7. Hulk in versione rossa e panciuta

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Seguo Kevin, Jonathan, Alex e quello che credo si chiami Logan fino alla macchina. Logan e Kevin si mettono davanti, mentre io mi siedo nei sedili posteriori, in mezzo ad Alex e a Jonathan.
Vorrei poter prendere il telefono per non sentirmi a disagio, ma a quest'ora sicuramente sarà già scarico da un pezzo.
"A che anno sei?" Mi chiede Alex.
"Terzo, voi?"
"Anche noi, però Kev e Logan sono un anno più grandi." Risponde Jonathan.
"Addison, che fa stasera Jaden?" Mi chiede Kevin, sporgendosi all'indietro per farsi sentire sopra la musica.
"Non ne ho idea. I miei genitori sono fuori per qualche giorno quindi siamo soli in casa. Non so se esce, se invita qualcuno o se sta da solo a casa."
"Posso venire un attimo a casa tua e controllare?"
"Certo. Non ti assicuro sia in casa però." Rispondo.
"Amico, ma non vieni a casa mia? Magari invito anche Steph, Jenny o qualcun'altra. Ci divertiremo!" dice Logan con un ghigno sulla faccia che mi provoca i brividi.
"Si si poi arrivo." Dice Kevin con un tono di voce infastidito.
Qualche minuto dopo, parcheggiamo davanti casa mia ed io e Kevin scendiamo.

Prendo le chiavi da sotto il tappetino e apro la porta.
"Jaden!" Urlo appena entrata.
Un minuto dopo un Jaden assonnato e senza maglia scende le scale.
"Ciao Addison. Ti sei divertita?" Mi chiede appena mi vede.
"Si, tanto." Replico, andando ad abbracciarlo. Solo in quel momento Jade nota Kev.
"Amico che ci fai qua?" Gli chiede.
"Ho incontrato Addison in spiaggia e stavo andando da Logan, così volevo sapere se ti andasse di venire anche a te. Addison mi ha detto che i vostri genitori sono fuori per qualche giorno." Risponde Kevin.
Sono stremata dalla stanchezza, così saluto i ragazzi e vado in camera.
Dopo un riposino di un'ora scendo in cucina e decido di prepararmi un po' di pasta. Mangio da sola perché credo che Jade sia andato da Logan.

Vado su Instagram e mi stupisco di non trovare nessun messaggio da Jason. Decido di videochiamarlo, mi risponde al terzo squillo, sta insieme a Ellie. Mi mancano davvero tantissimo, Santa Barbara rimarrà sempre nel mio cuore.
"Ehi Addi, come stai? Ci manchi" dice Jason.
"Benissimo ragazzi. Santa Monica è molto bella, mi sono fatta tanti amici." Rispondo un po' mentendo.
"Ci fa piacere" Dice Jason sorridendomi.
"Ragazzi vi chiamavo solo per salutarvi perché non ho tanto tempo, ora devo andare. Vi voglio tanto bene."
"Ok ti vogliamo bene" li sento dire prima di attaccare.
Mi mancano troppo, ma ogni volta che li vedo mi sento esclusa. Mi sembra ieri che abbiamo formato il nostro gruppo, io e Ellie ci conoscevamo già.
Eravamo al nostro solito bar dopo scuola, era il nostro posto, stavamo sempre lì.
Ad un certo punto si venne a sedere accanto a noi un ragazzo biondo e alto. Fu molto strano, perché noi non all'inizio non capivamo quali fossero le sue intenzioni. Subito però, quando iniziammo a parlare, scoprimmo di andare nella stessa scuola, anche se lui un anno più avanti.
Quel ragazzo era Jason e da quel giorno fummo inseparabili.
Sentendomi troppo malinconica per fare altro, decisi di tornarmene in camera a dormire. Pensai a loro un altro po' e poi mi addormentai.

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Mi sveglio come ogni mattina, mi alzo, faccio una doccia e poi inizio a vestirmi. Indosso i pantaloni della tuta perché oggi faremo educazione fisica e mi lego i capelli con il mio elastico fluo preferito.

Arrivata a scuola mi dirigo subito verso la palestra. Sfortunatamente scopro che nell'ora di educazione fisica non c'è nessuna delle mie amiche e quindi rimango un po' in disparte al lato.
Per i primi quindici minuti facciamo riscaldamento e fortunatamente io riesco a mettermi in ultima fila. Alla fine dello stretching, in palestra arrivano tre ragazzi: uno di loro riconosco essere Logan. Con un paio di pantaloni della tuta grigi e una maglietta che aderisce al suo corpo allenato, sembra uscito da un qualche tipo di rivista per ragazzine in preda agli ormoni.
Pallone gonfiato.
C'è qualcosa di lui che proprio non mi convince.

I tre ragazzi vengono accolti da una ramanzina del professore ma poi vanno a sedersi in ultima fila, a qualche persona di distanza da me.
A quel punto, il professore si rigira verso di noi e ci urla: "Il riscaldamento è finito. Ora faremo un po' di esercizi a coppie e poi faremo una partita di pallavolo."
Tutti si mettono a coppie e io rimango da sola in mezzo alla palestra.
Ecco la sfiga di essere la ragazza nuova. Fortunatamente però, una ragazza mi si avvicina.
"Ti va stare in coppia insieme?" Chiede.
"Certo" Le rispondo, sollevata per aver evitato l'imbarazzo di cercarmi un compagno.
Iniziamo a fare qualche esercizio di equilibrio a coppie. La ragazza, che scopro chiamarsi Margot,  è abbastanza simpatica. Insieme siamo negate a fare questi esercizi ma almeno mi diverto.

"Ragazze lavorate!" Sento dire dal professore e così io e la mia compagna smettiamo di ridere e proviamo a ricreare la strana posizione indicata dall'insegnante.
"Logan se non vuole essere cacciato fuori dalla palestra lavori anche lei." Ripete rivolto verso il ragazzo alla mia destra. Sia io che Margot ci mettiamo a fissarlo. Sta in coppia con una ragazza che ha l'aspetto di una uscita da mean girls. Non ascoltano il professore e continuano a parlare indisturbati. Lui sta sussurrando qualcosa al suo orecchio, e lei ride attorcigliandosi i capelli intorno al dito: che cliché.
Mi giro verso Margot e iniziamo di nuovo a provare a fare gli esercizi, ma sembra un'impresa impossibile così ci perdiamo nuovamente a ridere e il professore ci urla:
"Ragazze, ora basta! Siete due maleducate, state zitte e lavorate. Per crescere serve che imparate anche a fare questi esercizi."
"Impariate" sussurro.
"Scusami?" chiede.
"Ha detto imparate, doveva dire impariate." Lo correggo. Da fuori potrebbe sembrare che sono una di quelle sotuttoio che non sanno fare niente a parte criticare, ma giuro che solitamente non sono così. Questo professore mi urta il sistema nervoso.
Alzo lo sguardo verso di lui, che fino ad allora era stato puntato sulle mie vecchie vans, e noto che è tutto rosso e freme per la rabbia. Ho paura si sia incazzato davvero.

"Come si chiama?"Mi domanda, puntandomi un dito tremante contro.
Sembra una crisi di Hulk in versione rossa e panciuta.
"Addison." Rispondo.
"Cognome?"
"Smith."
"Addison Smith esca immediatamente dalla mia classe. E non so chi l'ha cresciuta ma è una vera e propria maleducata. Ho detto tutto correttamente?"
"Ora si." Replico, alzando gli occhi al cielo in un modo che spero sia impercettibile.
Sento ridere al mio fianco e mi giro fulminando quello che scopro essere Logan.
Il professore segue il mio sguardo e appena vede che Logan sta ridendo sotto i baffi dice:
"Logan ho finito completamente la pazienza. Esca anche lei. Non voglio vedervi fino alla fine dell'ora. Non è un comportamento da avere a scuola verso un vostro insegnante. Ora uscite subito che credo abbiate interrotto la lezione abbastanza." Urla perentorio, facendomi pensare che forse stavolta ho esagerato.

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