“She’s like cold coffee in the morning
I’m drunk of last night’s whiskey e coke
She’ll make me shiver without warning
And make me laugh as if I’m in on the joke” Cold coffee – Ed Sheeran *
“Ashton posso parlarti un momento?” Ashton annuì seguendo Luke per tutto l’andito. Lo portò di fronte alla porta dell’armadio e tenne per le braccia.
“Cosa ti serve se mi hai portato qui? Non ci sono solo io in casa” Lo provocò Ashton. Le labbra di Luke si estesero in un sorriso rivelando le fossette che Ashton adorava.
“Oh, hush” Luke sembrava avere il controllo di sé stesso ma stava tremando dalla paura. E se Ashton fosse ancora arrabbiato con lui per l’altra notte? E’ successo una settimana prima ma la gente può portare rancore. Lui porta ancora rancore verso un ragazzo quando, a sette anni, aveva scommesso con lui su chi sarebbe riuscito a trattenere il respiro più a lungo. Quel bastardo ha ancora i suoi cinque dollari.
“Ma, seriamente, cosa ti serve? Ho un gioco in pausa al piano inferiore” Ashton inclinò la testa mentre un sorrisino si espandeva sul suo viso. Luke non poteva fare altro che ammirare la sua naturale bellezza e ingelosirsi al solo pensiero di qualcun altro che lo guardava.
Ashton era stato più felice in quella settimana. Felice come può esserlo una persona che sta aspettando l’arrivo della morte. Le parole risuonavano nella sua mente, senza di te non ci sono io.
Luke sentì il suo battito accelerare quando le sue mani cominciarono a sudare. Si chiese se, la prima volta con Ashton, avesse reagito in questo modo. “Io mi stavo, uh, Io ..” Disse “ mi stavo chiedendo se potresti piegare il bucato con me dopo” Luke, mentalmente, si diede uno schiaffo in fronte*.
Ashton si corrucciò lentamente. “Uno, noi non pieghiamo il bucato, siamo ragazzi. Due, non concepisco perché mi hai portato al piano di sopra per chiedermi di fare i lavori di casa con te”
“Oh, concepire” Luke lasciò il braccio di Ashton e portò una mano sul suo petto con uno sguardo scioccato “Tu sei il John Green di ‘tutti i giorni’, vero?”
“Sì, e tu sei in presenza di Albert Einstein. Ora, se mi scusi, l’XBOX mi attende” Ashton si girò diretto verso le scale prima che Luke gli afferrasse il braccio. Lo spinse di nuovo vicino a lui, riempiendo il vuoto fra loro. Se possibile il cuore di Luke prese a battere ancora più velocemente. Finì contro il collo di Ashton.
Questo era il contatto più ravvicinato che Ashton avesse avuto con lui da Gennaio, e ora si sentiva come se avesse appena vinto alla lotteria. O ancora meglio. Molto meglio di quello.
“Credo che l’XBOB possa aspettare, no?” La voce di Luke era calda contro l’orecchio di Ashton, gli provocò dei brividi lungo la schiena. Ashton deglutì e annuì vigorosamente.
“Okay!” Luke gli diede un piccolo bacio sulla guancia (non che Ashton si stesse lamentando), e prese la sua mano portandolo al piano inferiore. Ad Ashton non piacque particolarmente come Luke stava giocando con lui, ma qualunque cosa stesse facendo doveva essere importante.
Luke aprì la portiera della macchina di Ashton, la richiuse quando Ashton entrò dentro e saltò dentro dal tettuccio come fanno nei film. Si posizionò nel sedile del guidatore e guardò Ashton. Stava sorridendo.
Ashton non poteva negare di essere felice, ora si sentiva come al settimo cielo. Luke lo baciò e non fu strano per lui, questo era un progresso per il ragazzo.
A Luke piacque vedere il sorriso di Ashton e lo amò quando lo vide in rare occasioni. Cominciò a guidare la macchina, andando fuori dal vicinato, guidava per strade che non erano familiari ad Ashton. Si fermò di fronte ad un cafè di cui Ashton non aveva mai sentito parlare. Era piccolo, come quelli dei clichè quando il ragazzo incontra la ragazza. Quando uscì dall’auto sentì un caldo profumo di cannella che aleggiava nell’aria, si mise al fianco di Luke e si sedette in un tavolo fuori dal locale. Era freddo fuori, il solito tempo dell’Inghilterra, ma il caffè sembrò più caldo anche se si stava fuori. Si sedettero l’uno di fronte all’altro, stettero in silenzio per alcuni minuti, prendendo confidenza dell’ambiente, prima che Ashton parlasse.
“Che cos’è questo?” Ashton si guardò intorno e vide strutture vecchie coperte da un leggero strato di neve. Il freddo pungente rese rosa il naso di Luke, and Ashton si trattenne dal riempirlo di baci.
“Questo, Ashton, è la seconda parte del nostro primo appuntamento”
//Ehi!
Oggi non mi dilungo tanto.
Come al solito lasciate un segno e se ci sono errori ditemelo.
A presto.~
*Face palm
* “Lei è come il caffè freddo la mattinaIo sono ancora ubriaco dal whiskey e dalla coca-cola della scorsa notte
Lei mi fa rabbrividire senza avvisarmi
E mi fa ridere come se fossi veramente in quella barzelletta”
(This story is not mine, I only translate it.
All rights belong to: @WriteDrunk)
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Amnesia || Lashton || Traduzione italiana
Fanfiction"Chi sei?" // Storia tradotta. Io la traduco solamente. L'autrice è: @WriteDrunk La sto traducendo, ovviamente, con il suo consenso. WriteDrunk reserves all the rights. Spero vi piaccia.~