Hongjoong allontanò tutti dal suo grembo e si avvicinò lentamente alla porta. Jongho? Sei tu? Chiese, attraverso il legame.
Sia lui che Yeosang trattennero il fiato in attesa di una risposta. Anche Avayla e Theo si misero a guardare la porta ad occhi spalancati.
"Rimani qui con i bambini." Asserì l'alpha, senza guardarsi alle spalle mentre usciva di casa. Chiunque avesse attraversato i confini non sembrava ostile, ma se fosse stato Jongho perché non aveva risposto?
Fermo davanti al porticato anteriore, sentì il ruggito di un motore seguito poi dalle luci di un camion che comparve davanti alla casa. Era un camion militare, di quelli che si usavano per trasportare le truppe...
Strinse i pugni, pronto a combattere se ce ne fosse stato bisogno.
Il camion si fermò e le portiere sul retro si aprirono.
Si sentì lo scricchiolio della neve schiacciata da passi pesanti. Poi comparve Jongho da dietro alle porte, un sorriso affaticato gli incorniciava il volto.
Hongjoong sospirò e corse avanti, saltando tra le braccia dell'altro. "Perché non mi hai risposto?" Chiese, appendendosi al più giovane.
"Sinceramente? Mi sono appena svegliato." Rispose l'altro ridacchiando. "Vale anche per gli altri. È stato un lungo viaggio." Esitò e guardò in basso.
"Che succede?" Chiese il capobranco, con il cuore che gli sprofondava nel petto.
"Non siamo tornati tutti interi. I bambini sono svegli? Non... Non penso sia il caso che ci vedano in queste condizioni..."
Hongjoong diede un'occhiata alla casa e si morse il labbro. "Normalmente ti darei ragione, ma tanto sanno già che c'è qualcosa che non va. Non penso riusciremmo a metterli a letto nemmeno se ci provassimo. Cos'è successo?"
"È una lunga storia." Sospirò il secondo in comando con uno sguardo sofferente che gli attraversò il volto.
Fecero un passo indietro e il più grande guardò al di là delle porte del camion. Sussultò e si portò una mano al cuore quando vide Mingi e il Colonnello Gregson intenti ad aiutare Yunho a scendere. Jongho si avvicinò così che il compagno potesse appoggiarglisi mentre scendeva. Poi l'altro alpha saltò giù e sorresse il peso del beta.
"Ehi Joong." Disse Mingi, annuendo nella sua direzione.
Yunho provò a rivolgere al capobranco il suo solito sorrisone, ma era evidente quanto stesse soffrendo.
Seonghwa fu il successivo a scendere. Sembrava esausto e... senza vita. Hongjoong lo vide rivolgere una sola occhiata in direzione del compagno prima di abbassare lo sguardo al suolo e seguirlo silenziosamente.
San fu l'ultimo. Teneva in braccio Wooyoung. Il piccolo omega sibilò dal dolore, ma rivolse a Hongjoong un sorriso quasi imbarazzato prima di allungarsi per toccagli la spalla.
"Ragazzi..." Sussultò l'alpha.
"Sono a casa." Disse il Colonnello Gregson, dandogli una pacca sulla spalla. "È questo l'importante. Ce l'abbiamo fatta. Dovrebbe essere tutto finito, si spera."
Deglutendo a fatica, il più grande sbatté più volte le palpebre e poi scosse la testa. "Prego, Colonnello, entri pure."
L'uomo annuì e si mise in coda al gruppo.
Arrivati al porticato, Jongho esitò. La mano appoggiata alla maniglia tremava mentre guardava Yunho. Quando ricevette un cenno di assenso dal beta aprì la porta.
"Papà!!" Gridò Avayla quando cominciarono ad entrare tutti in casa.
Jongho si spostò velocemente per sostenere il peso del compagno quando Mingi cadde in ginocchio per tirare a sé la bambina e stringerla tra le braccia. La piccola buttò le bracca al collo dell'alpha singhiozzando. Poi alzò la testa e singhiozzò ancora più pesantemente quando vide Seonghwa, che si buttò a terra e la abbracciò.
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Our Way ||| Ateez [Italian Translation]
FanfictionSequel di "My Way" Continua la storia degli otto membri del branco, dopo aver dovuto dire addio a due di loro. Dovranno, ancora una volta, proteggere a vicenda a causa di un passato che tornerà a perseguitarli, minacciando il futuro che stavano cost...