Meetings||6°

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La mattina seguente ci eravamo svegliate molto tardi, immerse nel caos che avevamo creato la sera precedente: c'erano piume dappertutto, mollette, smalti e lacci per i capelli sparsi un po' a caso sul ripiano sotto lo specchio, e i cuscini, accatastati nell'angolino della stanza, impedivano alla porta della camera di aprirsi. Nonostante tutto quel disordine, mi ero davvero divertita con Lucy, senza pensare affatto a Jeremy o a Luke.

Dopo quel giorno, avevamo iniziato a trovarci spesso l'una a casa dell'altra e a uscire insieme, anche solo per un gelato o per studiare insieme, dato che la mia situazione scolastica non era di certo tra le migliori. In letteratura e in filosofia mi sembrava tutto così facile, e capivo tutto al volo, mentre il vero disastro erano le materie scientifiche: di certo l'aiuto di Lucy era sempre ben accettato! Lei era davvero il mio faro nella nebbia, mi dava sempre ottimi consigli e mi aiutava ad essere felice.

Quel giorno, più o meno una settimana e qualche giorno dopo quel fatidico girono, Lucy ed io decidemmo di fare una passeggiata nel centro di Sidney per guardare le vetrine e magari prendere anche qualche dolcetto in pasticceria, perché secondo il suo parere ero troppo magra, dovevo ingrassare! E quindi, quale scusa migliore per mangiare cioccolata e dolci fino a scoppiare?

Così iniziammo a passare di negozio in negozio, provando decine e decine di abiti diversi. A fine pomeriggio ci ritrovammo entrambe cariche di borse, borsine e borsette contenenti i nostri acquisti: Lucy trovò un abito stupendo di color acquamarina che si intonava perfettamente ai suoi occhi grigi e che la fasciava mettendo in risalto il suo fisico slanciato e le sue curve, a cui abbinò un paio di scarpe con il tacco e una poschette; mentre io trovai una gonna a fiori a vita alta, a cui abbinai un paio di parigine dello stesso colore, una camicetta e un paio di tacchi alti.

Quindi, eravamo sulla strada del ritorno, costeggiando le spiagge, quando vidi un ragazzo in lontananza che sembrava proprio Luke! In quel preciso istante stavo proprio pensando a tutt'altro, e lui era il mio ultimo pensiero. Quando scorsi la sua figura, lo vidi in compagnia di un altro ragazzo moro e sorridente, con cui sembrava molto in confidenza. Aveva infatti un'aria molto rilassata e serena, e camminava tranquillamente guardando il mare. Non mi aveva ancora notata, ma, non appena lo fece, mi dedicò un sorriso a trentadue denti che illuminò all'istante quella giornata serata di fine ottobre, poi si fermò difronte a me:

-Hey Sophie! Hai visto che bello che è il mare oggi?-

Lo disse senza staccare gli occhi dai miei, quasi come se non gli importasse affatto del mare, trasformando questa frase così innocente in qualcosa di più. Quello sguardo così intenso unito a quella sua voce improvvisamente roca aveva creato un'atmosfera intima e dannatamente sexy... che mi aveva fatto arrossire fino alla punta dei capelli. Mi sentivo le guance andare a fiamme e tingersi di un prepotente color ciliegia, e non aiutava il fatto che fossi anche in compagnia.

In quel momento sentii un lieve -Ehm..- provenire da dietro alla spalla di Luke, quasi per ricordare anche a lui che non eravamo soli. Presi quindi in mano la situazione e presentai una Lucy più timida e sorridente del solito a Luke e al suo amico, il quale si presentò come Calum, Cal per gli amici.

Fu qui che cadde un silenzio imbarazzante, perchè nessuno sapeva cosa dire. In fin dei conti, non è che fossi così in confidenza con Luke, ci eravamo incontrati solo una volta e non ci eravamo scambiati che poche parole. Quindi Calum, che evidentemente era un tipo molto loquace, tentò di intavolare una conversazione.

-Allora ragazze, avete fatto spese eh?- disse notando il numero di borse che avevamo con noi.

Lucy gli rispose prontamente -Eh già, abbiamo trovato molte cose carine. E voi invece dove andate?-

-Luke sta andando a casa, mentre io sto andando in quel nuovo locale che hanno aperto poco lontano da qui. Si chiama "Summer day" credo, o comunque qualcosa del genere. So che danno una festicciola, vi va di venire?-

Lucy mi guardò, evidentemente tentata.

-Io passo, non sono proprio il tipo da feste. Ma tu, Lucy, se vuoi, vai pure!- dissi.

-Non so. Adesso devo andare a casa, non ho ancora cenato, ma forse farò un salto più tardi!-

-Guarda che ci conto! ahaha-

Per tutto il tempo, Luke non aveva detto nulla, ma si era limitato a tenere i suoi occhioni azzurri fissi su di me, ed era stato molto difficile evitare di guardarlo. Quindi, quando fu il momento dei saluti, ci salutammo brevemente, e, mentre ognuno stava riprendendo la propria strada, le nostre mani si sfiorarono involontariamente, provocandomi dei brividi sulla schiena.

Tornando a casa, parlai con Lucy di quello strano incontro, e il primo commento che fece fu:

-Caspita, Luke ti stava proprio mangiando con gli occhi, penso che tu gli piaccia! E hai visto il suo amico?-.

Quindi mi confidò che le era molto piaciuto Calum, le era sembrato un ragazzo divertente e, soprattutto, molto molto carino, tanto che stava davvero prendendo in considerazione di andare alla festa. Mi pregò inoltre di andare con lei, ma io le risposi dispiaciuta che non ero un'amante delle feste e che stavo già pensando di fare un salto in libreria. A quel punto eravamo arrivate all'incrocio in cui le nostre strade si dividevano, quindi, dopo esserci abbracciate e salutate, le suggerii di andare alla festa per conoscere Calum, e, magari, di portare anche uno dei suoi amici.

Invece, io quella sera andai, come avevo programmato, in biblioteca, dato che non l'avevo ancora visitata dal mio trasferimento, ed ero rimasta senza libri da leggere.

Appena arrivai, mi trovai difronte ad un edificio enorme, al cui interno trovai tre piani di scaffali di libri: ero estasiata, non avevo mai visto così tanti libri tutti insieme, nel vecchio paese, l'unica biblioteca che c'era, era minuscola e bisognava sempre ordinare i libri in qualche città vicina.

Rimasi così per qualche attimo impalata sulla soglia ad ammirare questo paradiso: i libri erano davvero la mia passione, e non smettevo mai di leggere.

Quindi entrai e, sempre ammirando tutti quei libri, iniziai a passare con lo sguardo alcuni scaffali, accarezzandone con la mando il dorso, quasi come se fossero sacri.

In quel momento, un ragazzo dai capelli rosso fuoco (evidentemente tinti) comparve al mio fianco mentre cercava un libro. Mi guardò e sorrise.

-Questa è la prima volta, eh?-

Annuii -È davvero così evidente?-

-Abbastanza- rispose lui ridendo -Io abito qui da sempre, ma ogni volta che entro qui dentro, sono sempre affascinato come la prima volta! Io sono Michael, comunque!-.

-Io invece sono Sophie!-

Iniziammo così, e trascorremmo l'intera serata a chiacchierare, a ridere e a scherzare, interrotti solo da alcuni messaggi che Lucy mi mandò per tenermi al corrente della sua serata con Cal, e Michel, o Mike, come voleva essere chiamato, fu davvero un'ottima compagnia, tanto che, in breve diventammo amici.

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#spazio autrice

Hey lettori / lettrici, ♥

Ecco qui il nuovo capitolo, spero davvero che vi piaccia.

Cosa ne pensate?

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Bacioni,

Lucasgirl♥

Never doubt || HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora