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Il suo corpo freddo era ancora affianco al mio..
Riuscivo a sentire il suo respiro irregolare sulla mia pelle, e le sue mani posarsi sulla mia vita.

Mi slegò i polsi e immediatamente mi spostai da lui, rannicchiandomi il più possibile in me stessa, girandomi dall'altra parte del letto.

Sentii una piccola risata da dietro le mie spalle e una mano posarsi sulla mia schiena...
Delle lacrime iniziarono a scorrere lungo le mie guance..
Jeff si sdraiò vicino a me, aprendo bocca.

Jeff: Che hai adesso?

Sofia: ...

Jeff: Non parli più, vedo...
Il gatto ti ha mangiato la lingua?

Sofia: Mi hai stuprata! Che cosa vuoi che dica?
Vuoi un applauso??

La mia vista continuava ad offuscarsi a causa delle lacrime..
La mia voce era tremante e la mia pelle rabbrividiva a contatto delle sue dita che mi sfioravano.

Jeff: Anche 20 di applausi...

Mi scansai maggiormente da lui, facendogli capire che non doveva toccarmi...

Lui di risposta mi afferrò per la vita avvicinandomi bruscamente a lui, facendo schiantare violentemente la mia schiena contro al suo petto..

Jeff: Stai ferma..
Pare che io non sia stato abbastanza violento con te, visto che trovi ancora il coraggio di pormi resistenza..

Mi mise il pollice in bocca, tirando la mia testa all'indietro..

Jeff: Tu adesso andrai a dormire, ok?
Non voglio ucciderti, almeno non adesso..
Sei una vittima alquanto interessante...

Lasciò andare il mio viso alzandosi e prendendo qualcosa da un piccolo armadio nell'angolo della piccola camera..

Io chiusi gli occhi rannicchiandomi maggiormente, cercando di coprire il mio corpo avvolgendo le braccia sul mio seno.

Sentii una coperta posarsi su di me e il freddo corpo di Jeff sdraiarsi a fianco..

...

Mi svegliai di soprassalto..
I raggi del sole filtravano dalla piccola finestra sporca, illuminando la stanza.

Mi alzai velocemente notando che lui non era vicino a me.

Mi guardai attorno per confermare della sua assenza, notando che i miei vestiti erano posizionati dall'altra parte del letto.

Le pareti della piccola camera erano in legno scuro e sembrava che stessero per cedere da un momento all'altro...

C'era un piccolo comodino con sopra vari oggetti tra qui foto, e quaderni malridotti...

Mi alzai vestendomi velocemente, dirigendomi alla porta per controllare se fosse aperta..
ma sfortunatamente era chiusa a chiave...

Mi diressi davanti al comodino aprendo i vari cassetti, sperando di trovare un'arma o qualcosa per aprire la porta e svignarmela, ma la fortuna si rifiutava di aiutarmi...

Presi le varie foto osservandole una ad una..
Il soggetto delle foto era costantemente un ragazzino che sembrava avesse dai 14 ai 16 anni, con capelli castani e occhi azzurri...
In alcune foto era abbracciato con un'altro ragazzo, mentre sfoggiava un dolce sorriso...
Era il sorriso di una persona spensierata, piena di gioia e felicità...

Aprii un quadernetto in cuoio, iniziando a sfogliare le sue sottili pagine giallastre...

Iniziai a leggere alcune parole scoprendo mano a mano che si trattava di un diario..

𝔅𝔢𝔫𝔳𝔢𝔫𝔲𝔱𝔞 𝔫𝔢𝔩𝔩𝔞 𝔪𝔦𝔞 𝔪𝔢𝔫𝔱𝔢 [𝔍𝔢𝔣𝔣 𝔱𝔥𝔢 𝔨𝔦𝔩𝔩𝔢𝔯]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora