Colazione a letto

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Angolo autrice:

Buongiorno raga! Ecco a voi un capitolo nuovo! Ed è uscito da pochi giorni il mio primo romanzo! Per adesso è solo in formato digitale, ma tra poche settimane uscirà anche in cartaceo! Rimanete sintonizzati e se volete sapere di più seguitemi su Instagram: le_storie_di_robstenina97
Il libro lo potete trovare su Amazon, con il titolo: Love is not a game
L'ex titolo del libro è: Do you want to play? Do not fall in love

Aprii gli occhi piano piano, mi sentivo rilassata, mi sentivo come se tutto il sonno che avevo perso mi era stato ridato e mi sentivo come se avessi potuto scegliere me per sempre.
Dormire con Oliver era stata un'ottima idea.
Ero sopra di lui, in una posizione alquanto strana e inquietante, ma quello che sentivo era sensazionale e non volevo per niente al mondo alzarmi.
Avevo i seni spiaccicati sul suo torace.
Il mio viso si trovava nell'incavo del suo collo.
E le mie gambe erano attorno al suo bacino.
Mi piaceva molto come posizione, dovevo ammettere che in quel momento stavo sentendo anche la sua erezione che spingeva contro di me e non mi dava pace perché lo aveva veramente grosso e lungo.
"Ehi passerotto" mi salutò divertito, brontolai.
"Mi sei addosso" mi avvisò, lo sapevo.
"Si, lo sto sentendo" risposi stringendomi forte.
"E che cosa senti? Il mio birillo?" Chiese ridendo e gli feci il verso sorridendo.
Lo guardai negli occhi, i nostri nasi si toccavano per quanto fossero vicinissimi.
"Perché ce l'hai?" Lo provocai sorridendo, lui annuì stringendomi i fianchi.
"Non mi piacciono le cose piccole" risposi continuando a guardarlo negli occhi, sorrise dolcemente e mi accarezzò una guancia con le nocche facendomi sentire veramente bene.
"Ti va se ti preparo la colazione?" Propose.
"Sinceramente in questo momento voglio solo stringermi a te e basta" ammisi arrossendo.
"Nessuna cosa mi renderebbe più contento"
mormorò pianissimo sulla mia guancia dandomi un bacino, gli accarezzai distrattamente i capelli corti facendolo ridere.
"Sai, hai dormito molto" non credevo alle mie orecchie, ma sapevo solo che stessi bene.
"Si?" Domandai incuriosita, lui annuì e mi diede un piccolo bacio sulla fronte.
"Sono le 11:00, hai dormito per dieci ore" sgranai gli occhi scusandomi, dato che ero sopra di lui da dieci ore.
"Cosa? No, non devi dispiacertene" rispose, una sua mano mi accarezzò con dolcezza un braccio e così sorrisi e mormorai:
"Non dormivo da molto"
"Lo so" rispose facendomi l'occhiolino, sorrisi e ci guardammo negli occhi.
I suoi occhi erano magnetici, mi facevano sentire molto protetta e mi facevano essere in un mondo migliore e con lui non avevo paura.
"Grazie per essere rimasto qui con me"
"Grazie a te per avermi fatto rimanere qui"
Nessuno dei due voleva alzarsi, ma vedevo che Oliver avesse fame dato che si mordicchiava il labbro inferiore accarezzandomi una guancia.
"Andiamo pure a fare colazione" sussurrai.
"Va bene, ma posso andare a prepararla io la colazione e poi la facciamo insieme qui" annuii.
Ero veramente felice che volesse stare con me.
Mi alzai da sopra di lui avendo subito freddo e sentendomi subito vuota, lui posò le labbra sulla mia fronte e si alzò, se ne andò via.
Sorrisi e appena il mio cellulare squillò, sbuffai afferrandolo immediatamente.
Era Duke.
Non lo sentivo da molto, però mi mancava.
"Possiamo parlare?" Domandò immediatamente lasciandomi sorpresa dal suo tono di voce, era come se fosse una preghiera.
"Quando?" Mormorai pianissimo.
"Oggi pomeriggio" rispose dolcemente.
Ci pensai su, non sapevo se accettare.
Non sapevo cosa volesse da me.
"Non lo so, Duke" ammisi, volevo vederlo ma da una parte avevo paura per cosa potesse succedere tra me e lui.
"Ti prego Layla, sennò vengo io a casa tua" non volevo che venisse a casa mia, perché avremmo litigato per tutto il giorno se fosse venuto.
"No, stai tranquillo. Possiamo fare una "passeggiata insieme più tardi al parco" proposi guardando la porta.
"Va bene, però vieni sola perché voglio parlare solo con te e non con altre persone" disse duro.
"Con chi dovrei venire, scusa?" Chiesi stizzita.
"Con Oliver del cazzo, te lo porti sempre dietro e mi da fastidio" rispose quasi urlando.
Ero arrabbiata con Duke, doveva sempre mettere in mezzo Oliver.
"È uno Stronzo e lo sai!" Urlò arrabbiato.
"No, non lo è per niente. Se vuoi parlare, bene"
"Si, voglio parlare" rispose sospirando, mi dispiaceva che stesse così male e che fosse così geloso di Oliver ma non doveva esserlo dato che eravamo solo amici e non stavamo insieme.
Ci mettemmo d'accordo per le 16:00.
Appena staccai, la porta della mia camera si aprì e vidi entrare Oliver tutto sorridente.
Aveva un vassoio in mano, lo appoggiò sul letto e si mise seduto accanto a me.
I suoi muscoli erano meravigliosi, sembravano essere scolpiti da uno scultore.
Era un Dio greco da quanto fosse bellissimo.
"Senti là che profumino!" Esclamai leccandomi le labbra, Oliver mi guardò negli occhi.
"Hai pienamente ragione, sono bravissimo" risi e lo spinsi, presi una forchetta e cominciai a mangiare i pancake con lo sciroppo, erano veramente buonissimi, sapeva farli da Dio.
"Sono contento che le colazione sia di tuo gradimento" mi disse mangiando.
"Ti ringrazio per tutto ciò che stai facendo" gli dissi, mi piaceva che sapesse quanto gli fossi grata per tutto ciò che stava facendo.

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