Se ripenso a come si è conclusa la cena del ringraziamento, mi sembra di aver vissuto all'interno di una puntata di qualche telenovela scadente, di quelle che guarda di continuo mia nonna Daisy.
Immaginavo che la cena mi sarebbe rimasta sullo stomaco, solo credevo che la colpa l'avrebbe avuta Martin, grazie al suo solito modo di fare da spina nel fianco.
Ed ecco che, sorprendentemente, a fine serata ho seriamente provato un moto di empatia nei confronti di questo ragazzo.
Non credevo sarei mai riuscita a nutrire, per Martin, dei sentimenti minimamente distanti dal solito tripudio di disprezzo e fastidio. Non che adesso lo veda come un santo, sia chiaro. Credo, però, di aver giudicato il suo carattere senza chiedermi cosa ci fosse sotto la sua maschera.
Forse, anche la persona con il carattere più ostile nasconde una storia. E la storia di Martin non mi sembra proprio una favola della buonanotte.
Credo che il dramma a cui abbiamo spiacevolmente assistito l'altra sera, non fosse un caso isolato in casa McCain. Martin sembrava piuttosto pratico nel soccorrere sua madre ubriaca e la scenata, non mi è parso l'avesse turbato più di tanto, quasi come se ne avesse viste già tante, come se avesse visto di peggio.
Questi pensieri mi hanno accompagnato per il resto delle vacanze e devo ammettere di avere abbandonato prematuramente la mia maratona autunnale di lettura di Harry Potter. Non so perché ma, questa stagione, solitamente risveglia in me il desiderio di immergermi nel mondo fantastico creato dalla Rowling.
Quanto mi piacerebbe frequentare Hogwarts, avere amici fedeli come Ron e Hermione, mangiare cioccorane e bere burrobirra a volontà.
È una fortuna che, per quelli come me, che non hanno mai combinato niente di minimamente avventuroso o eccitante, esista il mondo dell'immaginazione in cui trovare rifugio.
Ma il mondo della fantasia può nascondere, di tanto in tanto, delle insidie. Se da un lato ti offre la possibilità di vivere esperienze incredibili, di conoscere persone che mai incontreresti sul tuo cammino, di vivere storie avventurose e visitare luoghi lontani, dall'altro lato rende la realtà ancora più insignificante di quanto possa realmente essere.
Eppure, esistono persone che apprezzano la propria vita, seppur ordinaria, o forse riescono a rendere la semplicità un fatto straordinario.
Non sono esseri mitologici, di questo ne sono certa. Uno di questi esemplari di "Homo felix" condivide gran parte del suo corredo genetico con la sottoscritta. Sto parlando di mia sorella, ovviamente.
Ellen è gioiosa di natura, apprezza le opportunità che la vita le offre e non ha bisogno di un nascondiglio, un posto in cui sentirsi al sicuro dal mondo che, invece, a me terrorizza.
Mentre cerco di capire quanto possa venirmi a costare un test del DNA, per accertarmi del mio reale grado di parentela con colei che mi è stata presentata come una sorella, anche se non ci somigliamo per niente, arriviamo a scuola.
Il liceo è un luogo che bisogna prendere con il piede giusto, soprattutto per chi come me non ha molti amici. Non sono un'emarginata, e di questo devo ringraziare Ellen che, nonostante abbia tante amicizie e sia all'ultimo anno, mi ha sempre protetta.
Nessuno mi ha mai dato fastidio o resa oggetto di atti di bullismo, semplicemente, per la maggior parte del tempo passo inosservata. E per quanto possa essere frustrante, delle volte, non essere visti da nessuno, non è il peggio che ci si possa aspettare dal liceo.
Ho visto quanto possano essere meschini certi miei coetanei, soprattutto nei confronti dei diversi. Se non rispetti i canoni di bellezza imposti dalla società, se non rientri perfettamente nelle etichette condivise, se sei omosessuale o non hai ancora capito chi sei e cosa ti piace, sono capaci di distruggerti. Sembra quasi che le loro fragili e semplici menti, ancora del tutto acerbe, non siano in grado di accogliere la complessità dell'essere umano.
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Sweet Child
Любовные романыCatherine e Martin non potrebbero essere più diversi. Lei è una sognatrice, un'eterna bambina, una che si rifugia nell'immaginazione. La sua vita, però, è ostacolata da numerose fobie e i libri sono la sua unica finestra sul mondo. Martin, invece, d...