special- 1

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Hosok pov's

Sto aspettando yoon davanti a casa sua.
Sembrerà incredibile ma è passato un mese e ancora non siamo riusciti a organizzare un appuntamento vero e proprio.
Così ho deciso di fargli una sorpresa.
Durante questo mese ho capito che yoongi è tutto il contrario di come appare.
Non è affatto quel freddo e asociale ragazzo che tutti credono sia, è un piccolo orsacchiotto in cerca di coccole.
Ci è capitato spesso la sera, di finire sul letto abbracciati a guardare un film.
O ancora a mangiar e insieme con le mani intrecciate.
Potrebbe quasi sembrare fin troppo sdolcinato ma ormai per noi è diventata normalità.
Ho cercato di organizzare qualcosa di carino per noi due.
Spero davvero tanto gli piacerà.
Per farlo, stamattina ho saltato scuola e ho evitato di rispondergli per tutto il giorno.
Lo vedo arrivare verso casa sua, sto per andargli incontro ma è con qualcuno...
Più di avvicina e meglio riesco a vedere i suoi tratti dolci.
Quando sono abbastanza vicini riconosco immediatamente l'altra figura.
Jimin.
Perché è con lui?
Cosa sta succedendo?
Jimin dovrebbe stargli lontano.
Stanno ridendo insieme.
Che odio, yoongi è mio.
Quando arrivano ancora più vicini finalmente si accorgono della mia presenza.
Yoongi sobbalza ma non gli do nenache il tempo di respirare che è già tra le mie braccia.
All'inizio di sorprende ma poco dopo ricambia l'abbraccio.
Jimin non mi ha più parlato da quella volta, e pensavo fosse così anche per yoongi.
Ma a quanto pare no.
Senza regnare di uno sguardo jimin pongo il mio sul maggiore incastrando i nostri occhi.
Senza nenache bisogno di parlare mi comincia a spiegare.
"Hobi, jimin si è offerto di accompaganrmi a casa dato che abita qui vicino, in più tu non c'eri e non voleva lasciami solo...
Oh no.
Ha messo il suo sguardo da cucciolo bastonato.
Come dovrei fare a stare arrabbiato con lui?
Torno a prenderlo tra le mia braccia.
Va bene piccolo.
Glielo sussurro affianco all'orecchio.
Certo che ha davvero un potere enorme su di me questo ragazzo.
Quandi ci attacchiamo mi guarda negli occhi.
"Io e Jimin abbiamo fatto pace un Po di tempo fa, divresti provarci anche tu.
D'altronde è stato lui quello ferito."
Le sua parole mi colpiscono dritto al cuore come una lama.
"Allora...se è quello che vuoi ci proverò."
Questa conversazione è stata tutta mezza sussurrata tra di noi, come fosse uno scambio di segreti.
Yoongi si stacca da me voltandosi verso jimin, ancora lì con lo sguardo basso e completamente a disagio.
Si scambiano uno sguardo che fatico a comprendere e subito dopo vedo il maggiore allontanarsi.
"Quando avete finito veni dentro casa hobi."
Alza una mano in segno di saluto ancora voltato.
Jimin si avvicina timoroso di qualche passo.
"Ciao jimin"
Decido di iniziare la conversazione cosi, non sapendo che altro dire.
"Ciao hoseok"
Sospirò pesantemente
"Come mai ora mo chiami hoseok?
Mi ha sempre chiamato hobi"
"Pensavo di averne perso il diritto da quando hai smesso di parlarmi"
Il mio viso di tramuta in un espressione leggermente sorpresa.
Non è mai stato così freddo con me.
Respiro profondamente cercando il coraggio che sembra avermi abbandonato.
"Jimin, a proposito di quello, sc-"
Non faccio in tempo a finire la frase che la vocina di jimin sovrasta la mia.
"Ti ho gia perdonato."
"D-davvero?"
I miei occhi sono spalancati.
Annuisce, sospira e abbassa la testa.
"Non sono mai riuscito a stare arrabbiato con te, in tutto questo tempo, ho sempre e solo sperato che mi dessi un segno.per poter tornare a parlare con te."
Ancora non so cosa dire.
"Ora ce potremmo tornare a parlare normalmente, almeno spero, voglio davvero essere dinuovo tuo amico"
Sono ancora senza parole quindi l'unica cosa che posso fare è annuire.
Mi abbraccia.
Ricambio l'abbraccio.
Non appena ci attacchiamo sentiamo una terza vice chiamare jimin.
Il ragazzo di cui non conosco l'identità gli arruva da dietro senza dargli il tempo di dire o fare niente prendendolo in braccio allaccaindo le sue braccia attorno ai fianchi del blu.
Dopodiché gira su se stesso per poi tornare a postarlo a terra.
Ancora stordito jimin si gira verso il ragazzo misterioso.
"Taetae!"
Detto questo si fiondano l'uno sulle labbra dell'altro.
"Mi sei mancato"
Dice il più alto.
Dire che sono rimasto senza parole nuovamente è dire poco.
Il blu torna a girarsi verso di me tenendo la mano dell'altro salda nella sua.
"Hobi lui è taehyung, il mio ragazzo"
Taehyung per tutta risposta mi tende la mano libera che esito qualche secondo ad afferrare poiché ancora in stato di shock.
"Hoseok, piacere di conoscerti"
Dico dopo aver ritrovato la mia voce.
"Molto piacere sono taehyung"
Sfodera un sorriso quadrato.
"Ve bene hobi noi andiamo, ci vediamo lunedì a scuola"
Annuisco e saluto a mia volta.
È giunto il momento di portare il mio piccolo al nostro primo appuntamento.
Come da indicazioni del mio hyung entro in casa sua.
Mi tolgo le scarpe e lo raggiungo in sala da pranzo.
"Amore?"
Si gira di scatto verso di me.
"C-come mi hai chiamato?"
"Amore (?)"
Si alza correndo e viene verso di me salutandomi in braccio.
"Non mi avevi mai chiamato così, mi piace..."
Mi dice sorridendo affianco all'orecchio.
"Piccolo, non vorrei doverti scopare ora quindi per favore smetti di essere cosi eccitante."
So benissimo che a yoon non piace wuando parlo cosi, ma o faccio così oppure davvero non resterò nenache fino a sera.
Infatti, come da programma il minore scende dalle mie braccia e mi tira pure un piccolo pugno sul braccio arrossendo visibilmente.
"Stronzo"
Quanto è carino non ce la faccio.
Ora però non è il momento.
"Amore mio, ora tu vieni con me."
Gli dico prendendolo per un polso.
La sua espressione confusa mi fa capire che non ha idea di cosa stia succedendo.
Lo trascino fino fuori casa dove lascio il suo polso per chiudere la porta.
Poco dopo però afferrò la sua mano e la stringo nella mia tornando a trascinarlo con me.
"Dove andiamo hobi?"
"È una sorpresa yoonie"
"Mh, ok"
Detto ciò non parla più per tutta la durata della camminata.
Ormai è ora di pranzo quindi ho deciso di portarlo in un piccolo ristorante vicino casa.
Non è molto ma so che lui odia il cibo raffinato.
In più so che quello è il suo locale preferito.
Entriamo e la campanellina posta sulla porta continua leggermente.
Yoon non apoena riconosce il posto si mette a saltellare sul posto come un bimbo di 5 anni.
Adorabile.
Gli scompiglio i capelli e mette un piccolo broncio Ridacchio a quella vista.
Lo hyung qui è lui ma di hyung ha davvero poco.
"Come mai siamo qui hobi?"
Mi giro verso di lui e sorrido ampiamente.
"Per un appuntamento amore"
Lo vedo rimanere senza parole.
"D-davvero?"
Annuisco convinto.
Mi salta al collo stringendolo a se.
È così carino.
Quando si stacca ci avviciniamo a un cameriere chiedendo del tavolo che avevo ordinato stamattina.
Ci porta in un tavolo piuttosto appartato rispetto agli altri, come su mia richiesta.
"Ma come mai questa cosa così all'improvviso?"
"Beh, in un mese non abbiamo ancora avuto l'occasione di avere un vero e proprio appuntamento e mi sembrava giusto averne almeno uno."
Mi ricordo di una cosa.
"Ah giusto, questo appuntamento durerà fino a stasera, per oggi pomeriggio ho in mente una cosa che sono sicuro ti piacerà un sacco."
Finisco la frase toccandogli la punta del naso con l'indice.
Il viso di yoon sembra quello di un bambino a cui hanno appena dato in mano il suo gioco preferito.
Arrivano le nostre ordinazione e il pranzo passa in fretta, tra sfioramento di mani e sguardi incastrati.
Usciamo dell'edificio dopo essere andato a pagare e lo prendo per mano.
"Piccolo sai che da poco hanno spero un luna park qui in città?"
I suoi occhi si illuminano proprio come previsto.
Una volta mi aveva confessato di amare alla follia i luna park.
Entriamo dal grande cancello di entrata e già in lontananza di può notare la gigantesca ruota panoramica.
"Hobii, quello! Andiamo a fare quello"
Mi tira verso uno degli stand e da lì comincia la nostra 'avventura' tra tutte le varie attrazioni.
Arriva quasi sera, è il tramonto, Così decido che è il momento giusto.
Questa volta sono io a trascinarlo verso qualcosa.
La ruota panoramica.
Scontato certo, ma anche estremamente romantico a mio avviso.
Prendiamo una cabina e ci sediamo.
Siamo uno difronte all'altro.
È il momento giusto.
Infilo la mano dentro la mia tasca sentendo quella scatolina di velluto sorto le dita.
La avverto ma aspetto che la ruota raggiunga il suo punto più alto.
"Yoongi"
Attirò la sua attenzione
"Amore è bellissimo qui, grazie"
Riesco finalmente a distrarmi per un secondo dalla vista spettacolare.
"Da quando ti ho visto la prima volta, il mio cervello è entrato completamente in tilt.
Non riuscivo davvero più a ragionare con te nelle vicinanze.
Ti ho guardato silenziosamente per mesi.
Poi è arrivata quell'occasione, quell'occasione di conoscerti, di avvicinarmi a te.
Ho voluto coglierla al volo.
Davvero non aspettavo altro.
Sei sempre stato il mio sogno irrealizzabile ma quando ci siamo scontrati per caso quel giorno ho capito di volerti conoscere davvero  e si, una piccola speranza ha cominciato a crescere in me.
È infondo, chi l'avrebbe mai detto che saremmo arrivati a questo punto?
Io davanti a te, in una cabina di una ruota panoramica che sta sfiorando il cielo a chiederti di essere il mio ragazzo ufficialmente."
A quel punto prendo la scatolina di velluto rosso dalla tasca aprendogliela davanti.
"Quindi, yoongi, vuoi essere mio?"
Copiose lacrime scendono dai suoi occhi e le mani davanti alla bocca incapaci di tenere fermo il suo entusiasmo si alza e con un Po di fatica mi si siede in braccio.
"Sono sempre stato tuo"
Le nostre labbra si incontrano cariche di emozioni che solo tra di noi riusciamo a provare ma scesa riuscire ad esprimerle a parole le nostre lingue iniziano una danza soave quasi fossero state fatte per stare insieme.
Continuiamo a baciarti ancora per un Po fino a staccarsi senza fiato.
"Ti amo hosoek"
"Ti amo yoongi"

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