Capitolo 6

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Flashback: notte prima.

JIMIN'S POV

Appena entriamo in casa Yoongi mi prende in braccio e mi porta in una camera enorme, con un letto a baldacchino più grande di un motoscafo.

-dormi-ordina burbero, e mi stende sul letto.

Io sono ovviamente distrutto e mi addormento subito di sasso; mi risveglio verso mezzogiorno.

Mi stropiccio gli occhi assonnato, mentre la luce del sole entra prepotentemente dalla finestra illuminando la mia stanza: solo ora mi accorgo che è tutta nera.

Dopo qualche minuto esco barcollando dalla camera e busso alla porta di Yoongi, ancora chiusa.

Nessuno risponde, così mi faccio coraggio e apro piano la porta, gettando una lama di luce sul parquet grigio scuro della camera.

Yoongi è steso sul letto mentre dorme, e un telefono accanto a lui ha il display illuminato da una luce fioca.

-Yoongi, sei sveglio?-sussurro piano, aprendo di più la porta e muovendo un passo titubante all'interno della camera, ora un po' più luminosa.

Appena la luce del sole tocca la caviglia nuda dello hyung quest'ultimo salta in piedi talmente veloce che non riesco più a distinguerne la figura, e si ritrae ringhiando nell'angolo più buio della stanza.

-chiudi quella porta-sento sibilare, e obbedisco immediatamente facendo ripiombare la stanza nell'oscurità, fatta eccezione per la lama di luce prodotta dal cellulare ancora acceso.

All'improvviso sento una presenza al mio fianco e mi giro di scatto, lanciando un urlo: Yoongi mi sta guardando con gli occhi rossi come braci e due zanne affilate al posto dei canini.

-come ti è saltato in mente di svegliarmi di giorno, stupido umano?! Bruciandomi, poi!-ringhia.

Sono terrorizzato, non riesco a parlare né a muovermi.

-allora?-incalza Yoongi mostrando le zanne.

-i-io pen-pensavo che f-fossi sveglio.-rispondo tremando.

Yoongi si tranquillizza un po' nel sentire il mio tono spaventato e il mio balbettio, e ritrae le zanne con gli occhi ancora rossi.

-fammi indovinare, quel Seokjin non ti ha detto niente di tutto ciò, vero?-chiede avvicinandosi a me.

Scuoto la testa freneticamente, ancora impaurito e tremante.

-capisco-afferma-comunque adesso non posso spiegarti tutto, perché a quest'ora dormo e non voglio essere disturbato. Quindi...

In un batter d'occhio mi trovo Yoongi di fronte, mentre la sua mano gelida mi stringe la mandibola obbligandomi ad aprire la bocca. Le sue lunghe dita bianche mi posano sulla lingua una pastiglia, poi mi trovo il palmo freddo premuto sulle labbra, per impedirmi di sputare.

-ingoia-ordina Yoongi. Io scuoto la testa, non ho intenzione di ingerire una sostanza sconosciuta; per quel che ne so potrebbe essere anche veleno.

Il viso dello hyung si contrae per la rabbia quando rifiuto il suo ordine, poi mi afferra i capelli con una mano e mi tira indietro la testa. La pastiglia scivola giù per la mia gola, mentre la dita fredde di Yoongi accarezzano il mio collo esposto facendomi venire la pelle d'oca.

-hai un collo così bello, Jiminie. Così bello.-sussurra continuando a passare le falangi lungo la mia pelle calda.

Provo a rispondere ma sento le palpebre farsi di colpo pesanti e fatico a stare in piedi; Yoongi se ne accorge e mi prende in braccio, adagiandomi sul letto e stendendosi accanto a me.

Your blood sings for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora