43. Mr. Sono un figo e so di esserlo

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Addison's pov

Sbuffo e dopo qualche istante mi decido a rientrare in cucina.

Jason è seduto esattamente dove ero io stamattina, quando ho tolto la maglietta a Logan, e il solo pensiero mi fa accapponare la pelle.

"Era lui il motivo per cui eri troppo impegnata per potermi chiamare?" Domanda brusco appena mi nota.

Alzo gli occhi al cielo e apro il frigo, tirando fuori una bottiglietta d'acqua.

"Addison parlo con te." Precisa lui vedendo che al momento lo sto ignorando.

"L'avevo capito, ma se sei qui per mandarmi frecciatine potevi anche rimanertene a Santa Barbara." Sbotto frustrata.

Con un gesto veloce apro la bottiglia e inizio a bere lunghe sorsate che mi raffrescano, facendomi dimenticare per qualche istante di avergli tirato uno schiaffo.

"Pensa che siamo scopamici." Dice ridacchiando.

"Non potevi farti i cazzi tuoi?" Chiedo fulminandolo con un'occhiata.

"Non fare la stronza con me solo perché hai litigato con quel coglione. Mi sono fatto due ore di treno per essere qui." Borbotta imbronciandosi.

"Uno: non lo conosci, due: scusami." Sussurro avvicinandomi a lui e abbracciandolo ancora.

Il suo profumo di salsedine misto a menta mi è così tanto familiare che, come poco prima, fatico a trattenere le lacrime.

"Ti piace quindi?" Domanda.

Nego con la testa e gli do un bacio sulla guancia.

"Mi sei mancato davvero troppo. Cosa volevi dirmi?" Chiedo osservando i suoi occhi un po' più spenti di come me li ricordavo.

"Ellie- inizia, ma io lo interrompo subito.

"Oddio come sta? Perché non è qui? Mi manca un sacco." Esclamo felice al ricordo della mia migliore amica.

I suoi occhi diventano un sacco lucidi e prima che io dica qualcosa una prima lacrima gli solca la guancia.

Mi allarmo subito e sento che anche respirare inizia a essere difficile.

"Cos'è successo?" Domando con un fil di voce.

"È tutta colpa mia, ho fatto una cazzata." Sussurra coprendosi il volto con le mani.

Proprio in quel momento sento il rumore delle chiavi che girano nella toppa è qualche istante dopo Jaden ci raggiunge in cucina.

Appena vede Jason assume un'espressione confusa, probabilmente per le lacrime, ma poi si riprende.

"Sei arrivato! Avevo paura che non riuscissi a trovare l'indirizzo. Meglio che vi lasci da soli." Mormora uscendo di nuovo.

Mi avvicino al mio amico e lo riprendo tra le mie braccia mentre lui si appoggia con il volto al mio petto.

"Inizia dal principio.. cos'è successo?" Chiedo sussurrandoglielo all'orecchio.

"Ellie è morta." Singhiozza e il mio cuore perde un battito.

"Cosa?"

"Ho fatto una grandissima cazzata Addison. Ti prego non odiarmi anche tu." Piagnucola aggrappandosi a me.

"Vieni andiamo in camera mia." Sussurro  afferrandogli la mano e guidandolo su per le scale.

Mi sembra che qualcuno abbia fermato il tempo perché non sento più niente.

Mi chiudo a chiave dentro la stanza e lo faccio sedere sul letto.

Tiro fuori dal mio comodino un pacchetto di fazzoletti e gli asciugo dolcemente le lacrime.

Ogni secondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora