•SLENDERMAN'S POV•
Al caro Jeff bastò quel piccolo momento di distrazione per facilitare la mia entrata in scena.
L'atto fu veloce ed indolore. Entrai di soppiatto nell'abitacolo per poi rapire la ragazza, facendole completamente perdere i sensi.
Lui credeva di potermi seminare, di potermi prendere in giro.
Peccato che alla fine si è preso in giro da solo.
Era completamente testardo e fuori di se.
Come poteva credere di riuscire a fuggire senza rispettare il nostro patto? Come?!
Era a conoscenza delle conseguenze del suo gesto da egoista arrogante.
Ed ormai per lui era troppo tardi per tornare indietro.
La ragazza era nelle mie mani, e avrei fatto di tutto per piegarla ai miei voleri.
Per fare di lei la mia Proxy.•SOFIA'S POV•
Aprii lentamente gli occhi, sentendomi estremamente stordita e dolente.
Ero seduta su una sedia situata al centro di quella che mi dava l'impressione di una vecchia e polverosa cantina, con i polsi e le caviglie legate con una ruvida fune.
La stanza era scarsamente illuminata da una luce lampeggiante al neon. Sentivo la bocca impastata e la mia vista farsi sempre più sfocata...
Non sapevo minimamente dove mi trovavo.
Non mi ricordavo nulla di cos'era successo.
Ero solamente in pensiero per Jeff...
L'unica persona di cui potevo fidarmi era lui.
Necessitavo solamente di lui.
Del mio Jeff...Iniziai a strattonare violentemente le mie braccia con l'intento di allentare il nodo della fune, fallendo nell'atto.
Improvvisamente sentii delle strane e fastidiose interferenze invadere i miei timpani, straziando il mio udito... La mia testa girava vorticosamente e la mia vista non smetteva di peggiorare...
Era tutto così confuso e surreale...
Non riuscivo più a distinguere la realtà dalla fantasia.
Una strana, alta ed esile figura dalle sembianze umanoidi si materializzò improvvisamente di fronte ai miei occhi...
Essa aveva addosso uno smoking nero e un volto bianco privo di occhi, naso e bocca...
A seguire della sua comparsa, una voce iniziò a rimbombare nella mia mente, facendomi rabbrividire...Slenderman: Era ora che ti svegliassi.
Sofia: D-Dove sono..?
Slenderman: Nei sotterranei della mia mansione.
Sofia: Sotterranei?! Che diamine ci faccio qui??
Slenderman: Calma e non ti agitare.
Vorrei poter avere una conversazione civile con te.Sofia: Non penso che rapirmi, rinchiudermi qui e legarmi come se fossi un salame sia poi così tanto civile.
Slenderman: Non avevo altra scelta.
E poi che cosa ti aspettavi? Un invito da parte mia per bere il tè delle cinque?Sofia: No, ma non sono nemmeno un oggetto da sballottolare qua e la.
Sono un essere vivente come tutti voi.
Anche io merito di venire rispettata e temuta...
Sono stanca di venire sempre rapita, rinchiusa in diversi luoghi e ritrovarmi sempre legata ed imbavagliata.Slenderman: Capisco come ti senti e hai il diritto di essere arrabbiata e stufa di vivere questa vita ormai priva di senso.
Sofia: Se mi capisci allora perché sono legata e rinchiusa qui con te?
Slenderman: Perché non mi fido di te e della tua anima corrotta.
Sofia: A-Anima corrotta? Che razza di idiozia è mai questa?
Senti, perché non la finiamo con questa pagliacciata e mi lasci andare?
Jeff sarà preoccupato, e io voglio andarmene da qui.Slenderman: Jeff? Preoccupato per te? Non credo proprio.
A sentire quelle parole sentii improvvisamente di avere un nodo alla gola e il respiro cominciare a farsi irregolare, insieme ai battiti del mio cuore...