Coinquilino

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Avevo appena finito di spazzare la mia camera ascoltando musica depressa come la mia anima, non avevo molta voglia di pulire ma dovevo farlo dato che il mio coinquilino sporcava ovunque e non aveva quasi mai voglia di pulire.
Non ero la sua schiava ma dato che il bagno lo avevo sporcato io facendomi la doccia, piastra e chi ne ha più ne metta dovevo pulirlo io.
Ma appena entrai, notai che ci fossero vestiti da tutte le parti.
Mi innervosii in un nano secondo.
"NON È POSSIBILE CHE OGNI VOLTA IN QUESTO BAGNO C'È SEMPRE UN REGGISENO DIVERSO! TI AMMAZZO OLIVER!" Urlai schifata prendendolo e andai velocemente dal mio coinquilino, spalancai la porta facendolo ridere e glielo buttai addosso.
"E NON RIDERE!" Odiavo vedere quante povere ragazze si faceva ogni giorno, era un demente e doveva solo farsi schifo da solo.
"È così divertente vederti incazzata, me la prepari una bella colazione mia carissima e dolce coinquilina Layla?" Chiese alzandosi dal letto, mi tappai gli occhi facendolo ridere.
Non era possibile che quel ragazzo fosse sempre e dico sempre nudo, era già tanto che per uscire dalla sua camera si vestisse.
"Non sono la tua schiava" gli risposi acida.
Lo sentii cercare qualcosa in un cassetto.
"E chi ha detto che tu lo sia? Ma ieri l'ho preparata io  per te e la tua amica e volevo solo che oggi la preparassi tu perché sto morendo di sonno e devo ancora farmi la doccia e poi andare immediatamente a lavoro" non mi interessava un bel niente, doveva alzarsi prima.
"Non ho tempo per fare una colazione abbondante come di solito mangi tu" mangiava come un maiale, se lo avessi fatto io sarei tipo ingrassata di mille chilogrammi.
Faceva palestra e lavorava come personal trainer e tutte le ragazze se lo volevano fare.
"Okay okay, me la preparerò da solo" esclamò, lo sentii tirare su una cerniera e così tolsi le mani dai miei occhi ma era ancora a petto nudo, era uno di quei ragazzi che avevano un fisico perfetto ed era pure messo bene dato che una volta per sbaglio gli avevo visto il pene.
Capelli corti e neri.
Occhi blu.
Alto quasi 1,95 centimetri.
"Bravo, preparatela da solo" risposi e me ne andai fuori dalla sua stanza, mi seguì.
"Stasera ceni a casa?" Domandò, non sapevo perché mi volesse innervosire tutti i giorni.
"Non credo, penso che me ne starò con qualche mia amica e andremo a mangiare qualcosa"
"Amiche fighe?" Fece l'occhiolino e così gli feci il dito medio e risposi come se fosse vero:
"Sono tutte fidanzate e caschi male"
"Non sono mica geloso io, il mio cazzo è di tutte" rispose alzando le spalle, lo guardai negli occhi schifata come non mai e lui sorrise e se ne andò in cucina cominciando a fare casino.
"Tu invece che fai?" Chiesi per essere gentile.
"Esco con dei miei amici di università" rispose, studiava in un Università di cinema.
"Sono cessi come te?"
"So che vuoi scoparmi" canticchiò, non era assolutamente vero!
Non avrei mai e poi mai voluto scopare con lui.
"Nemmeno morta" risposi e andai verso la porta, afferrai la mia giacca di pelle.
"Torni a casa a dormire Layla?"
"Boh, non lo so" ammisi cercando il mio telefono, non sapevo dove lo avessi messo.

Ero seduta con le mie amiche, eravamo a mangiare il sushi nel nostro ristorante preferito.
Stavamo ridendo e scherzando, finché Piper non indicò qualcuno alle nostre spalle.
Mi girai curiosa e lei esclamò eccitata:
"C'è il tuo coinquilino" Piper era innamorata persa del mio stupido coinquilino o così diceva.
Erano stati a letto qualche mese fa ma lui come ogni volta l'aveva scaricata il giorno dopo.
"Lascialo perdere, sennò viene qui"
"Ma magari, è così dannatamente figo" esclamò Deborah ridendo, scoppiai a ridere bevendo un sorso della mia birra e lo guardai.
"Non capisco perché diciate che sia così figo"
"Beh, sono lesbica ma quel ragazzo me lo farei" rispose Tracy divertita, così scoppiammo a ridere tutte e quattro continuando a mangiare.
"Ma ciao belle donzelle, vi serve compagnia? Io e i miei amici siamo soli soletti come voi"
Era con due suoi amici che avevo già conosciuto ed erano uno più stupido dell'altro.
"Non abbiamo molta scelta, giusto?" Chiesi roteando gli occhi, Oliver sorrise mettendosi seduto accanto a me e scosse la testa chiamando i suoi amici e così cominciammo a mangiare tutti insieme.

Parlammo di tutto e Deborah dato che voleva sapere tutto del mio coinquilino cominciò a rivolgersi soprattutto a lui.
"Quindi non sei fidanzato?"
"No, non ho tempo per essere fidanzato"
Roteai gli occhi mangiando, Deborah si mise dietro l'orecchio una ciocca di capelli biondi.
"E come mai?" Chiese sensualmente.
Deborah era la ragazza più bella che avessi mai visto, non stavo scherzando.
Alta.
Bionda.
Occhi celesti.
Viso perfetto.
Fisico perfetto.
Curve meravigliose.
"Per essere fidanzato penso che una donna ti debba prima scopare mentalmente" rispose mangiando, lo guardai curiosa, era la prima cosa intelligente che gli avessi sentito dire.
"Quindi non ti sei mai innamorato?"
"Una volta mi sono innamorato, ma non è finita bene" non credevo alle mie orecchie, non era possibile che uno come lui si fosse davvero innamorato di qualcuno.
"Ti ha mollato lei?" Domandò accarezzandogli una coscia facendolo fremere di piacere.
"In un certo senso si, però comunque smettila di psicoanalizzarmi" rispose ridendo, Deborah alzò le mani in segno di resa sorridendo.

Eravamo al parco, mi stavo rilassando mentre tutto gli altri stavano parlando di cose della quale non mi importava un bel niente.
"Ciao bambola" mi salutò Martin, sospirai.
"Cosa vuoi?" Domandai non salutandolo.
"Volevamo proporti una cosa" mi stava coprendo tutto il sole, volevo solo rilassarmi.
"Tu e chi?"
"Io e Link" eravamo messi bene, erano due idioti maschilisti del cazzo.
"E cosa volete propormi?"
"Sesso a tre" rispose Link, sgranai gli occhi e li guardai, erano davanti a me.
Scossi la testa alzandomi dalla panchina, Martin si mise davanti a me.
"E dai, uno in culo e l'altro davanti"
"Non scoperò mai con voi, ammasso di idioti"
"E dai, tiratela di meno." Esclamò Link, mi irrigidii guardandolo negli occhi e mi avvicinai.
"Non me la tiro, ma non sono una prostituta"
"Le donne sono tutte zoccole, quindi daccela e falla finita" mi disse Martin, gli tirai uno schiaffo così forte che gli rimase l'impronta.
Non dissero niente, mi guardarono male e se ne andarono.

La sera passò in fretta, tutti parlarono tranne io che volevo solo andarmene a casa.
Tutti ci stavano provando con tutti e anche se fossi in un posto affollato mi sentivo di merda.
Oliver mi guardò confuso e si avvicinò al mio orecchio sorprendendomi.
"Vuoi andare a casa?" Domandò piano piano.
"Si, ma non ho l'auto. Mi sono dimenticata le chiavi a casa" risposi alzando le spalle, lui si alzò e si mise la giacca di pelle nera.
"Io e Layla andiamo a casa che stiano morendo di sonno" lo guardai confusa, ero sorpresa che mi volesse accompagnare a casa anche se era molto presto e si stava divertendo.
Salutai le mie amiche abbracciandole e uscii dal pub, Oliver mi seguì e andammo verso la sua auto meravigliosa.
Aveva una Mercedes nera, entrò in auto e così roteai gli occhi salendo in macchina.
"Le tue amiche sono simpatiche, devo ammetterlo. Anche se Piper mi sta attaccata come una cozza ogni volta" lo guardai male.
"Piper ti sta attaccata perché è cotta di te. L'hai ferita." Lui sospirò mordicchiandosi il labbro inferiore e si accese una sigaretta.
"Quando scopo con una ragazza, metto in chiaro le cose fin da subito" non erano affari miei ma Piper stava soffrendo anche se non lo avrebbe mai ammesso.
"Non posso dire lo stesso dei tuoi amici" ammisi guardando fuori dal finestrino, lui rise.
"Beh, sono un po' maschilisti. Hai ragione"
"Sono degli idioti. Avrei voluto prenderli a calci in culo" risposi infastidita, lui continuò a guidare alzando le spalle.
"Non sono male dai, sono simpatici"
"Hanno detto che vorrebbero fare una cosa a tre con me" risposi facendolo sorridere.
"Se vuoi pure a quattro" sussurrò facendomi l'occhiolino, lo guardai schifata tirandogli uno schiaffo sulla nuca facendolo ridere.

Appena fui sul mio letto chiusi gli occhi e mi addormentai stringendo il mio orso di peluche.

Angolo Autrice:
Ed eccomi qui con una nuovissima storia, l'avevo in mente e ho dovuto scriverla perché mi faceva sentire bene.
Vorrei ringraziare una persona, una mia carissima amica a cui voglio un bene dell'anima che è La creatrice di questa splendida copertina:
_giiulia
QUESTO CAPITOLO LO DEDICO A TE!

Every minute with you is Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora