62. Amore e sincronie

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Logan's pov
Giovedì 16 Dicembre 2021.
In assoluto la giornata più brutta di sempre.
Non so quale sia la cosa peggiore tra tutte quelle successe oggi, forse l'aver mandato al rogo il mio migliore amico o forse l'ematoma viola sulle mie scapole, so solo che il fatto che la mia splendida ragazza sia indecisa sul godersi un bagno con me dovrebbe farmi capire quanto il mio fascino stia calando.
"Quindi?" La sollecito un bel po' spazientito.

Non voglio forzarla, capisco tutti i pensieri che le stanno passando per la testa, ma il mio invito è solo questo: un invito.
Non voglio nient'altro da lei se non averla abbracciata a me tra la schiuma e il calore dell'acqua.
Ma da quando sono così dolce?
Non credo di aver mai visto una ragazza in maniera così dolce, non che sia mai stato tanto stronzo da 'entro-vengo-esco-ciao', solo che, per quanto potessi provare a trattarle in modo gentile, la verità era sempre che a me di loro non importava un bel niente.

Mentre guardo Addison mordersi il labbro sovrappensiero mi rendo, per l'ennesima volta, conto di quanto tra noi due sia tutto diverso.
Ogni suo gesto mi provoca un certo effetto fisico, quello che accade ai ragazzi la mattina per intenderci, però nel frattempo comunque vedo così tanto altro.
Sembrerà strano ma oramai sono così tanto innamorato di lei che l'amore per lei va oltre la sua persona.

Quando penso ad Addison non mi viene più in mente il suo aspetto, invece mi viene in mente ciò che provo per lei.
Come una forte spirale al centro del petto che succhia via ogni mio altro pensiero dalla testa, non riesco a fare a meno di lei, è diventata oggettivamente la mia dipendenza.

"Nudi?" Domanda lei, strappandomi dai miei pensieri.

"Tu come lo fai solitamente il bagno? Vestita?" Replico imbronciandomi.
"Ok, per me va bene. Aspettami dentro." Acconsente finalmente.
"Grazie. Ti prometto che non te ne pentirai." Esclamo facendo un sorriso sghembo.
Le lascio un veloce bacio a fior di labbra e mi sbrigo ad entrare nel bagno.
Mi libero dei boxer e dei pantaloni in un colpo secco, lanciandoli nel cesto delle cose da lavare e poi infilo uno alla volta i piedi nella vasca.

Conoscendo Addison l'acqua sarà fredda quando arriverà, passerà minimo un quarto d'ora maledicendosi per aver accettato la mia proposta e poi quando verrà qui, io le farò scordare di tutte le paranoie che le riempiono il cervello, o almeno spero.
Mi immergo completamente nell'acqua e distendo le gambe.
Mia madre quando ci siamo trasferiti in questa casa, tredici anni fa, ha fatto ingrandire la vasca del mio bagno in modo che potessi starci super comodo, adesso qui dentro potrebbero entrarci tre Logan.

Afferro la mia solita confezione di shampoo e mi riempio il palmo con il liquido chiaro.
Appena mi sembra di averne messo abbastanza, rivolgo il palmo verso il basso lasciandolo scivolare dentro l'acqua.
Ho sempre amato la schiuma e mi sembra proprio la giusta occasione per usarla.

Un lieve rumore risuona nel bagno e io di scatto mi volto verso la porta.
Si sente di nuovo bussare e io mi costringo a sussurrare un veloce "avanti".

Seguo attentamente il movimento della porta che si apre, trattenendo nel frattempo il respiro.
Appena entrata squadro il corpo di Addison coperto solo dalla mia maglietta.
"Lo sai che adesso te la dovrai togliere vero?" Le chiedo ridacchiando.
Arrossisce abbozzando un sorriso e poi si afferra i bordi della maglietta, tirandoli verso il basso per coprirsi le gambe.

"Entro?" Domanda a bassa voce.
Annuisco, incapace di distogliere gli occhi dalle sue curve perfette per me.
Mi si secca la gola quando mi rendo conto del movimento del tessuto della maglietta che le risale lungo il corpo.
Si sta spogliando con una lentezza straziante e appena finisce si copre nei punti più salienti.
Sento una scarica elettrica passarmi per la schiena fino ad arrivare esattamente al mio cazzo.
So che avevo detto che sarebbe stato solamente un invito e che mi sarebbe bastato averla abbracciata a me, ma chi aveva realmente realizzato che lei sarebbe stata nuda?
Dovevo fare più attenzione alla parola nudi, un'altra prova del fatto che Addison abbia sempre ragione.

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