Sono stata bene con te

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Aprii gli occhi verso le sei del mattino, avevo un dolore di testa che mi stava uccidendo,
Mugolai non riuscendo a muovermi e così dopo aver capito il perché urlai sconvolta.
Ero tra le braccia di Oliver ed ero stretta a lui.
Lui sgranò gli occhi e cadde dal letto ridendo.
"Cazzo che goduria sentirti urlare" esclamò, lo guardai malissimo e mi massaggiai la testa.
"Ti odio! Che ci fai qui?!" Ero sconvolta.
"Abbiamo scopato" sgranai gli occhi.
"Ma anche no! Non scoperei mai con te" ammisi e lui sorrise malizioso salendo sul letto.
"Ieri non la pensavi così"
"Ero ubriaca e sono un caso disperato da ubriaca fradicia" risposi alzando le spalle.
"Ti fa male la testa?" Annuii sospirando, lui si alzò dal mio letto e fece il saluto militare.
"Signorina ci penso io a lei" e se ne andò via.
Non ricordavo cosa fosse successo e avevo paura che davvero fossi andata a letto con Oliver ma ero vestita e quindi non avevamo fatto un bel niente e ne fui davvero contenta.
Lo sentii entrare dopo dieci minuti e così aprii gli occhi dato che li avevo chiusi per la luce.
"Ecco qui bambolina" esclamò con una tazza di The caldo, mi misi seduta sul letto.
"Smettila di chiamarmi bambolina, idiota" esclamai roteando gli occhi, lui rise porgendomi il The caldo e si mise seduto accanto a me dandomi un bacio sulla guancia.
Mi staccai disgustata facendolo ridere di più.
Avevo dei ricordi confusi della notte passata e avevo paura di ricordare di più.
"Layla non ti ricordi niente di ieri notte?"
"No..." ammisi, avevo solo dei piccoli ricordi che mi scavavano in testa per voler uscire ma non riuscivano a farlo.
Lui sospirò e così lo guardai negli occhi e notai che avesse il labbro spaccato e fu in quel momento che collegai il tutto e deglutii spaventata facendo cadere a terra la tazza.
Oliver mi accarezzò una guancia.
"Ti accompagno io in centrale, tranquilla"
"N-no" mormorai pianissimo tremando.
Avevo paura di quello che sarebbe accaduto.
Avevo paura di quello che avrei detto e avevo paura di ritrovarmi davanti quel depravato.
"Layla non è normale quello che ti è successo"
"Lo so ma ..."Cercai di dire ma non c'erano parole per descrivere quello schifo di persona.
"Niente ma, ti porto io e ti sto accanto
"Non ricordo niente..." stavo cercando in tutti i modi di non uscire di casa ma Oliver stava facendo l'esatto opposto e ne capivo il motivo.
"Non è vero, stai tremando come una foglia" scoppiai a piangere come una bambina e lui mi strinse fortissimo a se, inspirai il suo dolce profumo che mi invase le narici.
Mi cullò dandomi un bacino sulla fronte.
Tra le sue braccia mi sentivo veramente da Dio.

Arrivammo davanti alla centrale, Oliver mi aveva ascoltata per tutto il tempo ed ero molto contenta che mi avesse accompagnato.
"Sei pronta?" Annuii deglutendo, Oliver scese dalla macchina e così feci lo stesso.
Mi afferrò la mano tranquillizzandomi è appena entrammo vidi una ragazza al bancone.
"Salve signorina" mi salutò la ragazza al stavo tremando e stavo stritolando la mano di Oliver ma lui non si scomponeva dato che non stava nemmeno gemendo dal dolore.
Feci la denuncia ed era la cosa giusta da fare.

Oliver mi era stato accanto tutto il tempo e cercava di tranquillizzarmi.
"E se non lo prendessero?"'domandai piano.
"Almeno lo hai denunciato, hai fatto quello che potevi fare ma te lo giuro su mia madre che se lo prendo lo ammazzo di botte" scossi la testa.
"La violenza non risolve niente"
"Quello ti avrebbe violentata se non ci fossi stato io e lo sai" non poteva essere sicuro che quel tipo mi avrebbe violentata o meno, avrebbe potuto fare altre cose pericolose.
"Sei un maschilista" ammisi alzando le spalle.
"Non è essere maschilisti! Ma è essere preoccupati per una persona a cui si tiene"
"È essere maschilisti"'risposi senza ascoltare.
"Hai capito solo quello che vuoi del mio discorso??"Chiese ridendo, alzai le spalle dato che non avevo nemmeno ascoltato cosa avesse detto e domandai curiosa:
"E cosa avrei dovuto capire?" Lui rise ironico.
"Lascia perdere" era arrabbiato ma non ne comprendevo il motivo, eravamo davanti alla macchina e non vedevo l'ora di mangiare.
Avevo una fame assurda e anche Oliver.
"Non puoi prendertela con me perché sei scemo" risposi lasciando la sua mano.
"Non sono scemo" rispose entrando in auto, alzai le spalle salendo in auto anche io.

Every minute with you is Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora