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Il mattino portò con sé venti feroci e ancora neve. La coppia di alpha dovette scavarsi una via d'uscita dal rifugio che si erano costruiti la sera prima, per poter continuare il loro difficile viaggio lungo gli scoscesi pendii della montagna.

Fecero a turno per fare da apripista, il lupo davanti scavava un sentiero, affrontando la tempesta, mentre l'altro si riposava.

Fu un viaggio faticoso ed entrambi erano esausti.

Ma andarono avanti comunque. San faceva turni più lunghi in prima linea, motivato dalla voglia di aiutare il compagno. Passò la maggior parte del tempo a scavare nella neve usando le zampe e addirittura il naso.

Hongjoong, dietro di lui, guaiva; era preoccupato per come stava andando il viaggio.

La temperatura era così bassa che nemmeno le loro pellicce riuscivano a proteggerli. Il freddo gli era arrivato fin nelle ossa e più salivano, meno riuscivano a controllare i tremiti del corpo.

La neve era inarrestabile e il vento pure peggio. Venivano colpiti da terribili raffiche di aria fredda che li facevano barcollare e riempivano le loro pellicce di fiocchi ghiacciati.

Ad un certo punto San cadde guaendo e cominciò a strisciare in avanti, cercando di evitare la corrente d'aria.

L'altro si unì a lui e i due continuarono la loro lenta scalata alla montagna.

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Mingi sbuffò correndo lungo il perimetro del territorio. San e Hongjoong erano via ormai da due giorni interi, e tutti cominciavano a preoccuparsi.

Anche lui sarebbe dovuto andare con loro. O Jongho. Erano loro gli alpha più forti.

E se gli fosse successo qualcosa?

Potevano essere feriti o bloccati da qualche parte senza possibilità di comunicare veramente tra di loro.

Era così assorto nei suoi pensieri, che non si accorse del bagliore argentato alla sua destra mentre cominciava a rallentare. Ringhiò calciando un sasso, nel tentativo di scaricare la rabbia contro qualcosa.

Mingi, la cena è quasi pronta. A che punto sei? Gli chiese Seonghwa. La voce bassa ed incerta fece capire all'alpha che il compagno aveva capito che era arrabbiato.

Ho quasi finito. Tra poco torno a casa. Si girò a guardare nella direzione di casa e poi si bloccò.

Qualcosa gli passò davanti e i suoi sensi scattarono subito sull'attenti. Osservò il bosco, senza batter ciglio. Non riusciva a fiutare nessun odore sconosciuto, quindi pensò di aver solo immaginato quel movimento.

Invece, proprio quando stava per girarsi e andarsene, qualcosa di argentato brillò alla luce della luna.

Mingi ringhiò e si abbassò a terra. Strisciando in avanti, sentiva crescere alla bocca dello stomaco una brutta sensazione.

Gli fremettero le narici nel tentativo di distinguere qualche odore che gli paresse insolito, ma tutto quello che riusciva a fiutare era l'odore della foresta.

Si fermò e fece un giro su se stesso.

Niente.

Poi qualcosa gli andò a sbattere contro il fianco, facendolo finire a terra. Guaì e cercò di rialzarsi, ma venne colpito di nuovo.

Tutto quello che riusciva a distinguere erano bagliori argentati.

Poi il nulla.

Dopo essere stato sballottato per diversi minuti, improvvisamente l'assalto s'interruppe. Mingi sbatté le palpebre e respirò affannosamente, fermo dov'era, tentando di capire cosa gli fosse appena successo.

Our Way ||| Ateez [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora