Logan mi fa sedere sulla sedia dell'infermeria appena entriamo.
"Che succede?" Chiede Carmen scocciata facendo anche lei il suo ingresso nella stanza.
"Siamo stati sbattuti fuori dalla classe e Addison si sente male." Risponde Logan indicandomi con il capo.
La donna allora si avvicina a me e mi mette una mano sulla fronte.
"Sei calda." Dice sbuffando.
"Mi scusi ma lei non era una bidella?" Chiedo inarcando un sopracciglio nonostante mi causi sforzo.
"Non è il momento di parlare dolcezza." Mormora andando ad aprire la cassettiera grigia che sta attaccata al muro accanto alla porta.
Ne tira fuori un termometro elettronico e lo passa a Logan.
"Mettile questo, ci vogliono cinque minuti e poi devi toglierlo, suonerà lui al momento giusto." Spiega riempiendo un bicchiere con l'acqua e passandomelo.
"Ma lei dove va?" Chiede confuso Logan.
"Oggi la vera infermiera manca, ma io sono una bidella normalmente e devo tornare a lavoro. Dopo averle misurato la temperatura vieni a chiamarmi." Dice prima di uscire dalla stanza.
"Non credo di avere la febbre" Sussurro provando a tirarmi in piedi.
"Secondo me si, sei calda." Mormora avvicinandosi e accarezzandomi dolcemente la testa.
"No, ho solo mal di testa." Brontolo incrociando le braccia.
"Magari è un sintomo della febbre, vediamo.. alza il braccio."
Faccio come mi dice e afferro il termometro che essendo freddo mi riempie di brividi.
"È freddo." Piagnucolo.
"Mettilo dai.. almeno così torni a casa a dormire." Prova a convincermi.
Fisso per qualche secondo il termometro e poi lo infilo sotto la mia maglia.
Emetto subito un piccolo gemito di fastidio per il contatto tra la mia pelle bollente e la plastica.
Chiudo gli occhi e mi accascio ancora di più sulla sedia scomoda su cui sono seduta.
È un suono incessante e fastidioso a svegliarmi dai miei pensieri.
Logan mi si avvicina e mi infila mano nella maglia per placare il rumore e controllare il verdetto.
Appena entra in contatto con il termometro fortunatamente la stanza ritorna in un piacevole silenzio e la mia testa smette di dolere.
"Finalmente" Sussurro richiudendo gli occhi.
"Hai 38.3" Borbotta obbligandomi ad aprire gli occhi.
È in piedi davanti a me e fissa quel termometro come fosse un nemico da sconfiggere.
"Prendo del ghiaccio." Dice poi riprendendosi dalla trance in cui era entrato.
Si avvicina anche lui alla cassettiera e apre lo scomparto più basso, che si rivela un mini frigo.
Ci smanetta dentro e poi torna accanto a me con una busta di plastica trasparente ripiena di cubetti di ghiaccio.
"Tienitela sulla fronte, intanto io vado a chiamare Carmen." Rivela passandomela e uscendo anche lui dalla stanza.
Se pensavo che il termometro fosse freddo questo cos'è? Ovvio è ghiacciato..
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Ogni secondo
RomanceImmaginate essere costretti a cambiare città, scuola ed amici dopo aver vissuto per diciassette anni nello stesso posto. Sembra spaventoso vero? Ecco, così è come si sente Addison Smith quando i suoi genitori la obbligano a lasciare la sua amata Sa...