Luke's POV
Sophie finì il suo triste racconto con i bellissimi occhi offuscati dalle lacrime, che ormai scendevano copiose sulle guance, facendole colare il trucco. Ma anche così, devastata e straziata, era comunque la ragazza più bella che avesssi mai visto.
Era stato davvero difficile ascoltare, ma lo era stato ancora di più per lei raccontare, tanto che spesso, specialmente verso la fine, era stata interrotta dai singhiozzi del pianto. Quando arrivò alla fine, quasi con sollievo, esplose in un pianto disperato, ed io l'abbracciai stretta, per farle capire che io ero lì, che non l'avrei abbandonata, non anche io.
Sophie appoggiò la testa sul mio collo e ricambiò l'abbraccio con disperazione: rimanemmo così, in quest'intreccio per molto tempo, lei piangeva e io le accarezzavo i capelli, morbidi proproo come avevo immaginato.
Sentivo sul collo il suo respiro frammentato che mi causava brividi lungo tutta la schiena, e il suo petto, sempre meno scosso dai singhiozzi del pianto che si stava esaurendo, aderiva completamente al mio, tanto da farmi sentire i battiti accellerati del suo cuore.
Il suo essermi così vicina e totalmente abbandonata tra le mie braccia mi scombussolò interiormente, provocandomi l'istinto di avvicinarla ancora di più a me per avere qualcos'altro.
"Cazzo" pensai cercando di controllarmi, "come può una ragazza avere quest'effetto devastante su di me?"
Era straziante averla così vicina, tenerla tra le mie braccia, senza che fosse davvero mia. Ma, realizzai in quel momento, l'avrei aspettata fino a che non sarebbe stata pronta per una nuova relazione, perché Sophie ne valeva davvero la pena. Era una ragazza così forte all'apparenza e così fragile dentro, che mi faceva desiderare di stare sempre al suo fianco per evitarle ogni dispiacere.
La strinsi ancora di più nell'abbraccio, tanto da sollevarla da terra. Dopi poco, lei si staccò da me e, guardandomi dispiaciuta, cercò di asciugarsi i segni delle lacrime. Così, avvicinandomi un poco a lei, le sussurrai all'orecchio:
-Sorridi, perché quando lo fai sei bellissima! -Sophie rimase inizialmente stupita dalla mia frase, ma poi, dopo quest'attimo d'esitazione, mi regalò un sorriso stupendo, che le illuminò tutto il viso.
-Luke, scusa davvero, non avrei voluto che tu mi vedessi così! E, inoltre, ti ho sporcato tutta la camica..-
-Non ti preoccupare, m'importa solo che tu stia bene-.
Sophie annuì e cercò di sistemarsi il vestito, ormai sporco e bagnato di lacrime. Dopo aver rimirato il proprio riflesso nel finestrino, si rivolse a me.
-Io non posso rientrare in questo stato. Chiamo i miei e torno a casa, tu se vuoi torna pure dentro!-
-Ma figurati, ho la macchina, ti accompagno io!-
-Non devi...-
-È deciso, vieni dai!-
-Mmh... -
Sophie mi ringraziò con una vocina riconoscente e bonariamente rassegnata, e mi seguì fino alla mia macchina, che era parcheggiata poco più in là. Da perfetto gentiluomo, le aprii la portiera e lei si accomodò sul sedile a fianco del guidatore della mia macchina.
Non appena fui salito anche io, accesi la macchina e iniziai a fare retromarcia, mentre lei cercava di sistemarsi il trucco pulendo le sbavature con dei fazzolettini che aveva trovato nel cruscotto. Mentre accendeva la radio e trovava una stazione di musica che potesse piacerle, mi spiegò che non voleva che i genitori scoprissero che stava di nuovo male a causa di Jer, e iniziò a raccontarmi di come erano stati duri i giorni e i mesi dopo che lui se ne era andato, giorni di dolore immersi nella compassione altrui.
Il tragitto fino a casa sua fu molto breve, ma la nostra conversazione fu così appassionante, che, non appena arrivai, spensi la macchina fuori dal cancello di casa sua e continuai a parlare con lei ininterrottamente.
Quella sera fu davvero ricca di rivelazioni, scoprimmo molto l'uno dell'altra. Lei mi rivelò che le piaceva il suono della pioggia e il gracidare delle rane nelle nottate serene, e che sperava una giorno di diventare giornalista o scrittirice, perché scrivere l'appassionava molto. Io le raccontai di mio padre, che se ne era andato in un'operazione militare quando i miei fratelli ed io eravamo molto piccoli, lasciandoci soli con nostra madre, che aveva provveduto a crescerci da sola.
Oltre che bellissima, avevo scoperto che Sophie era anche molto intelligente: leggeva libri su libri con la stessa velocità con cui s'abbuffava di dolci, che erano la sua droga.
Parlammo per molto, tanto che rimanemmo in macchina sotto casa sua per circa un'oretta, fino a che notammo che di era fatto davvero tardi, e così giungemmo alla fine del nostro discorso.
Prima di andarsene, Sophie si schiarì la gola e, con espressione più sera, iniziò a parlarmi.
-Stasera sono stata molto bene e mi sono aperta con te, più di quanto abbia mai fatto con nessuno. Mi hai capita subito e non hai provato pena per me. Ti sono davvero grata di questo. Ora che ti ho raccontato tutto, spero che potremo diventare amici!-
-Certo...-
Amici non era esattamente quello che volevo, ma, sapendo tutto ciò che aveva passato, me lo sarei fatto bastare, per ora. Le sarei stato accanto fino a che non avesse superato Jer, l'avrei aspettata.
Sophie, prima di scendere dalla macchina, mi stampò un lieve bacio impacciato sulla guancia, imprimendomi del suo dolce profumo.
La guardai avviarsi verso casa, cercare le chiavi nella borsa e aprire il portone di casa sua. Qui si girò e mi regalò un bellissimo sorriso.
Quando fui sicuro che non mi avrebbe più sentito, sussurrai, tra me e me:
"Sophie Walker, Ti aspetterò sempre..."
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Buongiorno lettori/lettrici♥
Cosa ne pensate del dodicesimo capitolo?
Guardate che insieme a questo capitolo ho pubblicato un avviso molto importante, quindi passate a leggerlo!♥
Passate tutti a leggere "Fall" di xAmnesia96x, perché è davvero una storia stupenda, appassionate e intrigante, che merita di essere letta!
Buona lettura♥
Bacioni,
Lucasgirl♥
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Never doubt || Hemmings
FanficSophie si è appena trasferita: paese nuovo, scuola nuova, compagni nuovi. Una serie di sfortunate coincidenze la porterà a conoscere un ragazzo misterioso e affascinante, Luke, che la attrarrà e respingerà al contempo, e porterà a galla la sua trist...