Bea rimase lì sdraiata, nuda, a guardare Fabio che si rivestiva.
"Che c'è?" chiese lui sorridendole.
"Nulla. Solo non mi va che tu ti rivesta."
"Devo, non posso mica girare nudo."
"E io allora?"
"Tu non puoi perché i vestiti non li hai proprio" disse allacciando le sue Docs.
"Dopo un po' ci si fa l'abitudine, però hai ragione". Prese il suo cappotto e lo indossò: era caldo e impregnato del suo profumo. I due amanti scivolarono nei sedili davanti e ripartirono.
"Dove stiamo andando?" chiese Bea.
"Non lo so. Io sto riconsiderando l'idea di andare a casa mia:"
"Assolutamente no! Ne abbiamo già parlato: condividi la camera con tuo fratello e i tuoi sono a casa. Metti che si svegliano, come spieghiamo loro che indosso solo il tuo cappotto e null'altro?"
"Semplice: questa è Bea, la mia nuova ragazza, scusatela ma ha perso a strip poker e..."
"Cretino!" poi dopo una pausa aggiunse "lo sono?"
"Cosa?"
"La tua nuova ragazza."
"Spero di sì, se lo vuoi."
Lo baciò come risposta: non credeva dovesse aggiungere altro.
"Ferma" urlò Bea all'improvviso e indicando un sexy shop aperto 24 ore al giorno "guarda!"
"Non mi sembra il caso di..."
"Leggi i cartelli: abbigliamento sexy. Abbigliamento, capisci?"
"Sì, ma non vorrai indossare quella roba."
"Al momento qualunque cosa è meglio di quello che ho, ovvero nulla. E a meno che non troviamo una catena di abbigliamento aperta di notte dovrò farmi andar bene questo."
Il negozio, fatta eccezione per le pochi luci rossastre, era avvolto nell'oscurità. Dietro al bancone c'era una donna tutta curve sui 35/40 anni. Aveva i capelli neri, gli occhi ocra e una carnagione pallida. Portava alti stivali di pelle, calze a rete, una gonna scozzese a quadretti rossi e neri e una canottiera con il logo di un gruppo metal che né Bea né Fabio conoscevano.
"Buonasera, ragazzi. Come posso aiutarvi?"
"Ecco...ehm..." Bea non sapeva cosa dire "mi servirebbero dei vestiti"
"Abbiamo qualcosa, cercavi qualcosa in particolare?"
"Veramente no, qualunque cosa andrebbe bene, basta che copra e non costi molto.Sono in una situazione un po' delicata."
"Capisco" rispose la commessa "sotto il capotto sei nuda."
"Come lo sai? Volevo dire no...cioè sì"
"Un classico" disse ridendo "non sai quanta gente nuda o quasi mi capita, soprattutto la notte!"
"Veramente?" chiese Fabio, che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
"Oh sì! Sia uomini che donne. Amanti scoperti costretti a lasciare il nido d'amore e i loro abiti, coppie appartate rapinate di tutto, anche delle mutande! La scorsa estate facevo il turno del mattino e mi sono capitate in negozio due bionde, pressapoco della vostra età. Erano nude dalla testa ai piedi e mi hanno raccontato una storia assurda nella quale erano state rapinate insieme ad altre due ragazze... ma non sto ad annoiarvi con i dettagli. Fatto sta che non avevano soldi per pagare così le ho sbattute fuori così com'erano. Voi i soldi li avete?"
"I soldi non sono un problema" disse Fabio con sicurezza.
"Benissimo! E tu, biondina, qual è la tua storia?"
Mentre sceglieva gli abiti Bea raccontò alla commessa come era finita nuda fuori di casa, ben attenta ad omettere l'episodio di amore saffico fra lei e la vicina. Alla fine Bea scelse degli stivaletti con il tacco, un tanga che era letteralmente un filo interdentale, una mini gonna (più mini che gonna) in finta pelle e una sorta di top/reggiseno pieno di borchie metalliche.
"Sicuri non vi serva qualche giocattolino?" chiese la commessa mentre Bea indossava i miseri abiti.
"Per ora no" rispose un imbarazzatissimo Fabio "magari la prossima volta"
"Prendiamo questo" disse Bea reggendo un collare con borchie e un guinzaglio.
"Che ci vuoi fare?"
"Questo? Ma è per la mia cara ed amatissima sorellina" disse Bea con un ghigno malefico "E ora, torniamo a casa mia!".
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La lunga notte di Bea [COMPLETO]
RandomBea, studentessa modello, gioca a poker con la sorella e le sue amiche e finisce col perdere i vestiti. Sarà l'inizio di una lunga notte.