Tracy

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Era passata ancora una settimana ed era stata davvero pesante dato che avevo dovuto dare due esami e avevo dovuto anche fare da Tutor.
Mi piaceva insegnare ma non avevo molto tempo e poi era molto stressante insegnare storia a dei ragazzini di quattordici anni.
Non avevo avuto un attimo di pace e non vedevo l'ora di abbracciare il mio fidanzato, dato che anche lui aveva avuto un sacco di cose da fare e appena toccavamo il letto dormivamo senza nemmeno coccolarci un pochino.
Aveva insegnato calcio a dei ragazzini per qualche soldo in più e poi aveva dato tre esami.
Piper si era scusata di nuovo e dato che non volevo litigare con lei, avevo provato a perdonarla e poi non vedevo l'ora che partorisse perché volevo coccolare il bambino o la bambina e l'unica cosa che volevo era stare accanto alla mia migliore amica nella buona e nella cattiva sorte, senza mai andarmene via.
Non volevo abbandonare nessuno.
Ero così assolta nei miei pensieri che quando sentii al mio orecchio la voce calda e sexy del mio ragazzo, sobbalzai dalla felicità.
"Ehi piccola" le sue mani strinsero i miei seni.
"Ehi Oliver" risposi mordicchiandomi il labbro inferiore, sentivo il suo fiato sul collo ed era così eccitante, posai le mani sulle sue e mi girai guardandolo, sgranai gli occhi.
Era così bello che il fiato mi si mozzò in gola.
Camicia bianca, con le maniche arrotolate.
Pantaloni neri.
Scarpe nere.
Sorriso perfetto.
"Che cosa guardi?" Chiese divertito, le sue mani si posarono sulle mie guance, sorrisi.
"Guardo che sei perfetto" risposi baciandolo dolcemente a stampo, lui mi strinse a se.
"Senti chi parla"
"Vorresti dire che sono perfetta?" Domandai diventando rossa come un pomodoro.
"Si, lo sei. Sei così perfetta che vorrei farti mia"
Era l'unico uomo che riusciva a farmi eccitare con solo delle parole, mugolai di piacere e gli mordicchiai il labbro inferiore.
"Non vedo l'ora che tu lo faccia allora" ammisi.
"Mi stai provocando signorina?" Chiese stringendomi le guance con passione, sorrisi.
"Io? Non mi permetterei mai" esclamai accarezzando maliziosamente i suoi pettorali scolpiti da sopra la camicia, mi strinse i fianchi.
"Ah no? Non ti permetteresti mai?" Scossi la testa leccandomi il labbro inferiore, ansimò.
Il telefono squillò, ma lui non rispose e così sorrisi e strinsi i suoi capelli tra le mie mani.
Lo baciai con foga mentre lui mi strinse i seni.
Sentimmo la porta aprirsi e così ci staccammo, anzi io mi staccai velocemente.
"Scusatemi ragazzi, ho un po' di fame" era Piper e aveva uno sguardo assente, mi scusai.
"Si ehm stavo preparando" mormorai arrossendo lievemente e Oliver mi diede un bacio sulle labbra e se ne andò in camera.
"Vi ho disturbato?" Chiese confusa.
"No no, è tornato da qualche minuto a casa e ci stavamo solo salutando" risposi alzando le spalle e lei annuì prendendosi un bicchiere di acqua, continuai a preparare il pranzo.
"Sei felice di andare da Tracy?" Le domandai, lei alzò le spalle guardandomi negli occhi.
"Si, almeno puoi stare da sola con Oliver"
"Non ci disturbi Piper" le dissi dolcemente, lei annuì mordicchiandosi il labbro inferiore.

Appena finii di preparare il pranzo, andai in camera e vidi che Oliver stava dormendo e così sorrisi avvicinandomi a lui e gli diedi un bacio sulle labbra accarezzandogli una guancia.
"Vieni a pranzo amore?" Lui scosse la testa, mi tirò a se facendomi scoppiare a ridere.
"Non ho molta fame, sono esausto Piccola" annuii baciandolo dolcemente a stampo.
"Ti conservo un po' di pasta nel frigo" lui annuì e così mi alzai e andai in cucina.
Piper aveva già finito di mangiare e se ne era già andata in camera a preparare le cose e così mangiai da sola leggendomi un libro.

Verso le 16:00 sentii il campanello e così mi fiondai subito ad aprire saltellando.
Tracy era davanti a me, tutta sorridente.
"Ehi" mi salutò felice.
"Ehi Tracy!" Urlai contenta di vederla, mi era mancata moltissimo e così la abbracciai forte mentre lei rise stringendomi, sorrisi.
"Dove si trova Piper?"
"In camera, sta preparando la roba per venire da te" risposi facendola accomodare in cucina.
Lei si mise seduta e si guardò intorno.
"Spero che abbiate chiarito" alzai le spalle.
"Si, lo abbiamo fatto, in un certo senso" ammisi versando dell'acqua in un bicchiere, lei annuì.
"Hm va bene" rispose sorridendo
"Come va con la tua fiamma?" Le chiesi sedendomi, ero davvero curiosa di come si sentisse con quella ragazza ed ero molto felice che stesse bene dato che si vedeva molto.
"Va benissimo, è molto carina e dolce"
"Ne sono contenta" esclamai baciandole una guancia, lei mi abbracciò di nuovo.
"A te invece come va con Oliver?"  Chiese.
"Mi trovo da Dio con lui, sto davvero bene" ero davvero cotta di quel ragazzo, mi faceva stare da Dio ogni volta che ero con lui.
"Ne sono felice, te lo meriti"
"Anche tu meriti di essere felice" le dissi, lei mi ringraziò e Piper uscì dalla mia camera.
Ci alzammo dalle sedie, le sorrisi.
"Grazie per l'ospitalità Layla" mi disse venendo verso di me, mi misi le mani in tasca.
"Di niente Piper, sei la mia migliore amica, per me è un piacere" le risposi con calma, lei mi ringraziò di nuovo, aveva gli occhi spenti e tristi, mi dispiaceva così tanto che stesse così male in quel momento.
"Ci vediamo tra una settimana, okay?" Le chiesi, lei annuì mordendosi il labbro inferiore.
"Hm hm, va bene" mi disse abbracciandomi
"Ora andiamo che sennò facciamo tardi" le disse Tracy ridendo, lei annuì e così se ne andarono dopo avermi salutata.
Dopo che se ne furono andate, sentii la porta della camera di Oliver aprirsi e così mi girai.
"Ehi passerotto" prese la pasta rimasta e si mise seduto su una sedia cominciando a mangiare velocemente, ridacchiai e gli versai dell'acqua in un bicchiere baciandogli una guancia con dolcezza.
"Esci con i tuoi amici?" Domandai sedendomi sulle sue ginocchia, annuì baciandomi una guancia continuando a mangiare veloce.
"Oliver, mangia piano che sennò ti strozzi" esclamai facendolo sorridere.
Il suo sorriso era così dolce e così educato.
Mi piaceva così tanto essere con lui, il suo profumo mi inondava le narici.
"Appena torno andiamo a cena fuori e poi al cinema a guardare un  film?" Annuii felice e mi strinsi a lui sbaciucchiandogli il collo.

Alle 20:00 di sera ero già pronta e stavo aspettando il mio fidanzato che ancora era in bagno a farsi la doccia dato che era tornato da poco ed era sudato come un maiale.
Mi ero messa dei jeans chiari, una maglia bianca e una giacca di jeans.
Avevo lasciato i capelli sciolti e sembravo un leone ammaestrato, ridacchiai.
"Oliver! Muoviti!" Esclamai, lui uscì dal bagno inondandomi del suo profumo meraviglioso.
Jeans.
Maglia grigia.
Mi diede un bacio sulla guancia sorridendo.
"Sono pronto, stai tranquilla baby" sorrisi.
Si mise la giacca di pelle e mi strinse a se con un braccio, mi accoccolai e andammo in auto.

Restammo a cantare per tutto il viaggio verso il ristorante, mano nella mano.
"Eccoci arrivati al ristorante" esclamò fermandosi in un parcheggio, guardai fuori dal finestrino e sgranai gli occhi.
Era un ristorante bellissimo, tutto in vetro.
"Ristorante italiano?" Chiesi con gli occhioni, lui rise annuendo e mi baciò a stampo scendendo poi dalla sua auto perfetta, scesi pure io aggiustandomi la giacca di Jeans, lui mi strinse a se con un braccio baciandomi una tempia e così mi accoccolai di più a lui.
"Amo troppo il tuo stile" mi disse dolcemente.
"Ed io amo troppo il tuo di stile"

Menomale che Oliver aveva prenotato dato che il ristorante era pieno di gente, ero sicura che fosse un ristorante buonissimo perché la gente stava con gli occhi a cuoricino.
Ci mettemmo seduti al nostro posto.
"Cosa desiderate?" Chiese la cameriera, Oliver mi sorrise dolcemente baciandomi la fronte.
"Ordina pure ciò che vuoi, stai tranquilla"
"Io vorrei gli spaghetti con il ragù" ordinai.
"Io invece vorrei delle lasagne" rispose Oliver.
La cameriera annuì scrivendo, poi ordinammo da bere e lei se ne andò via.
"Com'è andata la partita?" Domandai baciandolo a stampo, lui sorrise dolcemente.
"Abbiamo vinto"
"Non avevo dubbi" risposi sorridendo e appena arrivò il cibo cominciammo a mangiare.
Oliver mi rubò un po' di pasta ridendo, risi.
"Dio, questa pasta è fenomenale" ammisi.
"Hai ragione, il cibo italiano non lo batte nessuno" rispose ridendo e poi bevve un sorso di vino, lo baciai a stampo accarezzandogli una guancia e con l'indice gli tolsi un pezzo di spaghetto dalle labbra, sorrise facendomi l'occhiolino.
"Mi mancava stare solo insieme a te, Layla"
"A chi lo dici" risposi mordicchiandomi il labbro inferiore e lui posò le mani sulle mie guance baciandomi con foga.

Appena finimmo, ci alzammo e presi il portafoglio per pagare ma lui scosse la testa.
"Amore pago io" gli dissi facendo gli occhioni.
Lui scosse la testa mordendomi il labbro inferiore e mi strinse forte a se.
"No, pago io" sbuffai staccandomi e lo guardai male, lui rise tirandomi di nuovo a se.
"Oliver."'volevo pagare io.
"Dai piccola mia" rispose baciandomi a stampo, così sospirai e mi staccai da lui, andò a pagare e uscimmo dal ristorante.
Il ristorante era vicino al cinema e così andammo insieme mano nella mano.
"Vado a pagare i biglietti, piccola"
"Io me lo pago da sola, anzi lo pago io per tutti e due, stai tranquillo" non avrei accettato un no come risposta dato che aveva pagato la cena.
"Macché, stai tranquilla" mi disse baciandomi.
"Oliver hai già pagato la cena e non volevo"
"L'ho fatto con piacere" rispose facendo il broncio, lo baciai a stampo accarezzandogli una guancia e annuii sorridendo e andai a pagare i biglietti per l'unico film che c'era.

Entrammo dentro la sala ed era piena, quindi sperai davvero che fosse fenomenale.
Ci prendemmo per mano e il film iniziò.
"Questo film fa paura" sgranai gli occhi, rise.
"Ma no, non fa paura"
"Si che ne fa" risposi infastidita, lui rise e così roteai gli occhi divertita e continuammo a guardare il film mano nella mano.

Ero esausta e così appena toccai l'auto mi addormentai felice di essere con lui.

Every minute with you is Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora