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Hoseok pov's

Mi alzo dal mio comodo letto ancora stanco da tutte le emozioni provate il giorno prima.
Svogliatamente mi lavo e mi preparo per la scuola.
Esco di casa camminando lentamente godendomi a pieno quell'alba un Po in ritardo.
Sono sicuro oggi sarà piuttosto imbarazzante ma conoscendo jimin ha bisogno del suo tempo per metabolizzare la cosa.
Sorpasso il grande cancello in ferro battuto e faccio il mio ingresso nell'atrio della scuola.
Una cosa in particolare attira la mia attenzione.
Un sacco di gruppetti parlano tra loro sottovoce ma non appena passo affianco a loro si zittiscono immediatamente.
Cosa avranno da parlare?
Nonostante mi sforzi di capire di cosa parlino nessuno delle tante voci sussurrate arriva chiarmente al mio orecchio.
"È lui?"
L'altra ragazza annuisce alla sua amica.
L'unica frase che sono riuscito a captare.
Cosa sta succedendo qui?
Entro in classe leggermente in anticipo.
Mi siedo al solito posto ricordandomi poi si trovi affianco a jimin.
Non faccio in tempo ad alzarmi che proprio il ragazzo dai capelli blu elettrici fa il suo ingresso in aula sedendosi al proprio posto.
È sciupato, ha le occhiaie ben definite sotto i suoi occhi rossi e smorti, la pelle pallida e il naso e le labbra bordeaux.
I capelli sono scompigliati e sembrano quasi aver perso la propria lucentezza e vita.
Non mi rivoge nenache un occhiata, si limita a ignorarmi.
Vorrei fare la stessa cosa ma non riesco a non pensare che il suo aspetto ora è colpa mia.
Solo mia.
Decido di tentare una volta sola provando ad attirare la sua attenzione.
Nel frattempo la classe si è riempita dando nuovamente il via a quei sussurri tanto odiosi.
"Jimin..."
Provo a mettergli una mano sulla spalla e lui inizialmente si spaventa a quel contatto improvviso.
La sua espressione si contrae in una quasi schifata e con una spallata sposta la mia mano.
Non voglio stia male per me.
Non voglio.
Noto entrare anche yoongi che si limita a rivolgermi un'occhiata veloce che però non mi sfugge.
Si siede al proprio posto prendendo il cellulare.
"Ush, la coppietta felice ha dei problemi?"
É uno dei nostri compagni,
di cui momentaneamente non ricordo il nome a parlare.
Mi accorgo solo dopo vari minuti che stesse parlando di me è jimin.
"Cosa cazzo stai dicendo?"
Chiedo cominciando ad alterarmi.
Che diritto ha di dire una cosa del genere?
Forse è di questo che parlavano tutti prima.
Del fatto che io e jimin saremmo una coppia?
"Beh non mi sembrava ieri al karaoke aveste tutti questi problemi"
Jimin rimane paralizzato davanti alla scena.
Lo vedo sbiancare ancora di più.
"E tu park? Non rispondi? infondo ormai lo sa tutta la scuola che siete gay cosa ti cambia?"
Cerco in tutti i modi di tenere per noi la cosa ma a quanto pare é impossibile.
"Ma i cazzi vostri? Vi è così difficile? Avete prove a riguardo? Non mi pare proprio quindi se non sapete come stanno le cose state zitti che fate più bella figura."
Proprio in quel momento sento lo sguardo di tutta la classe addosso incluso quello di...yoongi.
"Questa dice il contrario"
Il ragazzo di cui ancora non ricordo il nome sventola tra le dita una fotografia.
Mi avvicino con solo rabbia e voglia di prenderlo a pugni.
Gli strappo la fotografia dalle mani e rimango pietrificato.
È una foto scattata nel momento in cui jimin mi ha baciato.
Come hanno fatto ad averla?
La stanza era chiusa.
Afferro il modo davanti a me per il colletto.
"Dove l'hai presa?"
Comincio a urlare sempre di più attirando anche l'attenzione di chi prima non ci stava guardando.
"Non ti dice niente la parola 'privacy' eh?"
"Ce ne sono sparse per tutta la scuola tesoro, ora è  inutile mentire, semplicemente dire che state insieme e basta" 
Sto per ribattere ma il rumore di una sedia che viene trascinata sposta la mia attenzione sul proprietario.
Che a sua volta inizia a correre uscendo dall'aula e sbattendo la porta alle sue spalle.
Yoongi.
Devo prendere una decisione alla svelta.
O corro dietro yoongi o picchio questo verme.
In tutto questo noto il volto di jimin rigato dalle lacrime.
Non posso sopportarlo, non dinuovo e sempre per colpa mia.
Basta, non sopporto più che le persone soffrano a causa mia.
Nonostante tutto tengo tantissimo a jimin.
Odio vederlo in questo stato.
Stringo ancora più forte il colletto del parassita davanti a me avvicinado il mio visto al suo minacciosamente.
"Tu, brutto verme schifoso, sei stato tu? Per quale motivo poi? eh? Rispondi!"
Ormai sto urlando.
"Non sono stato io, nessuno sa chi sia stato io ho solo esposto i fatti"
Contina a tenere il suo ghigno e l'aria di chi se ne sta fregando altamente.
Yoongi.
Il mio cervello metabolizza solo questa parola.
Devo andare da lui.
La sua espressione quando è uscito mi ha ferito nel profondo.
Sembrava stesse per piangere.
Il mio yoon stava per piangere.
Lascio andare il ragazzo davanti a me facendolo cadere a terra dalla forza con cui l'ho lasciato andare e comincio a camminare velocemente verso la porta.
Esco sbattendola a mia volta trovandomi davanti il professore intento ad entrare in aula.
"Jung che cosa st-"
Non lo lascio finire la frase, o forse sono io a non sentirla"
Comincio a correre per il corridoio con un unico pensiero in testa.
Devo trovare yoongi.

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