Capitolo 7

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TAEHYUNG'S POV

Mi sveglio verso le otto di sera e la prima cosa che sento è una fame assurda, così mi alzo dal letto e barcollo giù dalle scale. Indosso ancora la maglietta enorme e i boxer che uso per dormire e credo di avere i capelli disastrati, ma sinceramente non potrebbe importarmi di meno.

Appena arrivo in cucina vedo una pizza appoggiata sul bancone in legno, così mi avvicino e trovo un biglietto che dice "ho preso questa nel caso avessi fame. Io sto lavorando, vieni in camera mia verso le undici. Jungkook".

Un brivido mi scivola giù per la schiena, mentre le dita sfiorano istintivamente la cicatrice che mi hanno lasciato i suoi canini ieri.

Sentendo il mio stomaco brontolare smetto di angosciarmi e afferro grato la pizza ancora calda, iniziando a mangiarla con gusto.

Quando finisco di gustare la mia margherita vado in biblioteca per passare il tempo, ma non leggo più Dracula. Devo distrarmi da quello che succederà, altrimenti inizierò ad andare in panico e a fare cose stupide, così afferro un romanzo d'avventura e lo leggo voracemente fino allo scoccare delle ventitré.

Appena guardo l'orologio e vedo le lancette troppo vicine al numero undici mi prendo un colpo e mi catapulto fuori dalla camera, correndo verso la camera di Jungkook. Nel frattempo mi chiedo perché io sia così ansioso di farmi mangiare, ma poi ci penso e realizzo che sono semplicemente terrorizzato dal vampiro che vive con me.

Arrivo alla sua porta in scivolata e mi fiondo dentro, ansimando.

-eccomi-esclamo guardando spaventato gli occhi cremisi di Jungkook che mi squadrano.

-ce ne hai messo di tempo-mi rimprovera guardandomi severo.

-scusami, stavo leggendo e ho perso la cognizione del tempo-mi giustifico.

-mh, comunque sia non ho ancora fame, quindi che ne dici se parliamo un po'?-mi chiede a sorpresa Jungkook, andando a sedersi sul letto.

-okay, va bene-accetto titubante, accomodandomi sul materasso accanto a lui.

-cosa vuoi sapere?-mi chiede dopo un attimo di silenzio.

-su cosa?-chiedo confuso, ancora impaurito.

-sul mio essere un "succhiasangue". Lo vedo dai tuoi occhi che vorresti farmi milioni di domande-spiega facendo un sorrisino. Cavolo, ha ragione.

-allora, hai qualche potere da super vampiro?-chiedo curioso. Adesso che ho avuto tempo di accettare la cosa fino in fondo voglio sapere quante storie sono vere e quante solo una leggenda. E poi lui me lo permette, quindi perché non approfittarne?

Jungkook alza un sopracciglio, divertito e stupito dalla mia domanda, mentre io mi incanto per qualche secondo ad osservare il suo volto perfetto.

-dunque, sono molto, molto più forte di voi umani, ho dei sensi più sviluppati e posso sopravvivere anche senza nutrirmi, sebbene in condizioni abbastanza spiacevoli.

Inoltre ho il potere del volo e del teletrasporto.

-oh mio dio, puoi volare?-esclamo meravigliato. Ho sempre voluto volare.

-si-ridacchia per la mia reazione infantile.

Sento le guance farsi rosse per l'imbarazzo e abbasso la testa, cercando di nascondermi.

All'improvviso sento due dita che accarezzano la mia mandibola fino ad arrivare al mento, che viene stretto in una morsa e fatto alzare.

Mi ritrovo ad incrociare lo sguardo di Jungkook e arrossisco di nuovo, ma la sua mano sotto il mento non mi permette di riabbassare il capo.

-sai Taehyung, quando ti ho visto in discoteca ho pensato che tu fossi l'essere più perfetto che avessi mai visto. Ma ora che posso osservarti da vicino, ne sono sicuro. Sei semplicemente stupendo.

Sento le guance andare a fuoco per quelle parole, ma sono ancora bloccato con la testa dritta.

-a-anche tu s-sei bellissimo-balbetto arrossendo ancora di più, se possibile.

-grazie-sorride Jungkook lasciando andare il mio mento.

-ora, avrei fame Tae. Posso mangiare?-mi chiede con un lampo affamato negli occhi.

Mi prendo un colpo per il nome con cui mi ha chiamato, poi annuisco debolmente.

Jungkook mi sorride rassicurante, prima di farmi sdraiare sul letto e stendersi sopra di me reggendosi su un gomito, iniziando a baciarmi la pelle sotto l'orecchio e scendendo piano verso il suo obbiettivo.

-mmmhhh, hai un profumo così buono, Tae. E il tuo collo è così invitante-mormora respirando a fondo contro la mia pelle, portando una mano a stringermi piano la gola.

Sento una serie di brividi che mi attraversa al contatto delle sue dita fredde con la mia vena pulsante.

Jungkook inizia a passarmi un dito sul collo, tracciando disegni immaginari e stuzzicando la mia pelle sensibile.

Nel frattempo inizia a lasciare dei succhiotti vicino al punto dove mi morderà, e mi lascio scappare un ansimo.

-Tae, è da quando ti ho visto in discoteca che voglio scoparti. Pensi che succederà mai?-sussurra Jungkook contro il mio orecchio, prendendomi poi il lobo tra le labbra.

-i-io sono a-ancora vergine, Jungkook-gemo, in preda agli ansiti che la sua vicinanza e le sue dita sulle mie clavicole stanno provocando.

-oh, sei un verginello! Bene, sarà più divertente convincerti a lasciarti scopare! Non mi piacciono le prede facili-mormora Jungkook, poi si sposta verso la giugulare, lasciandomi ancora qualche succhiotto che mi fa gemere sommessamente.

Come la notte scorsa i suoi canini mi perforano la pelle, ma questa volta non sento così tanto dolore.

Jungkook beve il mio sangue succhiando forte la mia pelle, poi cicatrizza la ferita leccandola con cura e mi porge un panino con il tonno che ha tirato fuori da chissà dove.

Lo ringrazio debolmente per poi divorare in un batter d'occhio i due panini che aveva nel cassetto del comodino.

Una volta ripresomi dalla spossatezza che mi causa nutrire Jungkook, continuiamo a parlare fino all'alba, raccontandoci aneddoti e cose buffe che ci sono successe.

All'improvviso Jungkook socchiude gli occhi in una smorfia di dolore, sibilando e tirando fuori i canini. Una lama di luce proveniente dal sole appena sorto gli ha ustionato la pelle della schiena, nuda poiché lui non indossa magliette quando sta in casa.

-oh, Jungkook!-esclamo spaventato, correndo a chiudere le pesanti tende che schermano la finestra.

-tranquillo, non è niente-mi rassicura, ma ha la voce sofferente.

-stenditi sulla pancia-ordino prendendo una cassetta del pronto soccorso che ho notato mentre parlavamo.

Tiro fuori una pomata per le ferite e una benda, poi mi avvicino a Jungkook e lo medico con delicatezza.

Sento un sospiro di sollievo, poi mi dice:-grazie Tae.

-figurati-rispondo, e faccio per andarmene.

-aspetta!-esclama Jungkook.

-cosa?

-dormi con me?-mi chiede con sguardo supplicante.

-ehm, io non so se...

-ti prego! Ti prometto che non ti faccio niente, hai visto che riesco a trattenermi, no?

-va...va bene -acconsento, poi mi stendo sul letto accanto a lui.

-buon riposo Jungkook.

-altrettanto Tae.

Your blood sings for meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora