Gelosia e ancora gelosia

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Mi ero svegliata presto e avevo fatto di tutto, non volevo pensare a quel ti amo detto in un momento così stupido e senza senso.
Piper stava ancora dormendo e non le volevo dire di quella discussione che avevo avuto con il mio fidanzato perché non volevo che ci rimanesse male ma dovevo per forza parlarne con qualcuno perché sennò avrei sclerato.
Chiamai immediatamente Tracy che mi rispose assonnata dato che erano le 9 del mattino ed era domenica.
"Layla se non è importante, ti ammazzo di botte" scoppiai a ridere e mi misi seduta sul bancone della cucina, mi mordicchiai il labbro inferiore e poi le risposi:
"Scusa se ti chiamo a quest'ora ma avevo bisogno di parlare con qualcuno e tu sei la mia migliore amica e sai dare ottimi consigli"
"Hm te ne darei di più se tu me la dessi" scoppiai a ridere e anche Tracy, non ci aveva mai provato con me ed ero contenta perché non avevamo rovinato la nostra amicizia, se l'avessi persa sarei andata in depressione.
"Oliver mi ha detto che mi ama ma era ubriaco fradicio" ci fu un momento di silenzio, dove pensai alle possibili reazioni di Tracy ma nessuna fu quella che lei disse in seguito:
"Perché non sei contenta?"
"Non ne ho idea... dovrei esserlo?" Lei sospirò.
Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, la sua domanda mi aveva fatto pensare, ma non avevo una risposta.
Non sapevo cosa provassi per Oliver, però ci stavo molto bene, mi sembrava di essere in paradiso ogni volta ma molte volte anche all'inferno quando litigavamo.
"Layla era ubriaco e ti ha detto la verità"
"Si ma non mi sono goduta il momento ed è così stupido che ci debba rimanere male" risposi mangiando un biscotto, Tracy parlò con qualcuno e poi mi disse:
"Parlaci e digli ciò che provi, aprigli il tuo cuore come lui lo ha aperto a te" e poi staccò la chiamata, mi mordicchiai il labbro inferiore annuendo, aveva ragione, dovevo assolutamente parlare con Oliver e chiarire.

Appena entrai in camera lo vidi seduto sul letto con la testa tra le mani che stava mugolando.
Andai in bagno e presi una Tachipirina e tornai da lui, misi la pasticca sul comodino, lui mi guardò negli occhi profondamente e sorrise.
"Buongiorno Oliver, bentornato nel mondo dei vivi" lo salutai baciandolo dolcemente a stampo, lui mi tirò a se e mi accarezzò la schiena mormorando al mio orecchio:
"Cazzo che dolore lancinante alla testa"
"Ci credo, eri ubriaco fradicio" risposi infastidita cercando di farmi lasciare da lui ma non mollò la presa, mi diede un bacio sulla fronte facendomi sorridere triste.
"Dio, mi dispiace molto Layla per tutto"
"Già, pure a me dato che non hai risposto a nessun mio messaggio o chiamata" ci ero rimasta davvero male che non mi avesse proprio calcolata, mi accarezzò una guancia.
"Ero con Martin"
"E con altre mille persone come minimo" ero davvero gelosa e lui non lo stava capendo.
"Eravamo una ventina, ci siamo ubriacati e abbiamo fatto una piccola festa tra amici" lo guardai male e lui posò le labbra sulle mie, mi staccai velocemente e strinsi i denti.
"Non ti costava niente prendere il cellulare e rispondermi per dirmi che stavi bene"
"Lo avevo messo silenzioso e non ci ho per niente pensato" scoppiai a ridere istericamente e dato che aveva mollato la presa mi alzai.
"Layla mi dispiace non averti risposto"
Non gli risposi, dovevo calmarmi, sennò avremmo litigato pesantemente.
Lui mi strinse da dietro baciandomi il collo, così mi staccai e lo guardai negli occhi.
"Forse mi hai pure tradita"
"Seriamente pensi questo di me?" Chiese guardandomi confuso avvicinandosi a me, posai le mani sul suo petto e annuii.
"Si, lo penso sul serio Oliver"
"Non puoi credere davvero che ti abbia tradita"
La sua voce era dura, fredda e apatica.
Stavamo per litigare, tutti e due eravamo come mine vaganti che se si scontravano era la fine.
"E perché no? Sei sempre stato così con tutte quelle con cui ti sentivi" lui scosse la testa passandosi una mano tra i capelli, strinse i denti per calmarsi, dato che era nervoso.
"Ma tu sei diversa Layla!" Mi urlò in faccia, ma non mi scomposi nemmeno un secondo, lo guardai negli occhi e scoppiai a ridere nervosa.
"E perché diavolo sarei diversa? Perché non te l'ho data subito!? Per questo sono diversa!?"
"Cosa? Ma sei seria!? Pensi che stia con te per fare sesso?!" Stava perdendo la pazienza e lo stavo facendo anche io piano piano, sarebbero volato schiaffi se non mi fossi trattenuta.
"Non lo so! Non so perché diavolo tu stia con me! Sono diversa da tutte!" Lui scosse la testa e cominciò a camminare per la stanza cercando di calmarsi, mentre io rimasi li aspettando.
"Perché mi piaci! Mi piace stare in tua compagnia e mi piace quando ci baciamo! Mi piace ogni cosa che facciamo! Ecco perché!" Urlò sbattendo un pugno al muro, lo guardai e scossi la testa, non potevamo durare.
"Tutto questo finirà!" Urlai mettendomi seduta sul letto, lui scosse la testa mordendosi il labbro inferiore e strinse i denti.
"Per quale motivo dovrebbe finire?" Chiese calmo, mi presi la testa tra le mani e sospirai.
Mi presi del tempo per rispondere, dovevo trovare le parole giuste da usare e dovevo trovare il vero motivo per la quale stavamo litigando e appena lo trovai gli risposi:
"Perché sono gelosa di tutte quelle che si avvicinano e poi i tuoi amici mi odiano"
"Non ti odiano Layla" mi disse mettendosi seduto accanto a me, mi alzai dal letto e lui sospirò infastidito dalla mia reazione.
"Cosa ne so io ciò che fai con loro!"
"Siamo amici da sempre e non posso mica staccarmi da loro perché ora sono fidanzato"
"Non ti sto dicendo di farlo, ti sto solo chiedendo di capire pure me" non volevo che si staccasse dai suoi amici ma volevo che almeno provasse a farmi entrare nel gruppo e provasse almeno a non ubriacarsi con loro.
"Ti capisco, ma in un rapporto deve esserci fiducia reciproca" aveva ragione ma non avevo fiducia in lui perché avevo sempre quella paura che fosse un latin lover che voleva solo fare sesso con tutte quelle che incontrava.
"Ti fidi di me Layla?" Domandò con voce calma e dolce, deglutii guardandolo negli occhi.
"Non lo so Oliver, in questo momento no" lui non rispose, ci era rimasto male ma io avevo solo detto la verità.
"Come vuoi, sai che mi importa! Non mi vuoi parlare?! Bene!" Esclamò irritato.
Stavamo perdendo la pazienza, e questa cosa mi fece arrabbiare ancora di più.
"Bene, non deve importarti!" gli dissi secca.
Oliver mi prese per un braccio e mi attirò a se.
Mi guardò negli occhi, erano pieni di ira.
"Sei solo una stronza, sei come tutte le altre" mi disse velenoso. Nonostante la rabbia non pensavo davvero che si sarebbe spinto a tanto. Quelle parole erano peggio di una coltellata, e cercai in tutti i modi di trattenere le lacrime.
Lo guardai ferita, con quel commento aveva davvero superato il limite. Gli tirai uno schiaffo, e sperai davvero che gli avesse fatto male, ma lui non si scompose un secondo.
"Tu non sei meglio di me."sibilai a denti stretti.
Lui alzò le spalle e si vestì velocemente e se ne andò via dalla stanza.
Quando la porta si chiuse le lacrime cominciarono a scorrere, non dovevo piangere per un ragazzo ma sentire quelle parole dette da lui mi avevano davvero fatta male.

Stavo piangendo da tutto il giorno ed ero rimasta chiusa in camera aspettando un suo messaggio o una sua chiamata che non era arrivata e quando sentii la porta aprirsi sperai davvero che fosse lui ma non fu così.
"Ehi perché stai piangendo?" Chiese Piper confusa mettendosi seduta accanto a me, mi asciugai le lacrime mordicchiandomi il labbro inferiore e alzai le spalle mormorando:
"È solo che ho litigato con Oliver"
"Non devi piangere per uno del genere, Layla"
"È solo che pensavo fosse diverso" ammisi, lei mi guardò confusa e mi accarezzò una guancia.
"Perché?" Mi chiese dolcemente , avevo paura a dirle ciò che fosse successo ma dovevo capire.
"Mi ha detto che mi ama ma era ubriaco" lei scoppiò a ridere e così la guardai infastidita.
"Lo dice a tutte, è il suo modo di farsela dare" sgranai gli occhi delusa e lei andò in cucina, così la seguii mettendomi poi seduta sul bancone della cucina mentre lei mi porse un bicchiere di acqua fresca, ne bevvi un sorso.
"Cosa? Lo dice a tutte?" Chiesi tremolante.
"Hm hm, dice a tutte che le ama" non credevo alle mie orecchie, qualcosa dentro di me si ruppe e così mi portai una mano sul cuore.
"Pensavo che fossi stata la prima"
"Non lo sei stata Layla, da ubriaco lo dice" ci rimasi così male che mi alzai velocemente dal bancone e me ne andai in camera sua.

Dovevo parlare con lui, dovevo per forza capire tutto quello che stava succedendo.
Presi velocemente un libro e cominciai a leggere aspettando il mio ragazzo.

Sentii dei rumori provenire dall' altra stanza, mi ero addormentata senza nemmeno accorgermene.
Gettai un' occhiata all'orologio, erano le tre di mattina e così sospirai, probabilmente il mio ragazzo era nuovamente ubriaco, ma non mi importava dato che volevo parlare con lui.
Appena lui entrò in camera mi guardò negli occhi profondamente e venne verso di me sul letto, appena si fu sdraiato mi abbracciò forte scoppiando a piangere.
Era ubriaco ed era così fragile che quel gesto mi riscaldò il cuore.
"Layla io ti amo, ti amo così tanto. Non l'ho mai detto a nessuna e voglio stare con te" gli accarezzai i capelli sorridendo come una bambina alla quale avevano regalato qualcosa.
"Sei ubriaco fradicio Oliver" lui annuì e si scusò e così gli feci alzare il volto e lo guardai negli occhi con dolcezza, lo baciai a stampo.
"Piper mi ha detto che lo dici a tutte"
"No, non ho mai detto ti amo a nessuna" e in quel momento, in quel piccolo istante gli credetti, Piper mi aveva mentito e lo sapevo.
"Dormi Oliver e domani se me lo ripeti, ti dirò pure io che ti amo perché è così e ne sono felice" mormorai posando le labbra sulle sue, annuì felice stringendomi forte e piano piano ci addormentammo.

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