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"Avayla! Il pranzo è pronto!" Chiamò Yunho uscendo di casa. Sentì le grida acute della bambina che lo raggiungeva correndo, uscendo dagli alberi.

Aveva ereditato il sorriso di Mingi, grande e pieno di gioia, ma i suoi lunghi capelli biondo platino e gli occhi azzurri erano sicuramente quelli di Seonghwa. Inoltre, era la luce della casa.

Dietro di lei c'era Theo. Anche lui aveva ereditato il sorriso del padre e le sue guance paffute, ma aveva preso dalla mamma la zazzera di capelli marroni scompigliati.

Il bambino stava battendo le mani mentre correva dietro all'amica, ed entrambi cominciarono a ridacchiare. Quando lei si rese conto che era un po' troppo avanti, si fermò e gli porse la mano, che lui strinse felicemente.

"Zio Yunho! Arriviamo!" Gridò la piccola, tirandosi dietro l'amico. Il bambino si illuminò quando vide la mamma e corse dritto tra le braccia spalancate del beta.

"Ecco il mio ometto." Sussurrò il più grande, strofinando il naso contro quello del figlio. Questi ridacchiò e gli lasciò qualche colpetto sulla guancia. Era il suo modo di dire ciao a chiunque lo prendesse in braccio.

Avayla, di fianco a lui, si agitò e Yunho si inginocchiò di nuovo vicino a lei. "Cos'avete combinato voi due?"

"Ci siamo costruiti una casa segreta! Vero Theo?" Indicò la foresta e il bambino annuì diverse volte, poi finse di infilzare qualcuno. "Proprio così! Abbiamo trovato delle spade speciali e ci stiamo allenando per diventare guardie così potremo aiutare a proteggere la casa!"

"Davvero?" Chiese il beta. Il bambino si allungò per raggiungere Avayla, allora Yunho lo rimise a terra così che i due potessero correre assieme dentro casa.

Gli si scioglieva il cuore ogni volta che li vedeva interagire. La bambina era diventata la protettrice di Theo dal momento in cui era diventata abbastanza grande da rendersi conto che lui era diverso e aveva bisogno di un aiuto in più. Ma non lo aveva mai giudicato per questo. Quella era la cosa bella del fatto che avessero solo due mesi di differenza, erano cresciuti accettando da subito com'era l'altro.

E lei era anche in grado di comunicare con lui come nessun'altro riusciva. Maria aveva cercato di aiutarli ad insegnare al bambino la lingua dei segni, come facevano gli umani, ma lui non si era mai mostrato particolarmente interessato ad usarla. Aveva trovato un modo tutto suo di comunicare in maniera completamente autonoma, la maggior parte delle volte tramite colpetti e indicazioni con le dita, ma Avayla lo capiva come se avessero avuto una loro connessione speciale.

Mentre lei già mostrava i primi segni della formazione del legame con il reso del branco, Theo non ci era ancora arrivato. E in realtà, anche la bambina coglieva solo una o due parole quando veniva usata la connessione.

Tutti erano convinti che lei sarebbe diventata un'alpha come Mingi, principalmente per come si comportava con l'amico. E proprio a causa di quella relazione, pensavano che Theo sarebbe stato un beta. Ma c'era ancora tempo prima che la cosa fosse certa.

I cuccioli mostravano indizi di quale sarebbe stato il loro grado tra i cinque e gli otto anni. Il bambino aveva cinque anni e otto mesi, Avayla invece ne aveva cinque e dieci mesi.

Erano cresciuti così in fretta.

Yunho li sentiva ridacchiare dentro casa e approfittò del momento per guardare tra gli alberi. Era l'unico momento della giornata in cui si concedeva di essere triste.

Ormai ogni giorno sperava che Wooyoung e San avrebbero fatto la loro comparsa, marciando trionfalmente verso casa.

Se ne erano andati poco più di cinque anni prima alla ricerca di una cura per la malattia dell'omega, ma avevano promesso che sarebbero stati lontani solo per cinque anni.

Our Way ||| Ateez [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora