrammo dentro casa.
Ci mettemmo tutte e tre sedute sul divano.
"Vuoi parlare di quello che è successo..?" Chiese Piper, così scossi la testa deglutendo.
"Layla dovresti invece parlarcene" rispose.
"Ragazze non me la sento per adesso" loro annuirono e si accoccolarono a me.

Verso le 17:00 mi obbligarono ad uscire, accettai solo per il semplice fatto che era sabato e non avevo fatto altro che mangiare.
"Dai, sarà stupendo" esclamò Tracy davanti al centro commerciale, alzai le spalle.
"Comprare cose nuove fa diventare felici" disse Piper tirandomi una spallata, ridacchiai.

Girammo per vari negozi per quasi due ore.
"Dovremmo farci un piercing" esclamò Tracy.
"Anche no" risposi alzando le spalle, Tracy rise e mi mise una mano sulla spalla destra.
"Paura?" Chiese divertita Piper.
"No ma non mi piacciono i piercing" avevo paura a farmene uno sinceramente ma non avevo voglia di discutere.
"Duke l'hai più sentito?" Non avevo sentito Duke perché aveva gli esami e non volevo disturbarlo per nessuna ragione al mondo.
"Ragazze non voglio parlare di uomini" loro annuirono e sorrisero.
"Giornata tra donne" esclamai sorridendo, nel mentre in lontananza vidi il mio coinquilino con Link e così cercai di non farmi vedere ma evidentemente Dio non era dalla mia parte perché Piper lo salutò.
"Oliver!" E lui ci guardò e venne verso di noi.
"Ehi" ci salutò e le mie due amiche fecero lo stesso, roteai gli occhi e sospirai rispondendo:
"Ehi, devo vedere la tua faccia a schiaffi pure qui?" Lui rise scuotendo la testa.
"Ops, che ci fai qui tu?" Chiese divertito.
"Quello che ci fai tu evidentemente" risposi.
"Quindi sei qui per i videogiochi?" Scossi la testa mordendomi il labbro inferiore.
"Allora non sei qui per quello per cui sono io" rispose divertito, roteai gli occhi sorridendo.
Che ne dite di stare tutti insieme?" Chiese Piper e la guardai malissimo, poi sospirai.
"No, non credo sia il caso" ammisi.
"Link stava andando via" ci avvertì Oliver.
"Si ragazze, ho da fare" rispose sorridendo
"Che dispiacere" esclamai fingendo un tono dispiaciuto e lui rise andandosene, Oliver ci guardò mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
"Starò con voi belle donzelle"
"Sono lesbica" rispose Tracy ridendo, Oliver le mise un braccio intorno alle spalle
"Bene, cosa a tre?" Chiese ridendo.
"Idiota" gli disse Tracy scoppiando a ridere.

Andammo verso la gioielleria, c'erano tante cose ed erano meravigliose.
Collane.
Anelli.
Bracciali.
Oliver mi affiancò e così lo guardai e mi sorrise.
"Stai bene?" Mi pietrificai, non volevo parlare di quella sera e non volevo per niente piangere.
"Non voglio parlare di quella sera." Ero stizzita.
"Non ti chiedo se stai bene per quello e basta, ti vedo un po' assente" mi disse, era vero.
Ero assente perché avevo paura di vedere quel ragazzo di nuovo, ma non glielo dissi.
"Sono solo infastidita" risposi cercando di non far vedere che stessi mentendo, Oliver mi guardò curioso per capire cosa mi stesse dando fastidio e così dissi l'unica cosa che mi venne in mente in quel preciso istante:
"Volevo solo stare con le mie amiche e invece tu sei qui a rompermi le scatole"
"Noi siamo amici, no?" La sua domanda mi fece tremare, non sapevo cosa fossimo.
"No, non siamo amici e mai lo saremo" lui mi guardò negli occhi e giurai di aver notato che fossero tristi per ciò che avevo detto.
"Okay" se ne andò via, sospirai e vidi Piper avvicinarsi a me con una collana in mano.
"Perché lo hai trattato così?" Chiese confusa.
"Ti ha fatta soffrire, Piper. Merita che lo tratti così e lo dovrei trattare pure peggio" ammisi.
"Oramai è passata, Oliver è un bel ragazzo ma non è lui quello che voglio nella mia vita" non capivo dove volesse arrivare, ero convinta che a Piper piacesse moltissimo ma non era più così.
"È simpatico ed è veramente dolce con te, quindi vai a chiedergli di tornare che almeno andiamo a cenare al Mc" ridacchiai guardandomi intorno e ammisi:
"Non so dove sia andato"
"A fumare" lo indicò, così sbuffai infastidita e andai da lui a passi lenti mentre pensai alle parole di Piper, Oliver era veramente dolce.
"Ehi" lo salutai, lo sentii sospirare.
"Ehi passerotto" mi salutò di nuovo.
"Scusami per prima, non so cosa mi sia preso" sapevo cosa mi stesse accadendo ma non volevo parlare con nessuno, non volevo che stessero male per colpa mia.
"Stai tranquilla" non potevo stare tranquilla.
"Non sono tranquilla, per niente al mondo"
"Vuoi parlarmene?" Chiese pianissimo.
Mi era stato accanto e mi aveva tranquillizzato.
"Vedo quel ragazzo ovunque ma lui non c'è e ho così tanta paura" ammisi tremando.
"Hai le allucinazioni dovute alla paura"
"Non voglio averle" mormorai con gli occhi lucidi e lui buttò la sigaretta e mi accarezzò una guancia posando le labbra sulla mia fronte.
Lo abbracciai forte, inspirai il suo dolce profumo che mi trasmetteva tutto.
"Io sono qui, Layla e non me ne vado"
"Ma te ne andrai via come tutti" risposi piano.
"No, perché comunque sei una bella persona e non ti abbandono" sorrisi stringendolo forte.

Andammo tutti e quattro al Mc parlando come se fossimo amici da una vita ed era così da una parte dato che mi sentivo viva con loro.

Avevamo accompagnato Tracy e Piper a casa dopo cena e in quel momento in quella macchina volevo solo stringere la mano di Oliver e così feci e lui non disse niente, anzi.
"Non so perché, ma in questo momento non voglio ucciderti" ammisi facendolo sorridere.
"Non so perché, ma in questo momento nemmeno io voglio ucciderti" rispose, sorrisi.

Eravamo a casa ed eravamo seduti sul divano.
Ero accoccolata a lui che mi faceva i grattini tra i capelli mentre io glieli facevo sul braccio.
Non sapevo cosa fossimo, non sapevo cosa stesse accadendo ma in quel momento volevo solo stare tra le sue braccia.

Angolo Autrice:
Ed eccomi di nuovo qui, voglio tornare a pubblicare almeno una volta a settimana ma so che sarà difficile ma spero di riuscirci. So che non pubblicavo da molto. So che alcune di voi nemmeno ricordano questa storia ma per farmi perdonare ho aggiornato due volte in questa settimana, spero che un po' mi abbiate perdonata dai😂 anche perché ho aggiornato anche altre storie!
Vi ricordo che per una chiacchiera o per rimanere aggiornate su tutto c'è la pagina Instagram: _le_storie_di_robstenina97

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