59. Ho urgente bisogno di te

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"Mi sei mancata." Sussurra Logan al mio orecchio appena prendo posto nel suo tavolo a mensa.
"Grazie per essere venuta." Aggiunge, circondandomi la vita.

È mercoledì e sono passati solo cinque giorni dal mio compleanno; da quel momento io e Logan abbiamo passato ogni secondo disponibile insieme.
In mensa preferirei sedermi con le ragazze perché mi sento a disagio insieme a tutti i suoi compagni di squadra, ma alla fine mi ritrovo sempre al loro stesso tavolo.
Logan dice che ha bisogno di avermi accanto e io non riesco a resistergli, soprattutto visto che la nostra pausa pranzo negli ultimi giorni si è conclusa sempre con una sessione di baci dentro ai bagni.

"Come se avessi potuto evitare, mi hai mandato un messaggio preoccupante." Gli ricordo.
"Non era preoccupante." Ribatte.
"SOS ho urgente bisogno di te, raggiungimi a mensa. Cosa ci trovi di non preoccupante?" Ripeto il contenuto del suo messaggio.
"Ho semplicemente riportato la verità. Avevo urgente bisogno di te."
"Per fare cosa?" Domando.
"Questo." Sussurra mentre le sue labbra si aprono lasciando spazio ad un sorriso malizioso.

La sua mano stretta alla mia vita, mi tira più vicino al suo corpo mentre l'altra mi afferra il viso facendolo inclinare leggermente.
Lascio la mia guancia strofinare contro il suo palmo calloso finché non di avvicina abbastanza da lasciar toccare le nostre labbra.
Chiudo gli occhi appena sento i suoi denti mordicchiarmi il labbro inferiore e mi perdo quando sento la sua lingua picchiettare per entrare in contatto con la mia.
Sfortunatamente riesco ad attaccarmi ad un barlume di lucidità passeggero e mi stacco, ricevendo un gemito contrariato da Logan.
"Ei, perchè lo hai fatto?" Si lamenta infatti subito dopo.

"Stiamo a mensa Log." Gli ricordo lanciando un'occhiata verso i ragazzi che occupano il nostro stesso tavolo.
A parte Jonathan, che ci guarda con uno strano ghigno in volto, tutti fissano il vuoto, probabilmente perché sono troppo a disagio dalla situazione.
Logan al mio fianco mugugna qualcosa e poi si schiarisce la voce, senza togliermi il braccio dalla vita.

"Siete pronti per la partita di domani?"
Domanda poi, facendo risvegliare tutti.
Il tavolo si rianima e io inizio a mangiare il contenuto del mio vassoio, un semplice hamburger con contorno di patatine fritte.
Provo a sembrare interessata ai discorsi dei ragazzi ma non riesco a non distrarmi ogni due per tre.
Sono infatti l'unica ragazza al tavolo, non contando una ragazza mora seduta dall'altra parte del tavolo che credo sia la sorella di uno del gruppo.

Il tavolo è uno dei più grandi della mensa ma viene riempito tutto tra giocatori di hockey, giocatori di football e credo anche qualcuno di Basket.
"Vieni?" Mi chiede Logan strappandomi dai miei pensieri.
"Cosa?" Domando incerta.
Non devo pensare male, non devo pensare male, non devo pensare male.

"Domani vieni a vedere la partita?" Domanda ridacchiando.
Ti prego fai che non ha capito a cosa stessi pensando.
"Mhmh non lo so. Non ho i biglietti e fino ad un attimo fa non sapevo nemmeno che ci fosse una partita." Mi giustifico mordendomi il labbro, attirando il suo sguardo proprio lì.
Logan rimane un attimo in silenzio e poi si riscuote distogliendo lo sguardo dalla mia bocca.
"Non hai visto tutti i cartelloni appesi nei corridoi? È la semifinale contro la pacific Christian high school."
Perché ho la sensazione di aver già sentito questo nome?

"Ah si, la Pacific Christian high school." Mento annuendo.
Logan inizia a ridere e io sento le guance arrossarmisi.
"Quelli contro cui abbiamo giocato la prima volta che sei venuta." Mi ricorda.
Ho capito.
"Quelli con i fratelli qualcosa?"
Logan pare rabbuiarsi e sospira.

"Mhmh." Bofonchia dandomi ragione.
"Stavolta è nella nostra scuola o da loro?" Chiedo.
"Da noi tranquilla. Quindi vieni a fare il tifo per me?" Fa la faccia da cucciolo e io ridacchio.
"Ok." Acconsento.

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