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Feci strisciare la mia schiena contro al muro, per poi sedermi a terra, portando le mie ginocchia al petto, raggomitolandomi in me stessa.
Senza accorgermene, mi addormentai...

...

Mi risvegliai sul letto con i polsi e le caviglie legati nuovamente...
Ero completamente stordita e avevo solo la cannottiera e le mutande addosso...

Alzai lo sguardo notando che fuori si era già fatto buio, la porta della piccola camera era aperta e riuscivo a sentire delle voci...
Una era apparentemente di Jeff, mentre l'altra non l'avevo mai sentita..

Jeff: Si..si..certo..

Sconosciuto: Bene...

Jeff: Ma promettimi che se scappa me la riporterai.. Viva.

Sconosciuto: Non posso prometterti cose che sono destinato a non fare...

Jeff: Toby.. Ti ammazzo con le mie mani, se lo fai. Ok? Non sto scherzando.
E avverti tutti gli altri, in caso la trovassero un giorno.

Toby: Certo... Posso andarmene ora? O vuoi qualcos'altro?

Jeff: Vestiti.. cibo... Roba per lei, insomma.. così che non mi schiatti di fame.

Toby: Devi segnarmi la lista della spesa, a sto punto?

Jeff: Hahaha, molto divertente Toby..
Vai via adesso.

Toby: Si.. ti avverto però...
Non è al sicuro qui, se la vuoi tenere.

Jeff: Lo so.

Toby: Ci sono esseri molto più potenti di te Jeff. Accettalo.

Jeff: Smettila di farmi la predica, vattene prima che si svegli la ragazza..

Toby: ..Ci vediamo domani...tornerò presto.

Non riuscivo a capire...
Jeff stava parlando con un certo Toby...
Ticci Toby?!
Oh porca puttana...
E se esiste lui, allora significa che esistono tutte le creepypasta??
Ma dove cazzo sono capitata?!!
E poi, che cosa intendeva Toby nel dire che non sono al sicuro qui? C'è gente che vuole farmi del male??
Beh.. c'è già Jeff ad avere questo ruolo..

Dopo di che sentii la porta d'ingresso chiudersi, e dei passi felpati dirigersi nella mia direzione..

Jeff: So che sei sveglia.

Sofia: ...

Jeff: Hai per caso sentito la mia conversazione con un ragazzo?

Sofia: Intendi un certo Toby?

Jeff: Che hai sentito?

Sofia: Slegami e ti dirò tutto.

Jeff: No.

Sofia: Torno a dormire allora.

Jeff: Bene.

Lui si avvicinò di scatto prendendo il suo coltello dal piccolo comodino posto vicino al letto, iniziando a guardarmi con un sorrisetto divertito in volto.

Sofia: Nonononono, non in quel senso..

Jeff: Troppo tardi...

Portò una mano sul mio viso, coprendomi gli occhi...

Sentii la lama del suo coltello sul mio collo...
Continuava a muovere la sua punta affilata sulla mia pelle, per poi premerla, facendo colare del caldo liquido cremisi, scatenando in me un piccolo dolore superficiale...

Sofia: Cosa mi vuoi fare?!!..

Jeff: Stai zitta...

Si sollevò da me, aprendo il cassetto del comodino, prendendo un rotolo di scotch, per poi strapparne un pezzo e mettermelo sulla bocca, in modo da sigillare le mie labbra...

𝔅𝔢𝔫𝔳𝔢𝔫𝔲𝔱𝔞 𝔫𝔢𝔩𝔩𝔞 𝔪𝔦𝔞 𝔪𝔢𝔫𝔱𝔢 [𝔍𝔢𝔣𝔣 𝔱𝔥𝔢 𝔨𝔦𝔩𝔩𝔢𝔯]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora