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Yoongi pov's

Per tutto il tempo ho osservato la scena immobile.
Un senso di delusione mi ha rapito non appena ho intravisto un numero di telefono sul foglietto ripiegato.
Ma infondo sono abituato.
È sempre così.
Con la coda dell'occhio intercetto un movimento dalla parte del biondo.
Sollevò il viso cercando di capire cosa effettivamente stesse succedendo e vedo lo stesso foglietto che prima si trovava in mano a namjoon accartocciato vicino al pattume.
Apro leggermente la bocca e gli occhi per lo shock.
Come ha potuto rifiutare quel piccolo sole di hoseok?
Proprio in quel momento suona la campanella di inizio lezione.
Vedo il rosso entrare dalla porta a sguardo basso.
Si siede e punta la sua attenzione verso l'uomo di mezza età che ha appena fatto il suo ingresso nell'aula.
Tutti ci alziamo all'entrata del professore per poi iniziare ad ascoltare la spiegazione del giorno.
Passano le ore e io mi sono mezzo addormentato sul banco.
Il suono acuto e prorompente della campanella color oro attaccata al muro dietro la mia testa mi risveglia di colpo facendomi sussultare e portare una mano al petto.
Il mio povero cuore ha preso un infarto.
Mi alzo aspettando che tutti se ne vadano, restando cosi l'ultimo.
Una volta terminato di riempire la mia cartella la metto in spalla e mi avvio con calma verso l'uscita.
La visione del mio letto matrimoniale che mi sta aspettando a casa mi lascia una sensazione meravigliosa nel petto.
prima di uscire passo difianco al piccolo pattumino di plastica nera.
Vedo chiaramente quel piccolo foglietto accartocciato chiamarmi.
Senza esitare ancora lo prendo mettendolo in tasca.
Non so se gli scriverò mai.
Mi mostro forte davanti agli altri ma in realtà sono un codardo di prima categoria.
Mi avvio verso casa pregustandomi già il dolce sapore di una cioccolata calda a bagnarmi le labbra screpolate dal freddo e il mio caldo piumone ad accorgermi completamente mentre mi godo una meritata maratona di serie tv.
Ahh che bella la vita di uno sfaticato.
Altro che palestra.
Arrivo davanti alla porta di casa e apro estrando la chiave.
Con essa noto cadere anche quel maledetto foglietto.
Lo raccolgo squadrandolo attentamente.
Devo proprio scrivergli eh?
E va bene.
Stasera lo farò.
Ora voglio lasciare tutti i problemi fuori da questa porta.
Entro chiedendomi la porta alle spalle consapevole del fantastico pomeriggio che mi aspetta.

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