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Jimin pov's

Anche questa mattina mi sveglio Già stanco.
L'unica ragione che mi porta a togliere il mio caldo e confortante piumone di dosso è solo la convinzione che non appena entrato in quell'angusto spazio pieno di persone che sembra non sappiano cosa sia una doccia, vedrò hoseok.
Da quando quel giorno, si è seduto affianco a me e ha cominciato a parlarmi, mi sono ritrovato a voler conoscere sempre di più di quell'esuberamte ragazzo dai capelli rossi accesi e cosi anche un piccolo sentimento ha iniziato a crescere in me.
Nonostante non volessi, nonostante avessi lasciato da relativamente poco yoongi.
I miei occhi si sono focalizzati sulla figura alta e snella del minore.
I miei sentimenti non hanno fatto altro che crescere e crescere ancora, sempre di più.
Sono arrivato al punto di incantarmi  quando mi parla, fissando le sue labbra, o i suoi lineamenti cosi dolci e definiti allo stesso tempo, la sua pelle perfettamente liscia e il suo sorriso in grado di far sorridere anche la persona più triste del mondo.
Hoseok ultimamente è diventato l'unico motivo per il quale vado a scuola.
Quel giorno, quel fatidico giorno, quando ero talmente stanco da essermi addormentato addosso a lui, anche se é stato solo qualche secondo, ho potuto sperimentare la sua pelle a contatto con la mia è il suo odore invadermi le narici.
In questo mese sto mangiando poco, mi trucco di più per nascondere il pallore della mia pelle privata anche dal sonno e il viola delle mie occhiaie.
Molte volte passo intera notti a immaginare situazioni che non accadranno mai ma che mi piace pensare possano accadere.
Altra notti invece mi metto a disegnare fino all'alba.
Altre ancora a scrivere o leggere.
Sto dormendo davvero poco e ogni giorno aggiungo uno strato di fondotinta in più, ma mi va bene cosi.
In più devo dimagrire se voglio piacere a hoseok.
Quindi sto cercando di mangiare di meno.
Si, ce la farò.
Ma se non gli piacessero i ragazzi?
O ancora se gli piacessero, ma fosse già attratto da qualcun'altro?
Magari molto più bello di me.
Magari è già fidanzato e non lo so.
O forse piace a qualcuno e non appena lo saprà si metterà con questa persona.
Non posso permetterlo.
Devo arrivare prima io.
Gli chiederò di uscire.
Domani a scuola gli lascerò un bigliettino.
Anzi no, glielo dirò a voce.
Voglio dimostrare quanto coraggioso io sia.
Si, farò così.

Passo tutta la notte a preparare il discorso che avrei fatto l'indomani a hoseok e a progettare nei minimi dettagli la nostra uscita.
Una volta finito di preparare tutta la mia "lista delle cose da fare" ed averla appuntata sia su carta che mentalmente decido di lasciarmi un po di tempo per fantasticare su quel bellissimo ragazzo dai capelli rossi fuoco.
Passano vari minuti, o cosi mi sembrava, finché non prendo il cellulare tra le mani guardando l'ora.
5.35 am
Cazzo,
Un altra notte insonne.
Tra mezz'ora devo iniziare ad alzarmi ed a prepararmi per la scuola.
Decido di anticipare il tutto.
Tanto non avrei dormito comunque.
Ne approfitto per buttarmi sotto la doccia con l'acqua bollente scorre su tutto il mio corpo ancora indolenzito.
Me la prendo con calma essendo in anticipo e circa 20 minuti dopo esco asciugandomi il corpo con un asciugamano bianco che poi lego in vita.
Scendo in cucina sempre con calma e mi appresto a fare colazione.
Dopo i miei soliti 10 minuti a fissare un punto indefinito davanti a me per rendermi effettivamente conto di essere al mondo, decido di avviarmi in camera da letto prendendo la divisa scolastica.
La indosso e spruzzo un Po di profumo sopra, ovviamente il mio preferito alla vaniglia.
Mi reco in bagno davanti allo specchio a testa bassa.
Non voglio alzare il viso per vedere quell'obrobrio che é quest'ultimo, riflesso.
Purtroppo mi arrendo al fatto che per truccarmi devo alzare lo sguardo.
Rimando quel momento il più possibile cominciando a tirare fuori trucchi su trucchi
Il fondotinta, ormai diventato mio migliore amico, e la matita nera fanno come sempre da correttore per la faccia che, purtroppo, mi ritrovo.
E dopo circa mezz'ora osservo il risultato del mio lavoro.
Molto meglio.
Preparo lo zaino con tutto il necessario e mi avvio fuori casa.
La scuola non dista molto quindi cammino lentamente godendomi la fresca brezza mattutina che mi sferza il viso dolcemente.
Arrivo davanti al grande cancello in ferro battuto che oltrepasso a sguardo basso.
Arrivo in classe appoggiando delicatamente lo zaino sul banco e ripassando mentalmente tutto ciò che avrei dovuto fare.
Mi concentro talmente tanto che non mi accorgo che un piccoli raggio di sole si è seduto accanto a me è mi sta guardando sorridente come sempre.
In un piccolo momento di distrazione in cui faccio un grosso respiro e sussurro un "ce la puoi fare jimin, non è niente di complicato"
L'occhio mi cade alla mia destra e sussulto preso alla sprovvista.
Arrossisco immediatamente.
Mi avrà sentito?
"Buongiorno jimin-ssi, come stai?"
Il dolce sorriso che orna costantemente le labbra del rosso persiste e anche le mie labbra si piegano all'insù osservando cotanta bellezza.
"B-bene hobi, tu?"
E ora perché balbetto?
"Bene bene"
Fa una piccola pausa come se volesse chiedermi qualcosa ma stesse riflettendo se fosse opportuno o no.
Alla fine si decide.
"Che intendevi con quella incitazione a te stesso prima? Che devi fare?"
Lo sapevo.
Mi ha beccato con le mani nel sacco.
"Oh, ehm- io- si, ecco-"
Non riesco a formulare una frase di senso compiuto e vergonandomi di me stesso abbasso lo sguardo sulle punte delle mie scarpe arrossendo.
Prendo un bel respiro.
Tutto il mio piano sta andando in frantumi.
Riprendo le redini del discorso qualche minuto dopo in cui hobi ha aspettato pazientemente mi calmassi.
"Io- ecco- volevo chiederti una cosa..."
Non oso alzare lo sguardo per incontrare i suoi occhietti curiosi.
"Si dimmi"
Deglutisco rumorosamente.
"Volevo chiederti se ti andava di- beh di uscire con me questo pomeriggio."
Sputo fuori tutto in un sol colpo e mi azzardo anche a sollevare lo sguardo per incontrare il suo confuso che cerca di metabolizzare quanto appena accaduto.
Dopo vari secondi in cui il mio cuore ha preso a martellare velocemente contro il mio petto aspettandosi un possibile rifiuto , finalmente ricevo una risposta.
"Uh mi spiace jiminie, oggi pomeriggio non posso, devo aiutare mia mamma in casa, ma possiamo uscire domani."
Mi sorride.
Il mio cuore fa una capriola.
"Pensa che stavo per chiedertelo io"
Aggiunge poi.
E altro che capriola, a quel punto sento il mio piccolo cuoricino fare i salti mortali.
"D-davvero?"
Rimango spiazzato da quell'affermazione.
Annuisce convinto mantenendo la solita espressione.
"V-va b-bene allora, usciamo domani pomeriggio."
Dico ancora incredulo.
Ho un appuntamento con jung hoseok.
HO UN FOTTUTO APPUNTAMENTO CON HOSEOK.
ok, devo calmarmi.
Provo a rimanere più indifferente possibile, per quanto riesca ovvio.
"Quindi...abbiamo un appuntamento?"
Gli chiedo titubante.
La sua bocca si schiude prendendo la forma una piccola "o" ma questo dura solo pochi millesimi di secondo.
" Beh si se vuoi definirlo cosi"
Il solito sorriso regna nuovamente sul suo volto.
Quel sorriso che farebbe invidia a una divinità.
Quel sorriso di cui mi sto lentamente innamorando.
O forse è solo una cotta, lo spero davvero, odio innamorarmi.
Passo tutta la lezione a cercare di fissare il minore senza farmi vedere.
Ogni tanto noto che prende fuori il cellulare quindi lo faccio anche io.
Le ore passano e arriva il momento di salutarci dato che quella era stata la nostra ultima lezione insieme per oggi.
"Allora Io vado."
Dico portando una mano dietro alla nuca.
"Va bene jiminie, ci vediamo domani"
A quel punto, preso da non so bene nenache io quale istinto, lo fermo mentre già si stava girando per andarsene e mi catapulta tra le sue braccia.
Lui inizialmente sorpreso rimane per un Po fermo e spaesato.
Quando finalmente si rende conto della situazione avvolge le sue braccia attorno alla mia schiena e mi sembra di sognare.
Così tante volte avevo provato ad immaginare come sarebbe stato abbracciarlo ma ora che lo sto provando davvero è tutta un altra cosa.
Aimè arriva il tempo in cui devo lasciarlo andare.
Lui è il primo a staccarsi.
"Ciao jiminie"
Mi saluta per poi voltarsi e andare verso la sua prossima aula.
Rimango li a fissare la sua schiena perfettamente proporzionata che si allontana sempre di più.
É stato diverso da quello che provavo quando mi abbracciava yoongi ma mi è piaciuto tanto uguale, se non di più.
Il suo profumo è dolce ma allo stesso tempo deciso.
Lo adoro.
Mi ha ricordato il profumo delle fragole in piena estate.
Mi prendo ancora qualche secondo per metabolizzare il fatto che, domani avrei avuto un appuntamento con lo stesso ragazzo che ho appena abbracciato.
Resto nel mio mondo finché non mi accorgo di essere in ritardo per la lezione.
Mi metto a correre per arrivare in tempo e arrivo con il professore, il quale mi fa entrare in aula e accomodare.
Mi perdo nuovamente tra i miei pensieri non badando a una sola parola di cio che esce dalla bocca dell'insegnante.







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